“Una Femmina”: accolto l’appello, il film di Francesco Costabile diventa per tutti
La produzione e la distribuzione del film “UNA FEMMINA” di Francesco Costabile apprendono con piacere che è stato accolto il ricorso circa la classificazione del film, che inizialmente era stato vietato ai minori di 14 anni, e che viene adesso invece definito come FILM PER TUTTI (6+).
Rosa è una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre. Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. Ma quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.
“Pronto…ci si? Sai che fai, domani matina chiami l’avvocato. Ci damu i sordi, così veni e ti piglia. Così vedi a tua figlia, chi non staci bona.”
“No, dassa tutto Cetta! Pé l’anima di morti Cetta. Decidi, o cu nui o cu igli.”
“Cetta, ‘ndai u fai così. Jeu stasira parru cu l’avvocato. Giurami chi domani matina parri cu igliu.”
“Picchì jeu sugnu distrutta Cetta, jeu staiu morendo, capiscisti? Tu non capisci Cetta, ti stannu usandu… Scjgli, o nui o igli. Capiscisti?”
“Allura, si domani non chiami a chistu, scordati i mia, i nui e i figlita. U capiscisti? Cetta…”
Dialogo estratto dalla sceneggiatura di Una Femmina, ispirato alla reale intercettazione telefonica di una donna di ‘Ndrangheta
La Redazione