Hiroyuki Sanada, star e produttore dell’acclamata serie FX: Shōgun, ha offerto un interessante aggiornamento sulla seconda stagione.
Hiroyuki Sanada, star e produttore dell’acclamata e pluripremiata serie FX: Shōgun, aggiorna i fan sulla seconda stagione, e in particolare sulla possibilità di girare parte dei nuovi episodi in Giappone.
Nel corso dell’evento Emmy Nominees Night, organizzato da The Hollywood Reporter e SAG-AFTRA, Sanada ha infatti svelato: “Stiamo cercando il modo di farlo, magari non tutta, ma una buona parte dello show”.
La prima stagione come ben si sa, a causa della pandemia da COVID-19 è stata girata in Canada, a tal proposito Sanada in precedenza aveva affermato che Vancouver era stata “una location perfetta per Shōgun”, in quanto rappresentava un’alternativa convincente al Giappone premoderno.
“Hanno un grande studio e a 20 minuti di macchina da questo hanno una foresta, un fiume, un porto, tutto, senza edifici moderni o fili o cavi”, aveva dichiarato l’attore. “In Giappone, è molto difficile trovare cose del genere. Le cose moderne sono ovunque”.
A maggio, FX e Hulu avevano annunciato che stavano sviluppando altre due stagioni del drama rivelazione: Shōgun, basato sull’omonimo romanzo del 1975 dell’autore James Clavell, e che ottenuto ben 25 nomination agli Emmy, inclusa quella per la miglior serie drammatica, e per il miglior attore drammatico per lo stesso Sanada, in merito al suo ruolo di Lord Yoshii Toranaga.
Ma non è tutto, sempre nel corso dell’evento, è stato chiesto a Sanada se il pubblico potesse ancora aspettarsi di rivedere Anna Sawai nel ruolo di Toda Mariko, considerando il fatto che il personaggio ha sacrificato la sua vita per Lord Yoshii Toronaga, nel nono episodio di Shōgun intitolato: Crimson Sky. E all’idea di un ritorno di Sawai come fantasma o in un flashback, Sanada ha scherzato dicendo: “O gemelli?”, per poi aggiungere: “Non ne ho idea. Solo lei poteva fare quel ruolo, e nessuno può interpretarlo in quel modo. Sono così orgoglioso di lei e spero che potremo lavorare di nuovo insieme, ma chissà”.