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The Danish Girl: la sceneggiatura del film di Tom Hooper

La sceneggiatura completa di The Danish Girl, il film di Tom Hooper con Eddie Redmayne e Alicia Vikander.

Presentato in concorso alla 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015 e successivamente al Toronto International Film Festival, The Danish Girl, diretto da Tom Hooper – già vincitore dell’Oscar per Il discorso del re, è molto più di un semplice film biografico: è un viaggio nell’intimità dell’animo umano, un ritratto struggente e poetico del coraggio di essere sé stessi.

Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di David Ebershoff si ispira liberamente alla storia vera di Lili Elbe, tra le prime persone al mondo a intraprendere un percorso di transizione di genere attraverso interventi chirurgici pionieristici, la sceneggiatura, firmata con sensibilità e rigore da Lucinda Coxon, che potete leggere qui: THE DANISH GIRL, è uno dei punti di forza dell’opera. La Coxon riesce a intrecciare il dramma personale di Lili con la dimensione collettiva di un’epoca che non ha ancora parole per descrivere né comprendere la sua identità. Ambientata nella Copenaghen degli anni Venti, in un clima culturale ancora fortemente normativo, la narrazione si sviluppa con un equilibrio delicatissimo tra introspezione psicologica e tensione sociale.

scneggiatura the danish girl

Al centro, la relazione profonda, ambivalente e commovente tra Lili e Gerda Wegener: una storia d’amore che si trasforma, si frantuma e si ricompone in nuove forme, al di là dei confini tradizionali del genere e della coppia.

Gerda, pittrice dallo sguardo acuto e anticonvenzionale, diventa testimone e compagna di un’evoluzione identitaria che la costringe, a sua volta, a un doloroso processo di elaborazione e accettazione. Non meno centrale il percorso emotivo di Gerda: una donna che, pur nel trauma della “perdita” del marito, riesce a rinascere come alleata, artista e amante di una nuova verità.

Coxon costruisce la sceneggiatura su una narrativa fatta di dettagli minimi, silenzi eloquenti, sguardi sfuggenti e dialoghi misurati, dove ogni gesto quotidiano, dall’indossare una calza, a posare per un ritratto e scegliere un nome, si carica di un significato simbolico. La lentezza meditativa del racconto, accompagnata dalla regia elegante di Hooper e dalla fotografia pittorica di Danny Cohen (che richiama direttamente le tele di Gerda Wegener), amplifica l’intensità emotiva di ogni scena.

Le interpretazioni di Eddie Redmayne e Alicia Vikander (premiata con l’Oscar per la sua performance) sono fulcro e anima del film. Redmayne restituisce con delicatezza il conflitto interiore di Lili, tra la paura del rifiuto e il desiderio di verità, mentre la Vikander incarna una Gerda potente e vulnerabile, capace di attraversare il dolore con grazia e forza silenziosa.

The Danish Girl è oggi considerato una pietra miliare nel racconto delle identità transgender al cinema: un’opera che, pur avvolta in un’estetica classica e raffinata, ha saputo rompere tabù e portare alla luce una storia dimenticata. Un film che emoziona, che invita alla riflessione e che celebra il coraggio di vivere secondo la propria autentica natura, sfidando il peso dei pregiudizi – di allora come di oggi.


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