L’acclamato body horror The Substance di Coralie Fargeat è sempre più virale, la Gen Z in fila in tutta Italia.
Continua inarrestabile la carica virale di THE SUBSTANCE (I Wonder Pictures), visionaria opera a tinte horror firmata da Coralie Fargeat, che al terzo weekend di programmazione, grazie al suo mix inedito di spettacolarità, tensione, grande qualità cinematografica e profondità tematica continua a conquistare non solo il pubblico in sala – oltre 290mila presenze a oggi, con numerosi sold out ancora questo weekend e una media copia superiore a quelle di Berlinguer e Parthenope, pur programmati mediamente in un numero maggiore di spettacoli – ma anche il pubblico dei social.
Qui la RECENSIONE: The Substance, la recensione: l’inevitabile ferocia della dottrina dell’immagine
Il film – vincitore del premio alla Miglior sceneggiatura al festival di Cannes, del premio del pubblico per la sezione Midnight Madness al Festival di Toronto e recentemente premiato con 2 EFA, Miglior fotografia e Migliori effetti visivi – si afferma come un fenomeno che coinvolge Millennials e Gen Z ma scavalca le generazioni e i generi, rimanendo al centro della discussione e del dibattito social: sono oltre un miliardo e 800milioni worldwide le visualizzazioni di contenuti associati al film su TikTok, e si registra un costante aumento di ricerche e produzione di nuovi contenuti sul titolo, a oltre un mese dall’uscita USA e dopo tre settimane da quella italiana.
La colonna sonora, tra le più ascoltate su Spotify e nel web italiano, ha contribuito a creare un’onda di “talkability” senza precedenti. Le musiche sono infatti una chiave che amplificano l’impatto emotivo del film, con brani come Pump It Up (Remix) di Endor, che accompagnano momenti iconici interpretati da Margaret Qualley. Il sound design, curato nei minimi dettagli, crea un ambiente sonoro avvolgente, mescolando tracce elettroniche pulsanti con momenti di silenzio carico di tensione. Questo mix di musica ed effetti sonori immerge in un viaggio multisensoriale, rendendo The Substance un film da vivere in sala, per l’emozione unica di condividerlo con altri spettatori.
The Substance si distingue per un uso potente del body horror, richiamando l’influenza di autori come David Cronenberg (La Mosca), David Lynch (Elephant Man) e Brian De Palma (Carrie – Pioggia di sangue), con un uso iconico e suggestivo del sangue. La cura formale e la costruzione delle immagini e dei set richiamano Shining di Stanley Kubrick, con una meticolosa orchestrazione degli spazi che amplifica l’angoscia e la suspense. Infine, il film evoca il Tarantino di Pulp Fiction, mescolando tensione e ironia in una combinazione che rende l’esperienza cinematografica unica e avvincente.
Con il suo mix di messaggi sociali, estetica visiva e impatto psicologico, THE SUBSTANCE non è solo un film, ma un’esperienza che stimola domande e accende il dibattito. La sua capacità di coniugare estetica e messaggio lo rende un’opera che continua a risuonare ben oltre la visione, consolidandosi come un punto di riferimento per il cinema contemporaneo.
Dopo Barbie, C’è ancora domani e Povere Creature, anche l’horror diventa femminista con il successo globale di The Substance.