Scream – Recensione: la prima regola di un film horror è non rivelare mai chi è l’assassino

“Scream” – Recensione: la prima regola di un film horror è non rivelare mai chi è l’assassino

“La prima regola di un film horror è non rivelare mai chi è l’assassino”

Il quinto capitolo di una delle saghe più amate del cinema, anzi, forse della più amata, “Scream, si apre con questa regola, che in realtà è una premessa.

Un invito a non fare spoiler che noi ovviamente accetteremo e seguiremo, non rivelando nulla ma semplicemente raccontandovi l’essenza di uno tra i titoli più attesi dagli appassionati del genere horror, e non solo, dal momento che il franchise slasher creato da Wes Craven, composto per l’appunto con quest’ultimo film da 5 episodi e una serie televisiva, e l’iconico serial killer celato dietro la maschera di Ghostface da sempre terrorizza, incuriosisce e, per alcuni versi, affascina tutti.

Sono passati 25 anni dal debutto nelle sale il 20 dicembre del 1996 del primo episodio, e dopo gli efferati e crudeli omicidi che sconvolsero la tranquilla cittadina di Woodsboro, con lo psicopatico assassino deciso ad uccidere Sidney Prescott e le persone che facevano parte della sua vita, ora un nuovo omicidio con la medesima maschera prende di mira un gruppo di adolescenti. La città ripiomba così nel terrore e riaffiorano le paure di un passato che sembrava ormai sepolto, portando le vite dei vecchi personaggi ad intrecciarsi con i nuovi.

Ecco allora tornare nei rispettivi ruoli, diretti da Matt Bettinelli – Olpin e Tyler Gillet Neve Campbell/Sidney Prescott, Courteney Cox/Gale Weathers, e David Arquette/Dewey Riley, affiancati da Melissa Barrera, Kyle Gallner, Mason Gooding, Mikey Madison, Dylan Minnette, Jenna Ortega, Jack Quaid, Marley Shelton, Jasmin Savoy Brown e Sonia Ammar.

Un capitolo questo nei confronti dei quali, nonostante le grandi aspettative, a prevalere erano lo scetticismo e il timore legati in particolare alla forte probabilità di una cocente delusione, nonché alla concretezza nel non riuscire ad onorare l’intera epica saga. Pericolo tuttavia scampato, dal momento che il film omaggia con rispetto Craven e il progetto da lui creato con una serie di intelligenti citazioni che sottolineano quanto sia importante ed essenziale, nel momento della realizzazione di sequel e prequel, restare fedele al concetto e idea base originale.

Pur introducendo una nuova generazione di personaggi, “Scream” infatti li pone di fronte alla vecchia minaccia di Ghostface deciso più che mai a seminare morte a Woodsboro, richiamando così gli storici e mai dimenticati protagonisti sopracitati per guidare una caccia dal conosciuto sapore.

“Scream” diverte, cattura l’attenzione non tradendo bensì mantenendo vivo il dinamismo e la tensione delle storie precedentemente raccontate, nonché della prima i cui elementi principali sono presenti più che mai, non a caso il piano dell’assassino è quello di ripercorrere la strada del suo predecessore negli episodi di “Stab”, ossia la serie parte integrante della narrazione di Scream adattamento delle tragiche avventure che hanno coinvolto Sidney Prescott e i suoi amici.

Bettinelli – Olpin e Gillet, riescono quindi a non cadere nel banale, portando sul grande schermo ciò che potrebbe essere tranquillamente una nuova ripartenza o un degno finale di una celebre figura horror.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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