La sceneggiatura completa di Thelma & Louise, il film di Ridley Scott e con protagonisti Susan Sarandon e Geena Davis.
Diretto e co-prodotto da Ridley Scott, e scritto dall’esordiente ma brillante Callie Khouri, Thelma & Louise, uscito nel 1991, è molto più di un semplice road movie: è un manifesto di libertà, ribellione e sorellanza femminile che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema contemporaneo.
Ambientato nel cuore pulsante dell’America rurale, il film segue la fuga rocambolesca di due donne – interpretate magistralmente da Susan Sarandon e Geena Davis – che, nel tentativo di sottrarsi a una vita segnata da oppressioni, abusi e invisibilità, intraprendono un viaggio che diventa un vero e proprio rito di passaggio, una catarsi attraverso l’asfalto e il deserto. Quella che inizia come una semplice evasione del fine settimana si trasforma ben presto in una corsa senza ritorno, un percorso in cui ogni tappa corrisponde a una presa di coscienza, a una rottura con le convenzioni, a un graduale, inesorabile risveglio dell’identità.
La sceneggiatura di Callie Khouri – brillante, tagliente e profondamente innovativa, e che potete leggere qui: THELMA & LOUISE – capovolge con audacia i codici tradizionali del genere on the road e della narrativa western americana, riscrivendo i ruoli di genere con intelligenza sovversiva. Le battute iconiche, i dialoghi intensi e i momenti di silenzio – spesso più eloquenti delle parole – rivelano una scrittura che fonde con maestria dramma e sarcasmo, tensione e tenerezza, rabbia e lucidità. Non è un semplice film sulla fuga, ma una riflessione amara e potente sulla condizione femminile, sulla libertà negata, e sulla forza della solidarietà come atto politico e personale.
Attraverso la figura di Thelma e Louise, Khouri e Scott costruiscono un contro-mito: se il viaggio su strada è stato tradizionalmente il simbolo dell’autodeterminazione maschile, qui diventa il teatro di un ribaltamento radicale. L’automobile, iconico mezzo di libertà nella cultura americana, si trasforma in strumento di ribellione al patriarcato e, infine, in veicolo di un gesto estremo di affermazione identitaria. Il finale, sospeso tra tragedia e liberazione, ha assunto ormai lo statuto di immagine iconica, indimenticabile, ambivalente, che continua a far discutere e a commuovere.
Presentato fuori concorso al 44º Festival di Cannes, Thelma & Louise suscitò un’immediata ondata di entusiasmo, dividendo critica e pubblico, e accendendo un acceso dibattito sulla rappresentazione delle donne, sulla legittimità della rabbia femminile e sulla violenza di genere. L’anno successivo, l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale consacrò l’esordio di Khouri, sottolineando il valore rivoluzionario dell’opera e aprendo la strada a nuove narrazioni al femminile nel cinema mainstream.
A oltre trent’anni dalla sua uscita, il film continua a risuonare con una forza sorprendente. Rimane non solo un simbolo potente di emancipazione femminile, ma anche una pietra miliare nel panorama del cinema femminista e una fonte d’ispirazione per registi, scrittori, attivisti e spettatori. La sua eco si riflette ancora oggi nei dibattiti su identità, autodeterminazione, violenza sistemica e giustizia sociale. Thelma & Louise non è solo un film, è un grido collettivo, una corsa verso l’ignoto che ha il coraggio di non voltarsi indietro.