“TOY STORY 4” – Incontro Stampa: Disney Pixar realizza un’altra emozionante avventura
Woody e la banda di giocattoli più amati del grande schermo tornano con una nuova, coinvolgente avventura nel film Disney Pixar “TOY STORY 4”, nelle sale italiane dal 26 giugno distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Diretto da Josh Cooley e prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, il quarto atteso episodio, vedrà i nostri affezionati beniamini alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi amici, con inaspettati ritorni ed arrivi come Forky. Una forchetta di plastica gettata nella spazzatura, trasformata in giocattolo da Bonnie il primo giorno d’asilo, che le darà conforto aiutandola a superare il traumatico periodo di distacco dal protetto ambiente familiare, primo importante passo verso la crescita. Quando però, la piccola porterà con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody sarà protagonista di una imprevista deviazione, attraverso cui ritroverà la sua “cara” amica Bo Peep, scomparsa da tempo. I due scopriranno così che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, rendendosi ben presto conto che questo è solo l’ultimo dei loro problemi.
“Come molti, anch’io pensavo che la storia si fosse conclusa con “Toy Story 3” – La Grande Fuga” – afferma il regista Josh Cooley – “E in effetti in quel film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere esplorata”.
“TOY STORY 4”,è senza dubbio un viaggio nei sentimenti di grandi e piccini, che tocca gli animi in profondità, mostrando non solo le difficoltà dei piccoli nell’affrontare le sfide della crescita, esperienze da tutti noi provate che hanno segnato il nostro animo, bensì i ricordi nati nel cuore e nella mente, grazie a semplici ed umili giocattoli, ai quali abbiamo affidato quel travolgente vortice di sentimenti suscitato da quei momenti. Emozioni che riaffiorano potentemente alla vista di oggetti considerati insignificanti, e che noi stessi, come per magia, abbiamo reso vivi, trasmettendo loro il nostro sincero, ed ingenuo, bagaglio interiore, e che tutt’ora continuano a custodire gelosamente.
Nota estremamente dolente, a cui non si può essere indifferente, la sentita mancanza tra il cast dei doppiatori italiani dell’indimenticabile Fabrizio Frizzi, un delle figure più amate del panorama del mondo dello spettacolo. Uomo dalla rara generosità, allegria e grandezza interiore, compito ereditato da Angelo Maggi, assente all’incontro avvenuto in occasione della presentazione alla stampa, il cui ghiaccio è stato rotto da Riccardo Cocciante.
“Fabrizio era una persona semplice e alla mano, con il quale si poteva parlare serenamente. Nel 1994, quando ha registrato la canzone della colonna sonora, mi chiedeva come fare per cantarla al meglio, sentendosi non adatto” – afferma Cocciante – “Io posso solo ringraziare Fabrizio per l’amicizia che ha donato a tutti, è stato un dispiacere enorme perderlo in quel modo. Tornando all’animazione, Benji e Fede hanno realizzato una cover della mia colonna sonora fresca e semplice. Una versione bellissima eseguita con chitarra e voce, per una storia che ci fa comprendere che l’importanza di si alcune cose dipende dall’affetto che gli diamo.”
“Con Fabrizio ho condiviso il leggio di ben tre episodi di Toy Story” – dichiara Massimo Dapporto, anche lui presente – “Ci conoscevamo fin dall’inizio. Una persona pulita, come non ne se ne trovano nello spettacolo, con la quale era impossibile non andare d’accordo. La sua scomparsa ha sconvolto tutti, rimarrà nei nostri ricordi ed in quelli delle future generazioni per molto tempo. Il tema centrale della storia è la ricerca della felicità, legata alla ricerca del proprio io e della libertà, che implica intraprendere la propria strada, in modo casuale, perdendosi e semplicemente smarrendo qualcosa. Le chiavi di lettura sono tante, sarà il pubblico a decidere.”
La conversazione prosegue.
Corrado Guzzanti: “Duke Caboon, è un piccolo grande personaggio. Un giocattolo vintage degli anni ’70, esibizionista e pieno di sé, che soffre terribilmente inseguito all’abbandono del proprio bambino, deluso dalle irreali prestazioni descritte nella pubblicità ingannevole. Mi son divertito tantissimo, e sono stato felice di dargli la mia voce. Toy Story 4 rispetto agli altri ha una spiccata filosofia, perché mostra il dramma dei giocattoli nel vivere solo se hanno un bambino che li ama. Tra i temi affrontati, c’è l’importanza del gruppo di amici, raccontata attraverso una narrazione fluida che si rivolge più ad un pubblico adulto che di piccoli. Ogni personaggio esprime qualcosa, ad esempio la bambola anni ’50 Gabby Gabby vuole disperatamente essere amata per uscire dall’angolo buio in cui è condannata, o Woody, che grazie all’amore della pastorella scopre la sua emancipazione, non volendo più dipendere da qualcuno.”
Luca Laurenti: “Io sono…Spazzatura! (Ride assieme a tutti noi) Forky è un cucchiaio/forchetta trasformato in giocattolo dalla mente fantasiosa di una bambina. Mi chiedo sempre quale siano le differenze tra questi due mondi. I giocattoli nascono dai nostri sentimenti, noi siamo loro e loro noi. Tristi sono coloro che non hanno la capacità di creare, e che credono solo in ciò che vedono.”
Fede (Benji e Fede): “Noi ringraziamo Riccardo per i complimenti, ci ha dato una forza in più. Siamo dei fan di Toy Story e siamo onorati di aver dato il nostro contributo a qualcosa di così importante. La canzone è semplice ma racchiude tanto. Mentre lavoravano cercavamo di visualizzare davanti a noi un bambino al quale trasmettere positività. Toy Story ha tanti messaggi, nascosti e non, tra i più importanti c’è quello di aiutarsi a vicenda facendo squadra, ed i giocattoli rappresentano i fratelli maggiori/Genitori dei rispettivi padroncini.”
Nel 1995 “Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli” rivoluzionò il cinema d’animazione come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer grafica. Il film ottenne il più alto incasso di quell’anno e fu candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe. Quattro anni dopo, “Toy Story 2 – Woody e Buzz Alla Riscossa” vinse il Golden Globe come miglior film – commedia o musical, e un Grammy per la miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, “When She Loved Me”/“Quando lei mi amava”). Uscito nel 2010, “Toy Story 3 – La Grande Fuga” conquistò due Oscar come Miglior film d’animazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, “We Belong Together”), oltre a un Golden Globe e un BAFTA come Miglior film d’animazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio Pixar a essere candidato all’Oscar come Miglior film.
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