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Trap: la vera storia che ha ispirato il film di M. Night Shyamalan

La vera storia che ha ispirato: Trap, il nuovo thriller psicologico di M. Night Shyamalan nei cinema dal 7 agosto.

Debutterà nelle sale italiane il 7 agosto distribuito da Warner Bros. Pictures: Trap, il nuovo thriller psicologico diretto da M. Night Shyamalan che vede Josh Hartnett nei panni del serial killer Copper alias The Butcher, il quale dopo aver portato la figlia, interpretata da Ariel Donoghue, al concerto della sua popstar preferita, si renderà conto che l’evento altro non è che una complessa operazione sotto copertura organizzata per poterlo finalmente catturare.

Il film, come riportato da Variety, è stato descritto dallo stesso regista, nel corso di un’intervista con Empire Magazine, come “il silenzio degli innocenti ambientato a un concerto di Taylor Swift”, facendo intendere che poteva essere raccontato solo sul grande schermo.

Ma non è tutto, Trap infatti, è ispirato ad un’incredibile storia vera, una delle operazioni sotto copertura di maggior successo degli Stati Uniti, denominata: Flagship, e messa in atto nel dicembre del 1985 dall’US Marshals Service.

L’unità in particolare inviò oltre 3.000 inviti ai noti fuggitivi di Washington DC sotto la falsa bandiera per l’appunto di Flagship International Sports TV, informandoli di essere stati selezionati da una lista di compensazione, e aver vinto dei biglietti omaggio per vedere i Washington Redskins giocare contro i Cincinnati Bengals più avanti nello stesso mese. L’invito inoltre includeva il trasporto in autobus per una festa pre-partita dove avrebbero potuto ritirare il premio e partecipare all’estrazione di abbonamenti stagionali per i Redskins e di un viaggio tutto pagato per il Super Bowl XX.

Il 15 dicembre, più di 100 dei 3.000 invitati vennero trasportati in autobus al Washington Convention Center, ignari del fatto che oltre di 150 agenti, travestiti da da cheerleader, addetti al catering, rappresentanti della Flagship e personale addetto alle pulizie, li stavano aspettando nello stadio.

Arrestare oltre 100 fuggitivi in una volta sola tuttavia era decisamente troppo pericoloso, quindi all’arrivo, i criminali vennero registrati e trasferiti in una stanza separata in gruppi di circa 15 persone, con la promessa di ricevere i biglietti vinti. Una volta seduti però, 25 membri del SOG armati, fecero irruzione nella stanza misero a segno u totale di 144 arresti.


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