La sceneggiatura completa di: The Apprentice – Alle Origini di Trump, il film con Sebastian Stan nei panni dell’ex presidente USA.
Dopo Inside Out 2 e Maria di Pablo Larrain, vi presentiamo un’altra sceneggiatura di uno dei titoli che ha creato un certo scalpore nella stagione, ovvero: The Apprentice – Alle Origini di Trump, il dramma diretto da Ali Abassi che racconta tutto quello che avreste voluto sapere su Donald Trump e non avete mai osato chiedere.
Scritto dal giornalista Gabriel Sherman, The Apprentice – Alle origini di Trump, è approdato nelle sale italiane lo scorso 17 ottobre, e vede il candidato all’Emmy Sebastian Stan (Pam & Tommy) nel ruolo nei panni dell’oltremodo discusso ex presidente degli Stati Uniti, il vincitore dell’Emmy Jeremy Strong (Succession) nel ruolo dell’irrequieto Roy Cohn, e Maria Bakalova (Borat Following Moviefilm) nel ruolo di Ivana Trump.
Presentato in anteprima mondiale al recente Festival di Cannes, il film, è descritto come un ritratto sorprendentemente umanistico dell’ex presidente, il film contiene diverse scene inquietanti e poco lusinghiere, tra cui quella in cui lui violenta la sua prima moglie Ivana, gli interventi di liposuzione e sulla sua zona calva, la sua dipendenza dalle piccole dimagranti, e i tradimenti della fiducia delle persone a lui vicine.
In particolare la storia esamina gli sforzi di Trump per costruire la propria attività immobiliare a New York negli anni ’70 e ’80, scavando anche nella sua relazione con il famigerato avvocato Cohn. Si tratta di una storia di un mentore e del suo protetto, che traccia le origini di un’importante dinastia americana. Ricco di personaggi straordinari, il film rivelerà il costo morale e umano di una cultura definita da vincitori e vinti.
In The Apprentice -Alle origini di Trump siamo nella New York degli anni 70. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn. Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato — che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro Julius ed Ethel Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy — insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica. Il resto è storia.
Potete leggere la sceneggiatura completa grazie a Deadline qui: THE APPRENTICE – ALLE ORIGINI DI TRUMP
Sherman, che aveva scritto la biografia The Loudest Voice in the Room, incentrata sul potere dell’allora CEO di Fox News Roger Ailes, aveva intervistato Trump molte volte quando era un giovane reporter immobiliare per il New York Observer, per poi seguirlo da vicino come reporter che si occupava delle elezioni del 2016 per il New York Magazine e Vanity Fair.
Ed è proprio così iniziò a pensare che l’ascesa di Trump fosse direttamente legata al suo mentore, Cohn, il quale “insegnò al suo giovane accolito come parlare e come usare tutte le sue lezioni nell’arte oscura per ottenere potere”.
“La gente pensa a Trump come a una macchina dell’indignazione, una figura odiosa e divisiva, ma ai miei occhi è un attore che interpreta un ruolo, ed è un ruolo che interpreta da così tanto tempo che oramai è diventato la sua identità”, ha affermato Sherman. “Ma quando aveva vent’anni e stava appena iniziando, ed era una persona molto meno formata, dimostrava già la sua sfrenata ambizione. Se guardi le sue prime interviste però, è pacato e un po’ esitante. Ha un certo fascino. È un po’ insicuro, l’opposto dell’uomo che conosciamo oggi. Quella è stata una delle parti più emozionanti del progetto, esplorare questo lato di questa persona che nessuno ha mai veramente visto”.