una coppia che sorride

What’s Love?, la recensione della rom – com con Lily James ed Emma Thompson

What’s Love?, la recensione della rom – con diretta da Shekhar Kapur con Lily James ed Emma Thompson, al cinema dal 16 marzo al cinema.

Nell’epoca in cui le preoccupazioni riguardanti il bisogno di inclusività al cinema spingono a domandarsi quali siano i problemi riguardo il rapporto fra Hollywood e le minoranze, e come fare per risolverli o attenuarli, era chiaro che prima o poi si giungesse a cambiare le rappresentazioni.

Dall’action al western, dal bellico (a piccoli passi) al dramma in costume, ogni genere cinematografico – anche in forma di serie tv – è stato investito da una spinta a favore di un cambiamento generale verso un sistema equo. C’è un genere, però, in cui le differenze hanno sempre fatto la differenza (si perdoni il gioco di parole) e quasi mai, soprattutto di recente, in modo congiunto agli stereotipi che si portano dietro: la commedia romantica. Shekhar Kapur, regista indiano che torna dietro la macchina da presa a distanza di quindici anni da Elizabeth: The Golden Age, lo dimostra ancora una volta realizzando What’s Love Got to Do with It.

Cath (Emma Thompson) vive a Londra assieme a sua figlia Zoe (Lily James), documentarista. Nel suo nuovo progetto di lavoro, Zoe vuole indagare la pratica del matrimonio assistito nei paesi musulmani: l’idea giunge dal suo migliore amico dall’infanzia, il dottore Kazim (Shazad Latif), che le confessa di voler trovare una moglie il prima possibile. Questo significa che, una volta trovata la “donna della sua vita”, Kazim s’impegnerà, nel rispetto e nel solco della tradizione pakistana, nel presentarla ai suoi genitori mentre lei farà altrettanto, nella speranza di ottenere il consenso da entrambe le parti.

Rom-com in piena tradizione britannica, ma pragmatica e moderna

What’s Love Got to do With It? è la prima hit di Tina Turner nell’83 ed è un brano in cui la cantante si chiede cinica, tramite il testo dei suoi autori, cosa sia l’amore se non “a second hand emotion” rispetto alle reazioni chimiche e spontanee causate dalla sola attrazione fisica.

Inquadrato nel contesto del film di Kapur, però, il quesito solleva anche una questione relativa all’ambito cinematografico in senso stretto: perché è vero che What’s Love? è una commedia romantica in piena regola, e anzi, una di quelle che riporta la il genere (nella sua versione britannica) ai suoi “antichi” fasti, ma allo stesso tempo si configura come una riflessione sul concetto stesso di rom-com. Di conseguenza, l’opera scava a fondo nelle consuetudini e nella ritualità del romanticismo, scoprendo e facendoci scoprire che l’interpretazione univoca degli stessi è solo uno dei tanti modi per intendere i sentimenti e il mondo. E What’s Love? fa qualcosa di ancor più attuale: pur preservando il tono “feelgood” richiesto dal genere per essere assimilabile e soprattutto riconosciuto, s’interessa maggiormente alla pragmatica delle relazioni che ai sentimenti propriamente detti, rilevando fra diverse culture similarità che difficilmente vengono scrutate da parte della società occidentale.

Kapur mette in piedi un viaggio attraverso diversi meridiani del mondo, dal Regno Unito al Pakistan, utilizzando prima il linguaggio della romantic comedy britannica e poi quello di Bollywood; il documentario di Zoe non è solo la finalità del moderno personaggio incarnato con convinzione da Lily James, ma anche l’opportunità per il regista stesso di ricordare la coesistenza di realtà diverse e tutte valide.

In questo modo What’s Love? diventa ciò che rappresenta facendosi testimonianza e documentazione di costumi e cerimoniali che uomini e donne occidentali osservano come fossero usanze così lontane dalle normali prammatiche occidentali che in verità, di normale, non hanno proprio nulla. La storia del cinema stesso lo sottolinea: l’amore deve sempre uscire indenne dai preparativi del matrimonio, acerrimi nemici della coppia, per meritarsi di arrivare alla coronazione del sogno alla fine del film.

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Federica Cremonini  

Il Voto della Redazione:

7


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