The Gentlemen tutto sugli abiti indossati dagli attori sul set del film di Guy Ritchie del costume designer Michael Wilkinson.
Noto per la meticolosa precisione con cui cura il senso estetico dei suoi film, in “The Gentlemen”, Guy Ritchie ha voluto che tutti gli attori fossero ben vestiti e riconoscibili già dall’abbigliamento a prescindere dalla rispettiva collocazione sociale. Secondo Michael Wilkinson, costume designer del film, Ritchie ha voluto un urban look che rappresentasse lo stile British che non fosse noioso ed ovvio.
Ambientato in Inghilterra, il racconto vede Matthew McConaughey interpretare Mickey Pearson, un signore della droga che vuole vendere il proprio proficuo business di marijuana ad una ricca dinastia di miliardari dell’Oklaoma. A detta del costumista, l’obiettivo è stato quello di creare un look davvero specifico per il personaggio di McConaughey. Il suo costume pur avendo un taglio moderno mantiene uno stile classico, e l’attore indossa lana, pelle e cashmere con tanta assoluta disinvoltura e soddisfazione da voler voluto tenere alcuni capi per sé. D’altro canto, ogni vestito è stato realizzato in modo da aderire alla perfezione ai corpi dei diversi attori.
Nel cast anche: Charlie Hunnam, Hugh Grant, Michelle Dockery, Colin Farrell e Henry Golding. Tutti i ruoli rispecchiano alla perfezione lo stile dei precedenti film di Guy Ritchie, qui rappresentato da Wilkinson, vincitore di un Oscar per i Miglior Costumi per “American Hustle”, e con il quale aveva già precedentemente collaborato nel live action “Aladdin”, il suo maggiore successo al box-office. La parola chiave in questo progetto è stata: differenziazione. I personaggi infatti provengono da mondi differenti ma tutti tengono particolarmente al loro look. Dal signore della droga al parvenu mafioso, dalle gang di strada al ragazzo comune. Ognuno indossa con orgoglio i propri abiti.
Tra le varie figure che ruotano attorno a McConaughey/Pearson, l’unica ad avere un aspetto più “rilassato” è il braccio destro di quest’ultimo dal volto di Hunnam, attraverso cui Ritchie ha voluto mostrare il lato disinvolto dello stile inglese, non limitandone in ogni caso il senso estetico. Hunnam ha condiviso numerose scene con Hugh Grant, tra cui una davanti ad uno speciale barbecue disegnato personalmente proprio da Guy Ritchie, e per quanto riguarda il suo stile, è stato modellato sulla base di quello di alcuni registi degli anni ’70 e di un investigatore privato conosciuto veramente da Wilkinson. In particolare si è puntato sulla ricerca del giusto paio di occhiali da sole, dei Ray-Ban 2140 Wayfarers, equipaggiati con lenti bordeaux, oltre a caratterizzarlo con una giacca di pelle, stivali in coccodrillo e maglioni a collo alto.
Michelle Dockery interpreta Rosalind, la servile moglie di McConaughey, molto vicina allo stile estetico dell’East London. La donna indossa i suoi costumi con insolito aplomb ed è cresciuta in un contesto molto diverso da quello del marito. Ciononostante, vuole dimostrare di essere a proprio agio nel suo ruolo e di conoscere tutte le classiche sfumature inglesi. Henry Golding, invece, veste come la nuova generazione gangster inglesi: collana d’oro, maglione in lana merino a collo alto e giubbotto con collo in pelliccia. Il suo obiettivo è essere rispettato anche dagli alti livelli.
Infine, Colin Farrell nei panni del leader di un gruppo di disperati che vogliono cambiare la loro vita. Il loro outfit è ispirato sulle tipiche tute da lavoro inglesi, disegnate, però, in modo un po’ più casual e moderno.
La gerarchia sociale dei personaggi del film è stabilita anche dal set design, curato da Gemma Jackson, vincitrice di un Emmy per il suo lavoro nella seconda stagione di “Game of Thrones”. Jackson ha rivelato che la parte più complessa è stata quella di rendere credibile l’aspetto delle piante di marijuana, obiettivo raggiunto grazie ad un artigiano austriaco, che realizza piante false. Per creare il giusto ambiente casalingo per McConaughey, sono state utilizzate ben 365 piante false e le rimanenti sono state aggiunte in CGI.
FONTE THR