“X – MEN: DARK PHOENIX”: il Resoconto dell’Incontro con il regista Simon Kinkberg, ed i protagonisti James McAvoy, Michael Fassbender, Sophie Tuner e Jessica Chastain.
“Chi siamo? Siamo semplicemente ciò che gli altri desiderano? Siamo condannati a un destino che non siamo in grado di controllare? O possiamo invece evolvere e diventare qualcosa… di più?”
Approderà nelle sale cinematografiche il prossimo 6 giugno, distribuito sa 20th Century Fox, l’atteso ultimo capitolo del franchise dedicato ai mutanti: “X -MEN: DARK PHOENIX”, che attraverso la trasformazione della telepate Jean Grey nell’essere più potente dell’intero universo, permetterà ai profondi concetti racchiusi nella saga, relativi al destino e all’identità, di emergere.
Nel corso di una missione nello spazio ad altissimo rischio infatti, Jean Grey assorbirà la smisurata energia di una sconosciuta entità cosmica, che non solo le conferirà dei poteri incredibili mai posseduti prima da nessuno dei mutanti, ma che, una volta tornata sulla Terra, nonostante il tentativo di gestire e contenere la forza, finirà per dominarla, portandola a ferire i suoi stessi amici. Situazione che dividerà il team di supereroi, proprio nel momento in cui questo si troverà ad affrontare il nemico più pericoloso di sempre.
A firmare la regia e la sceneggiatura di questa emozionante conclusione, l’esordiente Simon Kinberg, autore degli script dei precedenti episodi, presente all’incontro in diretta live streaming da Londra, assieme ai protagonisti James McAvoy, Michael Fassbender, Jessica Chastain e Sophie Turner, in occasione della presentazione del film in anteprima stampa avvenuto lo scorso martedì presso la Casa del Cinema di Roma.
“Gli X – Men nel corso di questi 15 anni sono diventati la mia famiglia, mi sono talmente concentrato sulla realizzazione, affinché venisse fuori un bel film, che non ho pensato al dopo. Amo questi personaggi, sono cresciuto leggendo i loro fumetti di cui sono un appassionato fin da bambino, ed in questo film le loro certezze interiori verranno messe in discussione da situazioni estreme” – dichiara Kinberg rompendo il ghiaccio – “Mi sono avvicinato a questa storia come ad un dramma. Abbiamo sfruttato i punti di forza della saga e di ognuno dei personaggi, che ho osservato ed ammirato nel corso si tutte le riprese.”
“Gli X – Men sono stati creati nell’era dei diritti civili e raccontano di persone non accettate ed escluse” – prosegue Michael Fassbender, interprete di Magneto, rispondendo alla domanda riguardante l’evoluzione del genere umano – “L’umanità ha un comportamento tribale, che peggiora con l’aumento dei problemi quotidiani, come il non riuscire a pagare le bollette e compare da mangiare per la propria famiglia. Anche se al centro della scena c’è il fatto che il mutante più potente sia una donna, il vero concetto è l’emarginazione, problema da sempre presente nel mondo, e di cui non abbiamo appreso nulla, nonostante le esperienze del passato. Ma ho fiducia e credo nelle nuove generazioni, quindi sono ottimista.”
Continua Sophie Turner, volto di Jean Grey.
“Beh, non sono la ragazzina uscita dalla cucina, è bello poter vestire i panni del personaggio mutante, che nonostante sia pieno di difetti come tutte le donne, è il più potente ed in prima linea. Ma soprattutto che al centro di Dark Phoenix ci sia proprio la figura femminile, poiché tutto dipende da Jean e dal villain di Jessica Chastain.”
A tal proposito Jessica Chastain, antagonista albina, afferma con una risposa decisamente molto più politica.
“Non do credito agli Studios, dal momento che avrebbero potuto fare tutto questo già molto tempo fa. Il merito dell’inclusione và sicuramente al pubblico, poiché è lui che ha deciso cosa voler vedere. I successi di Captain Marvel, Black Panther e Wonder Woman hanno spinto gli studios verso questa direzione, mettendo finalmente da parte la visione zuccherosa della donna, dando finalmente spazio a quei lati oscuri senza i quali non potrebbe esistere la luce.”
“Di una uomo difficile si dice che sia forte, mentre di una donna che abbia tanti problemi” – aggiunge Fassbender.
Dal suo canto James McVoy, volto del professor Charles Xavier, in merito al vacillare dell’autorità nel film del suo personaggio, a causa delle omissioni fatte a fin di bene di quest’ultimo, afferma.
“Le bugie fanno parte della crescita, tutti mentono mettendo in discussione i propri genitori, amici ed insegnanti. È nel nostro DNA e serve”.
La parola passa nuovamente al regista che conclude dicendo.
“Questo è il film più complesso degli X – Men, per la mia prima da regista ho vissuto il presente senza pensare alla possibilità di eventuali sequel. Ho riflettuto molto sull’ambientazione, volevo che fosse ben chiaro il periodo storico ma che non predominasse la scena. Mi sono concentrato sull’umanità ed emotività dei personaggi, ispirandomi ai fumetti, di cui, come già detto, sono appassionato.”
“X – MEN: DARK PHOENIX”, nel cui cast troviamo anche Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Tye Sheridan e Alexandra Shipp, è stato girato a Montreal e dintorni in un periodo di sei mesi, dalla primavera del 2017. Lo scenografo Claude Paré, “It, L’alba del pianeta delle scimmie”, è partito dall’approccio realistico desiderato da Kinberg per confezionare un look più malinconico, così come il direttore della fotografia premio Oscar® Mauro Fiore, “Avatar”, “Training Day” ha aiutato Kinberg a ottenere la naturalità che lo scrittore-regista cercava. Per questo motivo, nel film ci sono molte scene girate con macchina da presa manuale, fatto inedito nel celebre franchise. A completare il quadro la bellissima colonna sonora di Hans Zimmer, che arricchisce l’intensità delle scene. La musica ideata dal compositore premio Oscar® sottolinea il profondo senso di disagio che permea la storia e coinvolge il pubblico nel singolare viaggio di Jean Grey.
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