Streghe, Maghe e Incantatrici nel nuovo numero di Calibano, la rivista di attualità culturale dell’Opera do Roma.
Non solo bacchette magiche, tavolette ouija e tarocchi: la magia è prima di tutto un modo di essere e concepire il mondo. Nei secoli, e ancora oggi, streghe, maghe e incantatrici rappresentano il sovvertimento di un ordine precostituito, devoto al raziocinio e all’efficienza.
Attraverso di esse, e in particolare partendo dalla figura della maga Alcina, il sesto numero di “Calibano”, la rivista di attualità culturale dell’Opera di Roma realizzata in collaborazione con effequ, si interroga sul bisogno odierno di reincantare il mondo, e sull’universo di credenze e fenomeni soprannaturali che ancora sollecitano l’umanità. Il nuovo volume, che ospita un racconto inedito di Claudia Durastanti, esce in occasione dell’Alcina di Händel in scena al Costanzi dal 18 al 26 marzo.
Tutte le illustrazioni, compresa per la prima volta anche l’immagine di copertina, sono state realizzate dall’artista Lucio Arese con un software di intelligenza artificiale. “Calibano. Alcina/L’incantesimo del mondo” è in vendita presso lo shop del Teatro dal 18 marzo, nelle librerie e sul sito di effequ dal 26 marzo.
Apre il volume un saggio di Paolo Pecere, il quale si interroga sulle possibilità che l’animismo e l’ecologia offrono per reinventare una visione del mondo e dei rapporti fra uomini, animali e natura. Alle radici del mito delle streghe e del sabba, tra falsi storici e artificiose ricostruzioni, ci conduce invece Giulia Paganelli.
Annalisa Perrotta, docente esperta di Rinascimento, scritture femminili e studi di genere, si concentra sul potere incantatorio e seduttivo delle protagoniste femminili dell’Orlando Furioso di Ariosto e dell’Orlando Innamorato di Boiardo: Angelica, Dragoncina e Alcina. Dalla magia narrata in letteratura si passa poi al teatro barocco e ai suoi meravigliosi marchingegni scenici con un testo di Davide Daolmi, mentre sul potere incantatorio della voce, cuore pulsante dello spettacolo operistico, scrive Michela Garda. E se Andrea M. Alesci ci conduce tra gli incantesimi nascosti fra le lettere, con un saggio dedicato alla magia delle parole, dei più clamorosi casi di astrologi, illusionisti e ipnotizzatori della tv italiana racconta invece Alberto Piccinini.
Le rubriche sono di Loredana Lipperini, Domitilla Pirro e Giuliano Danieli. Questo numero ospita infine un racconto inedito di Claudia Durastanti e la testimonianza di una strega, Sofia Righetti Nottegar.
“La magia è un fenomeno antichissimo, connaturato con l’uomo stesso e con ciò che lo circonda – dice Paolo Cairoli, direttore di “Calibano” –. Nonostante questo, il soprannaturale è stato la scusa per una guerra di genere drasticamente misogina, volta a disciplinare il corpo delle donne, riconducendolo nell’alveo del capitalismo patriarcale, facendone uno strumento di riproduzione, parte del generale processo di accumulazione”.
Nata come spazio di approfondimento di temi di attualità ispirati agli spettacoli in scena al Teatro dell’Opera di Roma, “Calibano” esce in libreria ogni quattro mesi con un volume monografico legato a un’opera e a un tema ad essa correlata. Dal numero 0, pubblicato a gennaio 2023, su Aida e il razzismo, la rivista ha poi esplorato il femminismo con Madama Butterfly, il postumano con Mefistofele, il proibito con Salome, l’outsider con Peter Grimes e il potere con Simon Boccanegra, quest’ultimo in occasione dell’inaugurazione della Stagione 2024/25 del Teatro Costanzi. Per ogni numero, è possibile leggere gratuitamente una selezione di saggi, in italiano e in inglese, nella sezione “Calibano” del sito dell’Opera di Roma.