Luca Guadagnino, vincitore del premio Oscar 2018 per la Miglior Sceneggiatura non Originale con Chiamami col Tuo Nome , fa il suo ingresso ufficiale nella Selezione Ufficiale, alla 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con una delle opere più attese dell’anno. Il regista, noto per il suo stile elegante e sofisticato, presenta infatti la sua personale rielaborazione di un classico dell’horror del 1977 Suspiria, capolavoro di Dario Argento, terzo capitolo della trilogia delle Tre Madri , che include Inferno (1980) e La Terza Madre (2007), e si ispira al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey.
Nel film di Guadagnino, l’ambientazione è una Berlino fredda e cupa degli anni ‘70, divisa dal muro e segnata da un clima di tensione sociale e politica, con frequenti attacchi terroristici che attraversano il contesto storico. Questo scenario inquietante fa da sfondo alla storia di Susie Bannion (interpretata da Dakota Johnson , celebre per 50 Sfumature di grigio ), una giovane ballerina americana che sogna di entrare nella prestigiosa Compagnia di Danza di Helena Markos. Quello che sembrerebbe essere un sogno che si avvera si trasforma presto in un incubo, portando Susie a scoprire oscuri e macabri segreti legati al mondo esoterico che avvolge l’intero istituto e, in particolare, la misteriosa direttrice artistica Madame Blanc , interpretata dalla magistrale Tilda Swinton, la cui interpretazione è tanto austera quanto magnetica, un concentrato di grazia inquietante che cattura lo spettatore in un turbinio di emozioni contrastanti.
Supiria di Guadagnino è un film intimo, psicologico e audace, che affronta con coraggio il confronto inevitabile con l’opera originale. Un confronto che, seppur difficile da evitare, risulta essere in modo raffinato e originale. Il regista ha dichiarato che la storia è stata costruita partendo dalle proprie emozioni, vissute e percepite nel corso della sua vita, e questo dà al film una dimensione molto personale, tanto che ogni scena, ogni dialogo, sembra essere impregnato di un’energia vissuta.
La tensione che ne emerge è palpabile, amplificata dalla straordinaria cura della regia e della scenografia. Le spettacolari scenografie di Inbal Weinberg contribuiscono a creare un’atmosfera pervasa da un oscuro magnetismo , mentre la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera pervasa da un oscuro magnetismo, mentre la colonna sonora, curata da Thom Yorke dei Radiohead, arricchisce ulteriormente l’esperienza visiva, portando lo spettatore a immergersi in un mondo parallelo fatto di corpi che si muovono con precisione e grazia, quasi come se ogni passo di danza fosse un passo verso l’oscurità.
include anche Nel cast figurano anche Chloe Grace Moretz (nota per Resta anche domani e La diseducazione di Cameron Post) e Mia Goth (conosciuta per La cura dal benessere ), ma è indubbiamente la danza la vera protagonista della pellicola, che si intreccia con il tema principale esprimendo tensioni, emozioni e conflitti interiori, e dando vita a un’esperienza sensoriale che non si limita alla mera narrazione, ma esplora anche la dimensione fisica ed emotiva dei personaggi.
Con i suoi 152 minuti, Suspiria si fa notare per la sua audacia, riuscendo a mantenere alta l’attenzione nonostante la durata significativa. Pur non riuscendo a focalizzare completamente l’attenzione per l’intero arco della visione, la pellicola riesce comunque a conquistare lo spettatore grazie alla sua forza evocativa e al suo approccio unico. Guadagnino non si limita a rifare un remake, ma prende il materiale di partenza e lo trasforma, dando vita a una versione che si distingue per una sua identità precisa. Il film si distacca dal racconto originale, noto per la sua ferocia e vivacità, e si incammina su un sentiero tutto suo, che per alcuni risulta essere una raffinata e sottile riflessione sull’orrore, mai banale o eccessivamente esplosiva. Nonostante alcuni momenti di lentezza, il film non delude le aspettative, regalando un’esperienza inquietante, affascinante e, in alcuni casi, persino sublime.
In conclusione, Suspiria di Luca Guadagnino è un’opera da non perdere, un’opera che riesce a fare parlare di sé, spingendo il pubblico a riflettere ea confrontarsi con una versione dell’horror più psicologica, intimista e sofisticata, ma che, senza dubbio, lascerà il segno.
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Emanuela Giuliani
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