La recensione di con protagonista Hugh Jackman: The Greatest Showman, Un Musical Che Celebra Sogni, Ambizione e Diversità.
The Greatest Showman è molto più di un semplice musical. Diretto da Michael Gracey, il film è una fusione di luci, colori e musica che celebra la capacità umana di sognare in grande e di abbracciare le proprie differenze. Ispirato liberamente alla vita di P.T. Barnum, il fondatore del circo che divenne celebre per il suo “Greatest Show on Earth”, il film narra la sua ascesa da povero sognatore a impresario di successo, ma allo stesso tempo esplora le sue sfide personali e le sue contraddizioni.
P.T. Barnum (Hugh Jackman) è un uomo che, cresciuto in povertà, ha sempre desiderato qualcosa di più per sé e la sua famiglia. Dopo aver perso il lavoro e la stabilità economica, Barnum si imbarca nell’impresa che cambierà la sua vita: fonda il suo circo, un luogo dove individui emarginati dalla società – “curiosità” umane e persone con abilità straordinarie – possono finalmente trovare un posto dove essere apprezzati per ciò che sono. Il film segue la sua carriera e il suo ambizioso percorso verso il successo, ma anche le difficoltà che sorgono lungo il cammino, come il conflitto con sua moglie Charity (Michelle Williams) e il rapporto con il giovane Phillip Carlyle (Zac Efron), che diventerà un suo stretto collaboratore.
Nonostante The Greatest Showman prenda molte libertà con la realtà storica, la sua narrazione è concepita per intrattenere e ispirare, piuttosto che per essere un resoconto accurato della vita di Barnum. La trama si concentra su temi universali come l’ambizione, il desiderio di accettazione e la lotta per realizzare i propri sogni, anche quando il mondo sembra contro di te.
Una delle forze principali di The Greatest Showman è la sua colonna sonora, che ha conquistato rapidamente il cuore degli spettatori. Benj Pasek e Justin Paul, già noti per il loro lavoro in La La Land, hanno scritto delle canzoni straordinarie che spaziano dal pop al musical teatrale, conferendo al film un’energia unica. La canzone “This Is Me” è senza dubbio uno dei momenti più potenti del film: cantata da Keala Settle e dal gruppo dei “curiosi” del circo, diventa un inno di empowerment e inclusività, un vero e proprio grido di battaglia contro il pregiudizio e la discriminazione.
Hugh Jackman, nel ruolo di Barnum, è perfetto nel suo impatto carismatico, sia sul palco che dietro le quinte, e la sua performance nelle scene musicali è trascinante. Zac Efron, nel ruolo dell’affascinante Phillip Carlyle, porta una freschezza e una dinamica che si equilibrano perfettamente con quella di Jackman. Anche Michelle Williams, pur non avendo un ruolo musicale primario, offre una performance molto toccante nel suo ruolo di moglie devota e sacrificata.
Le coreografie, curate da Ashley Wallen, sono mozzafiato. Ogni numero musicale è una festa per gli occhi, con danze vibranti e spettacolari che accompagnano la crescita del circo e dei personaggi. La scena dell’incontro tra Barnum e Carlyle, che canta “The Other Side”, è una delle più dinamiche e coinvolgenti.
Sebbene il film abbellisca la realtà, alcuni dei temi che esplora sono di grande valore. The Greatest Showman invita il pubblico a riflettere su cosa significhi veramente “essere normali” e su come la società spesso relega al margine chi è diverso. Il circo di Barnum diventa un simbolo di accoglienza per coloro che sono emarginati e discriminati, e la canzone “This Is Me” diventa un potente messaggio di autaccettazione e autostima. Inoltre, la figura di Barnum è vista da più angolazioni: se da un lato è il “genio dell’intrattenimento”, dall’altro le sue azioni, a volte egoiste e deterministiche, pongono delle domande sul costo del successo.
Il film affronta anche l’ambizione e il prezzo che questa comporta: Barnum è un uomo che sogna in grande, ma il suo sogno spesso richiede sacrifici dolorosi. La tensione tra il successo personale e le conseguenze sulle sue relazioni familiari è uno dei temi più toccanti del film, mostrando che raggiungere i propri obiettivi non è sempre un percorso lineare e senza sacrifici.
The Greatest Showman è un film che colpisce nel cuore, che lascia una sensazione di euforia e speranza, ma anche una riflessione su come i sogni possano essere tanto potenti quanto complicati. Nonostante alcune libertà narrative e storiche, la pellicola riesce a emozionare e a ispirare, con numeri musicali travolgenti e interpretazioni memorabili. È un film che non ha paura di essere grandioso, con un messaggio di inclusività e autoaccettazione che risuona con forza, anche nel 2025.
Se amate i musical, i sogni che diventano realtà e le storie di lotta per l’accettazione, The Greatest Showman è un film che non potete perdervi.
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Emanuela Giuliani
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