La recensione dell’oltremodo deludente The Marvels, nei cinema italiani dall’8 novembre con The Walt Disney Company Italia
Inizialmente atteso per l’11 novembre 2022, slittato al 17 febbraio del 2023, e ancora al 28 luglio 2023, arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane l’8 novembre,distribuito da The Walt Disney Company Italia, The Marvels, il nuovo film Marvel Studios, sequel del campioni d’incassi del 2019: Captain Marvel.
Un secondo capitolo tanto atteso quanto discusso, data la palese forte crisi in cui i Marvel Studios sono caduti dopo Avengers: Endgame, e il difficile compito di risollevare le sorti di un Universo la cui mancanza di idee lo spinge sempre più verso il declino. Ma sarà davvero così?
The Marvels, la storia
Diretto da Nia DaCosta, autrice anche della sceneggiatura assieme a Megan McDonnell, Elissa Karasik e Zeb Wells, in The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel, ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza.
Azione che ha causato una serie di eventi drammatici che le hanno fatto guadagnare a Carol il soprannome di La Devastatrice, e che ora deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato e quando i suoi impegni la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R..
Un improbabile trio che deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo sotto la denominazione per l’appunto di “The Marvels”.
The Marvels, una delusione annunciata
Come detto attorno a The Marvels si erano creati tanti timori e speranze. Dubbi che purtroppo hanno avuto la meglio sulle speranze, confermando le numerose criticità di un progetto che rischia seriamente di essere ricordato all’interno del Cinematic Marvel Universe forse come il peggiore, e il cui budget di produzione superando i 270 milioni di dollari è tra i più alti del cinema, come ammesso dalla stessa Disney.
Problematiche, quelle presenti in The Marvels, che rappresentano solo la punta di un iceberg che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige deve affrontare, e nei confronti del quale, secondo quanto riportato recentemente da alcuni rumors, si starebbe pensando di far tornare niente meno che gli Avengers originali, inclusi Iron Man e Black Widow sacrificatesi in Endgame, e Captain America, felicemente invecchiato dopo aver vissuto la vita tanto desiderata.
Voci, i cui aggiornamenti non tarderanno di certo ad arrivare visto l’inevitabile delusione di The Marvels sia dal punto di vista narrativo che della caratterizzazione e legame delle tre protagoniste: Carol Denvers/Captain Marvel, dal volto di Briel Larson, Kamala Khan/Miss Marvels interpretata da Iman Villani, e Monica Rambeau da Teyonah Parris.
La storia infatti, mal si lega con il resto degli eventi raccontati nei film e serie tv, soprattutto dato il respiro spaziale, se così si può definire, del film, e l’obiettivo di porre le basi per gli annunciati progetti futuri relativi all’ingresso degli young avengers e degli X-Man.
Elementi, non sfruttati e non coesi, che contribuiscono a far scivolare il tutto in una visione che non appassiona dall’eccessiva e spesso fuori luogo vena ironica, proprio come il riferimento in una scena al musical Cats, di cui ovviamente non vi sveleremo altro, anche se è lecito chiedersi se i gatti governeranno veramente il mondo.
Un sarcasmo che coinvolge negativamente anche le tre protagoniste, a cui si aggiunge il superficiale, non chiaro e non dovuto approfondimento del multiverso, dei viaggi del tempo, dell’interessante scambio di posto, lo switch, ogni qual volta che ognuna di loro usa le proprie capacità accumunate dal potere di luce, e della sorellanza.
Il risultato è quindi un trio al femminile emblema del fallimento del concetto prima di tutto del girl power, dell’empowerment e intesa al femminile, sul quale si cerca di spingere in modo da restituire la giusta posizione e importanza alla società femminile e matriarcale, perfettamente in grado di tenere testa al patriarcato non solo nei fumetti e nei cinecomic. Ecco quindi un Captain Marvel, che da figura più potente dell’universo, assume le sembianze di una compagna di avventure al pari delle altre, e non una leader, una Kamala Khan, discretamente apprezzata nella serie Miss Marvel, troppo acerba e inesperta dall’atteggiamento di fan adolescente spesso irritante nel trovarsi accanto alla sua super-eroina, e una Monica Rambeau dalla personalità anonima.
Anonima come The Marvels, 33esimo film degli studi, un flop ipotizzato, confermato e di cui non se ne sentiva il bisogno.
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Emanuela Giuliani
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