“Yesterday” – Recensione: Danny Boyle e il suo mondo senza Beatles
Il giovane sfortunato cantautore Jack, desideroso di raggiungere le vette del mondo della musica, si destreggia quotidianamente tra l’insoddisfacente e precario lavoro part time nel supermercato della zona, ed i piccoli tristi spettacoli organizzati dalla sua manager ed amica d’infanzia Ellie, che consistono per lo più, in deprimenti esibizioni a feste di compleanno per bambini e locali poco frequentati.
Un’ambiziosa aspirazione al quale il ragazzo deciderà di rinunciare dopo l’ennesima umiliante delusione, appendendo, se così si può dire, la chitarra al chiodo. Scelta alla quale però il destino si opporrà, capovolgendone la sorte in soli 12 secondi.
Un inspiegabile black out infatti, farà finire Jack in ospedale dopo essere stato investito da autobus, catapultandolo, con un leggero trauma e qualche dente in meno, in una realtà dove la coca cola, le sigarette, Harry Potter e soprattutto i Beatles non sono mai esistiti.
Gìà, proprio così, perché in questo bizzarro nuovo spazio temporale, nessuno conosce e ha la più pallida idea di chi siano gli iconici baronetti di Liverpool, Paul, John, George e Ringo. Nessuno li ha mai sentiti nominare e tanto meno, ha mai ascoltato i loro celebri brani. Situazione sconvolgente, ma che Jack, nonostante l’incredulità e qualche iniziale remora coglierà e sfrutterà a proprio favore, appropriandosi delle amate rivoluzionarie melodie ed iniziando così a scalare vertiginosamente le classifiche fino a toccare con mano il bramato successo. Ma come ben si sa, se la vita da un lato dona dall’altro prende, e quale prezzo, forse, inconsapevolmente dovrà pagare il caso protagonista?
Beh, non è così difficile da intuire, dal momento che la surreale inebriante popolarità, porterà l’oramai affermata star, ad ignorare tutto ciò che di sincero lo ha da sempre circondato, protetto, appoggiato ed amato, proprio come Ellie, segretamente innamorata di lui. Ma ancora una volta sarà il fato a ristabilire il giusto ordine, facendo riflettere lo smarrito artista, e non solo, su cosa sia veramente importante.
“Yesterday”, nuovo film del regista premio Oscar nel 2009 con “The Millionaire”, Danny Boyle, scritto da Richard Curtis, nominato dagli Acadamy per “Quattro Matrimoni e un Funerale”, autore di successi quali “Love Actually” e “Notthing Hill”, è una piacevole commedia dalla delicata sfumatura romantica, che sulle note degli “indimenticabili” brani del gruppo inglese, che vanno da “Let it be” a “Here Comes the Sun”, Hey Jude”, “Penny Lane” e “The Long and Winding Road”, giusto per citarne alcuni, racconta ed affronta con leggerezza le comuni difficoltà e malessere interiore, legati alla tenacia e determinazione nel voler continuare a perseguire i propri obiettivi, e fino a che punto vale la pena rischiare di perdere l’amore e l’affetto dei propri cari, unica forza che sostiene, incoraggia e permette ad ognuno di noi di andare avanti con fiducia.
Tematica e messaggio racchiusi e trasmessi estremamente forti ed attuali, espressi da una narrazione, che nonostante la fluida amabilità dei dialoghi, è tuttavia priva di originalità ed episodi in grado di stupire sollecitando ed alimentando la curiosità dello spettatore. Mancanze che non permettono di conseguenza all’intera vicenda di emergere con una propria definita identità, e che contribuiscono invece a costruire un quadro al quanto anonimo dai prevedibili risvolti.
“Yesterday”, arriverà nelle sale cinematografiche il 26 settembre distribuito da Universal Pictures.
Emanuela Giuliani
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