La recensione di Prendi il Volo, la nuova animazione Illumination che invita a superare le proprie paure per conoscere il mondo
La Illumination sbarca al cinema, il 2 e 3 dicembre in anteprima e poi ufficialmente il 7 dicembre distribuito da Universal Pictures, con Prendi il Volo, la nuova frizzante e vivace animazione per tutta la famiglia dei creatori dei blockbusters Minions, Cattivissimo Me, Sing e Pets – Vita di Animali, in cui di certo non mancano l’allegria, gli insegnamenti e i buoni propositi.
Diretto da Benjamin Renner, il regista candidato all‘Oscar® di Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 Note e La Volpe Cattiva e altri Racconti, e co-diretto da Guylo Homsy (responsabile della fotografia di Sing e Sing 2), Prendi Il Volo è una commedia che invita a volare nell’emozione dell’ignoto pe trascorrere una divertente e piumata vacanza in compagnia della famiglia Mallard.
Uno spettacolo visivo coinvolgente, grazie anche al montaggio di Christian Gazal (Happy Feet, Peter Rabbit) e alla direzione artistica di Collin Stimpson (Pets – Vita di Animali 2), che mette in luce ancora una volta l’animo autentico tipico si Illumination.
Prendi il Volo, la storia
Nella serenità della monotona routine, papà Mack (il candidato all’Oscar e all’Emmy Kumail Nanjiani) è felice di mantenere la sua famiglia al sicuro navigando all’infinito nel loro stagno del New England, ma mamma Pam (la candidata all‘Emmy Elizabeth Banks), coraggiosa e pronta di spirito matriarca, è intenzionata a dare una scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli – l’adolescente anatroccolo, insicuro e inquieto, Dax (Caspar Jennings al suo debutto cinematografico) e la dolcissima e innocente paperella Gwen (Tracy Gazal) – il mondo intero.
Desiderio che si accende ancor di più nel momento in cui una famiglia di anatre migratorie si posa sul loro stagno raccontando entusiasmanti storie di luoghi lontani, Pam allora convince il reticente Mack a intraprendere il tanto sognato viaggio di famiglia, che li condurrà nella Jamaica tropicale passando per New York City.
Man mano che i Mallard si dirigono verso sud per l’inverno, i loro piani ben architettati tuttavia, andranno rapidamente in rovina. E così tra bande di piccioni, nostalgici pappagalli da liberare, e leader di yoga di un gruppo di anatre, espanderanno i loro orizzonti realizzando più di quanto avessero mai immaginato, ma soprattutto, imparando sull’altro e su se stessi, più cose di quanto avessero mai pensato.
Prendi il Volo, tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura
Dalla sceneggiatura di Mike White, il creatore vincitore di un Emmy per The White Lotus, nonché sceneggiatore di School of Rock, Prendi in Volo forse si può veramente racchiudere nella frase ‘tutto ciò che vuoi è dall’altra parte della paura’.
Superando i propri timori infatti, e decidendo di uscire per scoprire le meraviglie del mondo, Dack ha dimostrato alla propria famiglia, e prima di tutto a se stesso di essere in grado di guidare e proteggere la propria famiglia in ogni situazione, e non solo all’interno di quello stagno dove aveva deciso di rifugiarsi. Ma non è così che si protegge chi si ama, non è impedendo loro di volare, come fatto con se stessi per paura di ciò che non si conosce, che si può raggiungere la felicità.
Spesso infatti, senza rendersene conto, ci si chiude per allontanarsi da tutti quegli ostacoli che potrebbero farci del male destabilizzando il nostro equilibrio, illudendoci di aver risolto il problema, quando invece lo si è semplicemente messo in un angolo non muovendoci di un passo e smettendo di vivere. Ma la verità, è che solo esplorando il mondo, affrontando le piccole e grandi difficoltà, fidandoci e credendo in noi stessi, nella nostra famiglia e in chi ci è accanto, solo provando e riprovando senza mai arrendersi che i nostri occhi, il nostro cuore, la nostra anima e mente si apriranno ed arricchiranno.
Prendi il Volo è un viaggio di crescita e formazione interiore che solo l’avventura della vita può donarti preparandoti a cogliere ogni opportunità attraverso la felicità, la tristezza, la rabbia, la delusione, l’amore e il dolore. Sentimenti universali che infondono la forza, la determinazione e il coraggio per uscire da quella confort zone, che il più delle volte soffoca il nostro essere ancorandolo a terra e spingendolo indietro.
Con Prendi il Volo sì è catapultati in un caleidoscopio di brillanti colori, dove si ride, si canta e si comprende il valore della famiglia. Un motore che ti permette di superare ogni cosa.
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Emanuela Giuliani
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