“THE NEW POPE”: Paolo Sorrentino, Jude Law e John Malkovich presentano la Seconda Stagione a Venezia ‘76
A tre anni di distanza dal successo della serie: “The Young Pope”, targata Sky/HBO/Canal+, Paolo Sorrentino torna con la seconda stagione, da lui sempre scritta e diretta, “The New Pope”, presentata Fuori Concorso alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Internazionale Cinematografica di Venezia, dove sono stati proiettati in anteprima il 2° e 7° episodio, in cui vengono svelati degli importanti sviluppi di quella che si preannuncia essere un’altra straordinaria stagione.
La storia riparte con Papa Pio XIII/Lenny Belardo, Jude Law, ancora in coma, e con il Vaticano, data l’invariata situazione, costretto ad eleggere nuovo Pontefice. Scelta cadrà prima su Francesco II, il quale colto da infarto morirà da li a breve, e poi sull’aristocratico papa britannico di John Malkovich, Giovanni Paolo III, uomo dall’animo profondamente segnato dalla prematura scomparsa del fratello e dai sensi di colpa nati da azioni e decisioni del tutto amorali.
“Io ho fatto la sceneggiatura e la regia, ma devo dire che questo è stato un lavoro collettivo, è qualcosa che può accadere solo grazie al lavoro della troupe, con la quale ho diviso in modo paritario i ruoli” – dichiara Paolo Sorrentino – “Naturalmente il merito va anche agli attori straordinari attori, che oltre ad essere bravi hanno la grande capacità di riuscire a creare una squadra, e come dice Carmelo Bene ‘Non servono attori bravi ma servono attori capaci di andare fuori se’”.
“E’ stato proprio a Venezia, in occasione della presentazione di The Young Pope, che Paolo ha avuto l’idea per Lenny e la seconda stagione” – afferma Jude Law – “E’ stato bellissimo realizzarla, e la complessità di Lenny nel comprendere che lui non è l’unico Papa è stato veramente interessante, così come il suggerimento che ci possano essere altri poteri è una bella esplorazione.”
“Io sono nuovo al progetto, ed effettivamente non recito il nuovo Papa bensì il nuovo nuovo Papa” – dice Malkovich – “Avevo visto The Young Pope e gli altri lavori dei precedenti lavori di Sorrentino. Ci siamo incontrati in Italia, in Toscana un anno e mezzo fa circa, ed abbiamo parlato di fare questo papa britannico che si chiama John Brannox. Come detto l’ho fatto perché mi è piaciuta tantissimo la prima serie, e ciò che mi attirava moltissimo era la religiosità, il Vaticano, perché rientrano nei miei campi di interesse. Paolo è unico come regista perché ha questo grandissimo senso di geografia di mettere i personaggi in un determinato ambiente, è uno scrittore brillante. Questa stagione si affronta il desiderio della gente di avere qualcosa in cui credere, anche nei miracoli.”
Ad affiancare i protagonisti Law e Malkovich ritroviamo Ludivine Sagnier/Esther, la quale abbandonerà l’immagine di purezza e fede della prima stagione per un’evoluzione molto più cupa, Javier Càmara/Cardinale Bernardo Guiterrez, il quale rivela che per un attore spagnolo avere avuto l’opportunità di aver girato nello Sudio 5, in Vaticano e Cinecittà, è stato come essere in cielo, e Maurizio Lombardi/Cardinale Mario Assente.
Cecile de France/Sofia: “Sono molto fortunata perché nella seconda stagione, a differenza della precedente, il mio personaggio è molto più complesso. Scopriremo infatti la sua vita privata, coniugale, la sua intimità, la sua amicizia con Voiello e con il nuovo Papa, uno sviluppo tutto da scoprire. Lei ama molto il suo lavoro e riversa tutta il suo entusiasmo nel bene della chiesa.”
Silvio Orlando/Cardinale Angelo Voiello: “Nella seconda serie il mio personaggio si evolve, sboccia, arriva alla sua massima maturità sia comica che drammatica. Paolo ti dà degli spartiti meravigliosi da suonare, è uno stradivari del ‘700, che ti porta a fare cose che non avresti mai immaginato.”
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