Molly’s Game, la recensione: il rischioso gioco del successo e della caduta

La recensione di Molly’s Game, il film diretto da Aaron Sorkin con protagonista Jessica Chastain al cinema dal 19 aprile.

Il drammaturgo e sceneggiatore Aaron Sorkin, pluri-candidato e vincitore del Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura non Originale con il film The Social Network e di cinque Emmy per la serie TV The West Wing, sceglie la sorprendente storia della giovane promessa olimpica dello sci, categoria freestyle, Molly Bloom, per esordire dietro la macchina da presa. Basandosi sull’autobiografia scritta dalla stessa Bloom, realizza Molly’s Game, un’opera intensa e avvincente.

Dall’Olimpo dello Sci al Mondo del Poker Clandestino

Molly Bloom, spinta fin da piccola alle competizioni dal severo ed inflessibile padre Larry (Kevin Costner), instaura con lui un rapporto turbolento. La sua carriera sportiva, destinata a grandi traguardi, viene bruscamente interrotta a causa di una grave lesione fisica. Questo evento la porta, quasi per caso, a intraprendere un percorso del tutto inaspettato nel mondo del gioco illegale.

Dopo un modesto impiego estivo, Molly si ritrova catapultata nell’affascinante e spietato universo del poker clandestino. La sua bellezza, il suo carisma e la sua intelligenza le permettono di scalare rapidamente le gerarchie di questo mondo dorato, trasformandosi da semplice organizzatrice di partite a regina indiscussa delle serate di lusso, ospitate al Plaza Hotel di Manhattan. Tra i suoi clienti figurano star del cinema, magnati degli affari e sportivi di fama mondiale, tutti ammaliati dal fascino delle sue esclusive partite ad alto rischio.

L’Ascesa e la Rovina della “Principessa del Poker”

Il successo e il lusso, però, hanno un prezzo. L’abilità con cui Molly gestisce il suo impero attira attenzioni pericolose, in particolare quelle di potenti membri della mafia russa. L’involontario coinvolgimento con questi individui senza scrupoli segna l’inizio della sua rovina.

L’impero costruito con astuzia e determinazione crolla improvvisamente quando, nel cuore della notte, 17 agenti dell’FBI armati fino ai denti irrompono nella sua casa per arrestarla. Catapultata in un incubo legale, Molly si ritrova sola, con un’unica possibilità di salvezza rappresentata dall’avvocato difensore Charlie Jaffey (Idris Elba), inizialmente restio ad accettare il suo caso.

Molly’s Game è un’opera dall’intrigante entusiasmo, capace di catturare lo spettatore per tutti i suoi 140 minuti. Aaron Sorkin costruisce un sottile vortice di adrenalina e tensione, enfatizzato dalla rappresentazione glamour della scena e dall’accattivante protagonista interpretata magistralmente da Jessica Chastain.

L’attrice restituisce con intensità e carisma la doppia natura di Molly: da un lato, l’arguzia e il sex appeal che le hanno permesso di imporsi in un mondo dominato dagli uomini; dall’altro, la sua incrollabile integrità morale. Nonostante le pressioni e i rischi legali, Molly si rifiuta ostinatamente di rivelare i nomi dei suoi illustri clienti, dimostrando una forza interiore e un coraggio che vanno oltre la sua immagine pubblica spesso travisata dai media.

Molly’s Game non è solo un biopic avvincente, ma una riflessione sulla determinazione, sull’ambizione e sul prezzo del successo. La regia di Sorkin, unita alla straordinaria performance di Jessica Chastain e al potente ruolo di Idris Elba, rende il film un’esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile. Un’opera assolutamente da non perdere, disponibile nelle sale cinematografiche dal 19 aprile.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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