Il Vegetale – Recensione
Le circostanze in cui versa il lavoro giovanile sono, da sempre, ben visibili, e conosciute, così come le disagevoli condizioni in cui, i pochi fortunati, se così possono essere definiti, sono costretti a sottostare in virtù di un misero compenso, privati, naturalmente, delle condizioni in grado di offrire delle adeguate opportunità, che soddisfino le necessità primarie, negando, in oltre, qualsiasi possibilità di un miglioramento che possa far realizzare, e raggiungere, un giorno, i personali traguardi prefissati.
Situazione, questa, creata da una società, in cui ogni singolo individuo impegna le rispettive forze cercando di prevaricare il prossimo, dominati da uno sciocco orgoglio che ne penalizza la collaborazione e riconciliazione, annullando, di conseguenza, qualsiasi chiarimento e risoluzione di rancori e malintesi, perdendosi nel vortice dell’egoismo, arrivismo ed arroganza, in una continua regressione, la quale danneggia profondamente la crescita, in particolare umana.
Fabio (Fabio Rovazzi) giovane, in cerca di lavoro, in seguito ad una serie di sfortunati, comici e paradossali, quanto reali, eventi, si trova a dover reinventare la propria vita, tenendo testa ad una sorellina viziata, interpretata dalla piccola irreverente Rosy Franzese, e tentando di rimediare, ponendo un freno, alle truffe di un padre dallo spirito di eterno bambino, improvvisatosi imprenditore, con il volto di Ninni Bruschetta.
Il Vegetale, diretto dal regista pugliese Gennaro Nunziante, tornato dietro la macchina da presa dopo il successo di: Quo Vado?, con Checco Zalone, con cui collabora dal 2009, racchiude speranze e propositi oramai eclissati, e, in alcuni casi, dimenticati, lanciando, ed affermando, educatamente, attraverso una commedia semplice, umile e pulita, il messaggio positivo, di continuare a credere con fiducia, perseverando nell’andare avanti con dedizione e sacrificio per la propria strada, fino ad arrivare a toccare con mano i desideri di una vita.
La sceneggiatura, scritta dallo stesso Nunziante, dalla narrazione fluida ed accurata nella costruzione, premette ai personaggi di emergere individualmente, trasmettendo, e facendo percepire, grazie all’atmosfera favolistica attribuita all’intera pellicola di buoni e sani principi, intrattenendo piacevolmente, strappando delle sincere ed ingenue risate.
Fabio Rovazzi, youtuber giunto al successo spopolando con i tormentoni: Andiamo a comandare e Tutto molto interessante, entrambi del 2016, e recentemente con Volare, in collaborazione con Gianni Morandi, brani presenti nella colonna sonora del film, dà prova alla sua prima esperienza attoriale, della sua modesta abilità recitativa, con un interpretazione ironicamente piacevole.
Il Vegetale, nel cui cast figurano, Luca Zingaretti, Paola Calliari, Matteo Reza Archivani e Alessio Giannone, distribuito dalla Walt Disney, raggiunge un risultato pienamente soddisfacente, arriverà nelle sale cinematografiche il 18 gennaio 2018.
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