In concorso all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: Diva Futura con Pietro Castellitto.
Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić verrà presentato in Concorso alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Diva Futura è prodotto da Matteo Rovere, è una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema e sarà distribuito nelle sale da PiperFilm.
Il film è scritto da Giulia Louise Steigerwalt, la fotografia è a cura di Vladan Radovic, il montaggio di Gianni Vezzosi, la scenografia di Cristina Del Zotto, le musiche originali di Michele Braga, i costumi di Andrea Cavalletto, il trucco di Alessandra Vita, le acconciature di Donatella Borghesi il casting di Sara Casani.
Diva Futura. sinossi
Italia, anni ’80/’90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era.
L’impatto mediatico è travolgente fino a portare all’elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, alla nascita del Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l’avventura di questa grande “famiglia”, dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia. Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.
“Sono estremamente onorata ed emozionata di presentare il mio secondo film in Concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un film che racconta un sogno, quello di rivoluzionare il mondo dell’erotismo in un Paese che fino a quel momento lo aveva vissuto solo con tabù e censure. Il desiderio di liberare l’immaginario erotico collettivo fu però tradito dall’aver contribuito a creare un’immagine distorta della sessualità e del femminile, in cui la violenza e la mercificazione del corpo hanno preso il sopravvento.” – Giulia Louise Steigerwalt.