Onward – Oltre la Magia è una pellicola che, pur utilizzando il formato dell’animazione e ambientandosi in un mondo fantastico, esplora con sorprendente profondità uno dei temi più universali e dolorosi che ogni essere umano si trova a dover affrontare: la perdita di una persona cara. Quante volte, infatti, ci siamo ritrovati a desiderare, anche solo per un momento, di poter tornare indietro nel tempo per riabbracciare chi ci ha lasciato, magari per una sola ora, per un solo giorno? Quante volte abbiamo sperato di poter recuperare qualcosa che il tempo ha strappato via, un gesto, una parola, un sorriso?
Il film di Disney/Pixar si inserisce in questa riflessione dolorosa e universale, ma lo fa con la sua inconfondibile magia, con il suo sguardo attento e sensibile verso le emozioni umane. Onward – Oltre la Magia ruota attorno a Ian, un giovane elfo che, nel giorno del suo sedicesimo compleanno, riceve la possibilità di conoscere suo padre, morto prima che lui nascesse. Una premessa semplice, ma carica di significato, che parla a tutti noi, indipendentemente dall’età, perché il desiderio di rivivere i momenti che ci sono stati rubati dalla morte è qualcosa che tocca l’animo di ogni spettatore.
Ciò che rende il film particolarmente affascinante è la sua capacità di trattare il tema del lutto in modo nuovo e potente. Se da un lato Ian e suo fratello Barney intraprendono un’avventura alla ricerca di un’antica magia che possa restituire loro il padre per un giorno, dall’altro Onward esplora un altro tipo di magia, una più intima e quotidiana: quella che nasce dai legami familiari e dalle relazioni che costruiamo nella nostra vita. La magia che non ha bisogno di incantesimi o formule, ma che si manifesta nei piccoli gesti di amore e comprensione che riceviamo e offriamo.
La regia di Dan Scanlon, già noto per il suo lavoro in Monsters University, riesce ad intrecciare sapientemente l’immaginario fantastico con le emozioni umane più vere, facendo in modo che l’ambientazione, pur bizzarra e lontana dalla realtà, non distolga mai lo spettatore dalle riflessioni profonde che il film suscita. La città che ospita le vicende di Ian e Barney è un mondo che ha abbandonato la magia in favore della tecnologia e della vita quotidiana, con unicorni che rovistano nella spazzatura e fate che guidano motociclette. Questo contrasto tra l’ordinario e il magico è un chiaro parallelismo con la vita reale, dove spesso ci lasciamo distrarre dalle cose quotidiane e perdiamo di vista ciò che davvero conta: il valore dei legami che ci uniscono agli altri.
Ciò che colpisce maggiormente è la forza del messaggio del film: la perdita non è un addio definitivo. Sebbene il dolore sia parte integrante dell’esperienza umana, Onward ci insegna che, attraverso i ricordi e i legami che continuiamo a nutrire con chi non c’è più, coloro che abbiamo amato possono continuare a vivere dentro di noi. Il film ci ricorda che, anche quando sembra che tutto sia perduto, la magia più potente è quella che si trova nelle persone che ci circondano, in quelle che ci supportano, ci aiutano a crescere e ci spronano ad andare avanti.
La vicenda di Ian e Barney, sebbene ambientata in un mondo fantastico, ci invita a fare pace con il nostro passato e a vivere il presente con consapevolezza. Non possiamo cambiare ciò che è stato, ma possiamo continuare a crescere e a vivere con ciò che abbiamo imparato e con le persone che ci sono accanto. La vita è fatta di momenti che non possiamo fermare, ma possiamo sempre scegliere come reagire ad essi, come trarre forza dal legame con chi ci ha preceduto, e come far crescere l’amore che resta.
Onward – Oltre la Magia non è solo un film per bambini, ma un invito a tutti noi, grandi e piccini, a non temere il dolore, ma a riconoscere la bellezza in ogni momento, anche in quelli più difficili. La magia della vita, infatti, risiede proprio in quei piccoli, ma straordinari, gesti di amore e comprensione che costruiamo giorno dopo giorno, sia con le persone che abbiamo vicino, che con quelle che, purtroppo, non ci sono più. In questo senso, Onward si rivela una perla rara: un racconto che riesce a commuovere senza mai cadere nel sentimentalismo, ma anzi, rivelando con delicatezza e sincerità l’importanza di affrontare il dolore e di trovare sempre la speranza, anche nei momenti più oscuri.
In conclusione, Onward – Oltre la Magia non solo regala momenti di puro intrattenimento e magia, ma offre anche una lezione di vita fondamentale: non dobbiamo mai smettere di credere, né di cercare la bellezza che ci circonda, perché la magia non è solo quella che vediamo, ma anche quella che portiamo dentro di noi. Un film che rimane nel cuore, un messaggio di speranza che vale la pena portare con sé, oggi più che mai.
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Emanuela Giuliani
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