Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città, la recensione: Un Noir Affascinante ma Emotivamente Distaccato

Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città, la recensione del film di Edward Norton apertura della 14esima Festa del Cinema di Roma.

La 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma ha preso il via con un’attesa che non è stata delusa: il film di apertura è stato il noir Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città, scritto, prodotto, diretto e interpretato da Edward Norton. Con questa pellicola, l’attore che abbiamo visto in Fight Club e American History X ritorna sul grande schermo a vent’anni esatti dal suo leggendario ruolo in Fight Club, dopo aver esplorato la regia nel 2002 con la rom-com Tentazioni d’Amore. L’opera, ispirata al romanzo omonimo di Jonathan Lethem, arriva a conclusione di un lungo percorso produttivo, con una gestazione durata oltre dieci anni.

Norton porta in scena un progetto ambizioso, riuscendo a trasporre il mondo complesso e stratificato del romanzo in un film che affonda le radici nel noir classico degli anni ’50, ma che si spinge oltre, grazie a una riflessione profonda sulla corruzione politica e sociale. Il protagonista è Lionel Essrog, un detective privato affetto dalla sindrome di Tourette, il cui mondo si ribalta quando assiste all’omicidio del suo mentore e amico Frank Minna. In un’indagine che lo porta dalle notti jazz di Harlem ai quartieri più pericolosi di Brooklyn fino ai palazzi del potere, Lionel si ritrova a scoprire segreti che minacciano di distruggere la città e forse anche lui stesso.

Norton, che nel film interpreta lo stesso Lionel, ha dichiarato di aver sentito una connessione immediata con il personaggio: “Quando ho letto il romanzo ho capito subito che Lionel era un personaggio davvero memorabile, sentivo che mi apparteneva e volevo interpretarlo a tutti i costi”. La sua interpretazione, piena di sfumature, riesce a trasmettere l’umanità di un uomo che, nonostante la sua condizione, non si arrende alla passività, ma lotta per far valere la propria esistenza. La sindrome di Tourette diventa non solo un elemento caratterizzante, ma un vero e proprio veicolo narrativo che si intreccia perfettamente con la trama, come sottolineato dallo stesso Norton: “Ho cercato di racchiuderne alcuni aspetti, creando un mix che per me è stato liberatorio.”

Il film si distingue anche per il lavoro sulla sceneggiatura, dove Norton ha aggiunto nuovi personaggi ed eventi rispetto al romanzo di Lethem. In particolare, l’invenzione del personaggio interpretato da Bruce Willis è stata una scelta voluta per arricchire la trama e dare una maggiore profondità al mondo di Lionel. La New York degli anni ’50 è presentata come un crogiolo di tensioni politiche e sociali, che rispecchiano, in maniera sottile, le paure e le insicurezze del presente, con il timore che la speranza possa essere spazzata via da forze più grandi.

La colonna sonora, curata da Daniel Pemberton con Wynton Marsalis alla tromba, e arricchita da un brano inedito di Thom Yorke, gioca un ruolo fondamentale nel definire l’atmosfera del film. Il jazz, con la sua improvvisazione compulsiva, viene scelto come elemento in grado di rispecchiare la sindrome di Tourette, un parallelo che aiuta a comprendere meglio il tormentato stato d’animo di Lionel. Il suono del jazz diventa, quindi, un mezzo di liberazione per il protagonista, che attraverso la musica riesce a trovare una sorta di calma e di libertà.

Al fianco di Norton, l’attrice Gugu Mbatha-Raw, che interpreta Laura Rose, co-protagonista femminile, fornisce una performance altrettanto intensa. La sua Laura è una donna che sfida i cliché dell’epoca, e Mbatha-Raw ha ammesso che ciò che l’ha attratta nella sceneggiatura è stata proprio la profondità dei personaggi, in particolare il suo, che le ha permesso di dare il massimo.

Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città si presenta come un affascinante omaggio al noir classico, avvolgendo lo spettatore in una narrazione ricca di inganni e misteri. L’ambientazione fumosa dei jazz club e le strade di New York degli anni ’50 contribuiscono a costruire un’atmosfera palpabile e avvincente. Tuttavia, nonostante l’intensità visiva e la precisione stilistica, il film non riesce completamente a scuotere il cuore del pubblico. La narrazione, pur visivamente imponente, risulta emotivamente un po’ distaccata, facendo sì che il coinvolgimento emozionale resti in qualche modo limitato.

Nel cast del film, oltre a Norton e Mbatha-Raw, compaiono anche Bobby Cannavale, Cherry Jones, Michael Kenneth Williams, Leslie Mann, e un ensemble che include nomi come Alec Baldwin e Willem Dafoe, che arricchiscono ulteriormente una produzione già di per sé di alto livello.

Distribuito da Warner Bros. Pictures, Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città è una pellicola che, pur avendo tutte le carte in regola per diventare un grande classico del genere noir, non riesce del tutto a cogliere nel profondo le corde emotive del suo pubblico, lasciando un leggero senso di incompiutezza nonostante le sue evidenti qualità artistiche.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

6


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