“LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI”- Recensione: il live action nelle sale dal 31 ottobre

“LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI”- Recensione: il live action nelle sale dal 31 ottobre

Pigne. Cannella. Castagne e ceppi di legno ardevano in camino della città. I profumi dell’inverno si facevano strada lungo i comignoli e salivano a mescolarsi con le folate di neve. Per un attimo, tra le nuvole, pare volteggiare lo spirito del Natale, ma subito quell’impressione si dissolse sotto il battito d’ali di un gufo che planava sui tetti delle case ben allineate. Le vivaci acque del Tamigi erano ghiacciate e i bimbi vi pattinavano felici”.

E’ la vigilia di Natale quando Clara Stahlbaum, MacKenzie Foy, riceve dal padre, Matthew Macfadyen, l’ultimo dono da parte della madre da poco scomparsa, uno strano scrigno a forma di uovo, dalla particolare serratura sprovvisto della chiave necessaria per aprirlo. Che significato potrebbe avere quel curioso regalo? Cosa nasconde al suo interno? Tutto ciò che Clara desidera è la chiave, unica nel suo genere, in grado di sbloccare il misterioso oggetto, e sarà un filo d’oro, apparsole durante l’annuale festa di Natale del padrino Drosselmever, Morgan Freeman, a condurcela, attraverso una caccia al tesoro che la catapulterà nello strano mondo parallelo dei Quattro Magici Regni, dove i sogni sono divenuti realtà.

Grazie all’incontro con i personaggi che animano i luoghi di questa sconosciuta terra incantata, il soldato Philip, che l’accompagnerà nell’avventura, ed i rispettivi reggenti dei reami, tra cui Fata Confetto il cui volto è quello di Keira Knightley, a capo del Regno dei Dolci e l’apparentemente perfida Madre Cicogna, una sempre magnifica Helen Mirren, del bandito Regno del Divertimento, Clara non solo riuscirà a trovare l’agognata chiave, ristabilendo l’atteso sereno equilibrio, bensì scoprirà sé stessa ed la sorprendente, insospettabile, vita segreta della madre, la Regina Marie.

Dal 31 ottobre nelle sale cinematografiche: “LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI”, l’adattamento cinematografico diretto da Lasse Hallstrom e Joen Johnston, che fondendo il racconto di E.T.A Hoffmann: “LO SCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPI”, del 1816, ed il celebre balletto “LO SCHIACCIANOCI” di Petr ll’ic Caikovskij, danno vita ad un inedito live action.

Il racconto senza dubbio colpisce per il notevole ed affascinante impatto visivo, grazie alla sognante, dettagliata rappresentazione scenica, la cui atmosfera fiabesca è ulteriormente enfatizzata dalla fotografia di Linus Sandgren, assolutamente impeccabile nella cura dei numerosi elementi che compongono e caratterizzano i quattro regni, permettendo loro di emergere distintamente l’uno dall’altro, grazie al grande lavoro delle ricche scenografie opera di Guy Hendrix Dyas.

Così come non si possono non lodare gli splendidi costumi di Jeanny Beavan, il trucco e le acconciature di Kat Ali, Hannah Edwards, Sarah Kelly, Natalia Osipova e Marc Pilcher, in grado di risvegliare la principessa presente nell’animo di ogni donna, ed oscurata dalle inevitabili ed ovvie responsabilità della nuda realtà quotidiana, se pur per soli 99, miseri, minuti.

Tuttavia, “LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI”, se da un lato conquista, focalizzando l’attenzione per i pregi sopracitati, dall’altro perde e delude, narrativamente, infatti, a causa di una sceneggiatura, scritta da Ashleigh Powell e Simon Baufoy, priva di originalità e dell’adeguata costruzione e sviluppo, relativo alla storia e alle varie figure principali, risulta, di conseguenza, debole, banale e non accattivante, non conferendo al film la dovuta, propria personale identità, che nonostante la palese ed ineccepibile bellezza estetica e l’armonia musicale, non convince del tutto, deludendo in parte le aspettative, non riuscendo nell’intento di suscitare ed immergere lo spettatore nelle magiche, sensibili, dolci emozioni e sentimenti della favola tanto attesa e da tutti conosciuta.

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