“Spider -Man: Far From Home” – Recensione: l’inizio della nuova fase
L’arrivo nelle sale lo scorso 24 aprile di “Avengers: Endgame”, non solo ha sancito la conclusione di una saga epocale, che difficilmente gli appassionati, e non, del genere dimenticheranno, bensì ha generato una tale dilagante crescente curiosità, riguardo gli sviluppi futuri del celebre Universo, da sollevare accese e controverse riflessioni, trasformatesi rapidamente in vere e proprie discussioni.
Un epilogo intenso, la cui malinconia e tristezza, ulteriormente alimentate dalle iniziali insistenti voci sulla possibile scomparsa di alcuni tra i supereroi più amati, successivamente confermate dalla visione, hanno inevitabilmente avvolto gli animi e i cuori dell’infinito popolo Marvel.
Ed è proprio da questo smarrimento generale, dettato dalle nostalgiche emozioni e pulsioni che “Spider – Man: Far From Home”, pone le basi del nuovo percorso, non dimenticando però di omaggiare la fine di una gloriosa fase, e soprattutto, gli “andati ma non dimenticati”, dedicando loro le prime sequenze dell’attesa inedita avventura.
Episodio che vedrà il nostro amichevole Spider – Man di quartiere, Tom Holland, cercare di evitare di affrontare se stesso, rimandando il sofferente confronto tra le insicurezze, tipiche degli adolescenti quale lui è, e la consapevolezza di non poter sfuggire, ancora per molto, alla decisione di accettare o meno, l’imponente bagaglio ereditato dal suo indimenticabile mentore, “ineluttabile” conseguenza dei dolorosi eventi vissuti.
Così riponendo i panni del supereroe per alcune settimane, parte con i compagni di scuola e gli amici di sempre, Ned ed MJ, rispettivamente interpretati da Jacob Batalon e Zendaya, di cui è innamorato, per una vacanza in Europa, pianificando passo per passo i momenti giusti in cui dichiarare a quest’ultima il proprio interesse.
Prima tappa del movimentato viaggio Venezia, dove tra gondole ed arte, il progetto Peter/Spidey verrà letteralmente spazzato via nel momento in cui Nick Fury, Samuel L. Jackson, lo richiamerà all’ordine per fermare l’attacco di creature dette elementali che stanno seminando distruzione in tutto il continente. Al suo fianco Mysterio, uno sconosciuto eroe proveniente da un fittizio mondo parallelo, dal volto di Jake Gyllenhaal, mente astuta, in realtà, di un ingannevole e spregevole piano il cui obiettivo è quello di divenire il nuovo protettore e punto di riferimento del mondo.
Nonostante il comprensibile forte scetticismo iniziale, “Spider – Man: far From Home”, nei cinema dal prossimo 10 luglio, grazie ad una narrazione e rappresentazione brillante e ironica, riesce nell’intento di mostrare questo delicato passaggio, attraverso una prima parte incentrata sulla normale esistenza quotidiana dell’impacciato sedicenne, che gradualmente cede il centro della scena alla scelta e svolta.
Un’evoluzione che coinvolge e focalizza l’attenzione dello spettatore, poiché non abbandona quella dinamica vivacità, che caratterizza e distingue la storia ed i personaggi. Uno sviluppo che stupisce con un finale inaspettato ed aperto, dalle imprevedibili prospettive, in cui ad emergere è la desolante verità di una società debole e facile preda delle illusioni, la quale nel bene e nel male, per andare avanti, ha un disperato bisogno di credere in qualcosa e qualcuno.
Emanuela Giuliani
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