“THE SISTERS BROTHERS”: il western di Jacques Audiard in concorso alla 75esima Mostra di Venezia – la Recensione.
Adattamento cinematografico del romanzo scritto da Patrick deWitt del 2011, “Arrivano i Sisters”, presentato in concorso a questa 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, “THE SISTERS BROTHERS”, segna l’emozionante, ironico, dal tagliente e non eccessivo sarcasmo e commozione, debutto in lingua inglese del regista Jacques Audiard, il quale riesce nell’intento di focalizzare l’attenzione per l’intera durata di una visione dal delicato sapore sentimentale.
Una storia in cui il caro spietato western che da sempre abbiamo nel cuore, dove vige la legge del più forte ed astuto, e la morte altrui è fondamentale per la propria sopravvivenza, torna ai vecchi e sani valori familiari, al calore del focolare, agli affettuosi e rassicuranti abbracci delle cure materne.
Eli e Charlie Sisters, rispettivamente interpretati da John C. Reilly e da un Joaquin Phoenix perfettamente a suo agio nelle vesti della figura del fratello folle, spietato e privo di scupoli, a conferma della sua versatilità, accettano l’incarico di uccidere il chimico Hermann Kermit Warm, Riz Ahmed, reo di aver rubato, all’uomo che li ha assoldati, una formula rivoluzionaria in grado di evidenziare e facilitare la raccolta, se così si può dire, dell’oro nei letti dei fiumi.
Ad affiancare i due uomini il così detto prospettore John Morris, Jake Gillenhall, quest’ultimo penalizzato nella performance a causa del poco spazio concesso al suo personaggio, e, di conseguenza, non adeguatamente valorizzato, il quale seguendo lo scienziato da vicino nelle varie tappe cittadine della frontiera dall’Oregon alla California, fornisce le informazioni relative alla posizione agli esperti sicari, la cui vita è un continuo battibecco.
Un viaggio lineare che finirà stravolto dalla scoperta della vera intenzione di Warn, verità che non solo, comprometterà il piano deviandone l’esito, bensì muterà l’animo e il destino dei tre “cacciatori”, i quali affronteranno apertamente sé stessi e le sofferenze di un passato che ha inevitabilmente inaridito il loro essere.
“THE SISTERS BROTHERS”, senza alcun dubbio centra l’obiettivo non deludendo le aspettative, grazie anche ad una rappresentazione scenica narrativa, autore della sceneggiatura lo stesso regista assieme a Thomas Bidegain, in cui ogni elemento e dettaglio è curato ed equilibrato, in modo da non lasciare nulla in sospeso, evitando così accuratamente di scivolare nella banale e prevedibile trappola data dalla presenza dei soliti clichè e luoghi comuni, come gli inseguimenti tra indiani e cowboy e le classiche storie d’amore.
Possiamo dire che “THE SISTERS BROTHERS”, è la più che piacevole sorpresa di questa quinta giornata.
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