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“Il Re Leone”: anche Favreau non sa se definirlo un film in CGI o in live-action.

“Il Re Leone”: anche Favreau non sa se definirlo un film in CGI o in live-action.

Nel momento in cui il pubblico si siederà al cinema a guardare “Il Re Leone”, mangiando pop-corn e bevendo Coca-Cola, a poco importerà se si tratti o meno di un film in live-action o in CGI.

Bene. Ma, in effetti, di cosa si tratta di un live-action o di un prodotto di animazione? Non chiedetelo a Jon Favreau, dal momento che anche lui non ne ha la più pallida idea!

Ma come detto non è importante, meglio non pensare alle categorie dei Premi Oscar e godersi la visione.

Secondo Favreau, dipende dallo standard che si utilizza. Non ci sono macchine da presa, animali veri e performance reali da riprendere, non si è ricorsi nemmeno alla motion capture. È tutto frutto delle mani di numerosissimi artisti e della grafica digitale. Ma dire che sia un prodotto in CGI è abbastanza riduttivo.

Il regista afferma infatti si tratti di un remake più unico che raro tra quelli prodotti finora dalla Disney, dato l’utilizzo naturalistico della CGI per dar vita alle ambientazioni e agli animali. Paragonare, in ogni caso, questo film ad altri come “Toy Story” sarebbe sbagliato perché è tutto fotorealistico, è uno pseudo live-action in cui false macchine da presa sono state usate in set virtuali.

È inesatto utilizzare un solo termine. Sarebbe più corretto parlare di un film denso di sfumature. Quindi, indipendentemente da come sarà considerato “Il Re Leone” ciò che conterà sarà raggiungere la vetta del box-office!

FONTE THE PLAYLIST.


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