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The Brutalist: Brady Corbet spiega cosa significata realizzare un film con meno di 10 milioni di dollari

Brady Corbet ha spiegato cosa significa realizzare un film di 3 ore e mezzo come The Brutalist con meno di 10 milioni di dollari.

Presentato in anteprima mondiale all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha ricevuto una standing ovation di 13 minuti e ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia, The Brutalist, il lungometraggio diretto da Brady Corbet, della durata di 215 minuti che include un intervallo di 15 minuti, è stato realizzato in VistaVision in formato 70 mm e con un budget complessivo che si aggira tra i 6 e gli 8 milioni di dollari.

Una cifra che piuttosto ridicola considerando ad esempio i 190 milioni di dollari con cui è stato prodotto ad esempio il tanto discusso e controverso: Joker: Folie a Deux. Ma come ha fatto Corbet ha realizzare un’epopea del genere con un costo così basso?

Come riportato da Deadline, Corbet ha spiegato: “Non stiamo reinventando la ruota. La realtà è che saremmo stati più felici e più a nostro agio se avessimo avuto più soldi. A volte ha comportato grandi spese personali e fisiche a causa del numero di notti insonni degli ultimi sette anni. Devi avere una fede cieca per portare questa cosa completamente malnutrita al traguardo”.

Qui la RECENSIONE in anteprima di Venezia 81: The Brutalist, la recensione del film di Brady Corbet con Adrien Brody

Qui la PRESS CONFERENCE di Venezia 81: The Brutalist, conferenza stampa: Brady Corbet: “Ho sentito l’urgenza di raccontare questo film”

Nelle sale statunitensi il 20 dicembre distribuito da A24, e in quelle italiane il 23 gennaio 2025 con Universal Pictures, The Brutalist scritto dallo stesso Corbet assieme a Mona Fastvold, racconta la storia dell’architetto ebreo di origine ungherese László Tóth, interpretato dal premio Oscar Adrien Brody, emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Costretto dapprima a lavorare duramente e vivere in povertà, ottiene presto un contratto che cambierà il corso dei successivi trent’anni della sua vita.

Per il film, il regista ha lavorato con alcuni collaboratori di lunga di dara come il direttore della fotografia Lol Crowley, e girato anche in Ungheria per sfruttare i crediti d’imposta. A tal proposito ha dichiarato.

“Stavamo girando in un paese in cui le cose sarebbero costate quanto sarebbero dovuto costare davvero. L’Ungheria non è così economica ma dove abbiamo girato lo è stata più di New York City, dove abbiamo speso 1 milione di dollari in trasporti per l’ultimo film”, ha dichiarato Corbet, che avendo mantenuto quindi un atteggiamento parsimonioso, ha aggiunto. “Vogliamo avere il controllo su come la sabbia viene spostata nella scatola. Pensiamo che il denaro venga spesso speso male, e una realtà in cui viviamo tutti e non credo di esagerare dicendo questo. Ma anche realizzare questo film con questa cifra di denaro ha significato un vero sacrificio da parte dei nostri HOD (capi dipartimento)”.

Sacrifici che hanno incluso anche la rinuncia da parte Corbet a stampare pellicole “perché è troppo costoso elaborare qualcosa che comunque non avremmo usato”.

In conclusione, il trucco per realizzare un film epico con un budget limitato per Corbet, è una cosa ovvia dal momento che: “E’ così che hanno fatto per un secolo. Ci vuole tempo per formare i line producer contemporanei. Gli studi sono solitamente gestiti da persone che spesso non hanno fatto molti film sul campo e ci vogliono molte spiegazioni e istruzione per le persone sul campo. È un processo”.

The Brutalist, certificato ‘fresh’ con il 98% su Rotten Tomatoes, è prodotto da Trevor Matthews e Nick Gordon per Brookstreet UK insieme a Brian Young e Andrew Morrison di Kaplan Morrison, e Andrew Lauren per Andrew Lauren Productions e DJ Gugenheim, e ad affiancare Adrien Brody sono stati: Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Stacy Martin, Emma Laird, Isaach De Bankolé e Alessandro Nivola.


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