Miss Fallaci, la serie con protagonista Miriam Leone presentata in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma.
Presentata in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma: Miss Fallaci, la nuova serie in 8 episodi Paramount+ original con protagonista Miriam Leone, che andrà in onda prossimamente come prima visione su Rai1.
Sviluppata a partire dal cortometraggio vincitore del Nastro d’argento A Cup of Coffee with Marilyn di Alessandra Gonnella prodotto da RedString, Miss Fallaci esplora la vita e la carriera di una delle figure più iconiche del giornalismo italiano e internazionale, Oriana Fallaci.
Da un’idea di: Alessandra Gonnella e Diego Loreggian, Miss Fallaci è diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella, e scritta da: Viola Rispoli, Tom Grieves, Miriam Leone, Laura Grimaldi, Alice Urciuolo e Alessandra Gonnella.
“E’ un lavoro che abbiamo fatto con un grande entusiasmo a partire dagli sceneggiatori, un lavoro di ricerca incredibile con la consapevolezza che affrontavano un capitolo di Oriana che non era conosciuto, e che noi stessi non conoscevamo”, dice il regista Luca Ribuoli. “Si è trattato di calarsi in un’epoca abbastanza lontana per tutti, e riuscire in qualche modo a trasportare quel mondo qui. Nella ricerca siamo andati negli anni ’50, ma la nostra missione per l’appunto è stata quella di portare quel mondo qua, perché la storia di Oriana, la storia di quella giovane Miss Fallaci, è una storia che un po’ anticipa i tempi, e in cui crediamo che i giovano di oggi, soprattutto le giovani, si possano identificare”.
“E’ stata una scoperta per me potermi addentrare grazie, alle sceneggiature di Viola, Tom, Laura e Alice, e alla collaborazione di Edoardo, nel mondo di questa Oriana inedita perché io conoscevo l’Oriana dei libri che avevo letto da ragazzo, quella rabbiosa diciamo post 11 settembre”, svela il regista Giacomo Martelli. “Non conoscevo questa ragazza indomita, non conoscevo la bambina partigiana che raccontiamo in uno degli episodi, e sicuramente non conoscevo l’Oriana dolce e innamorata che faceva dei disegnini, degli autoritratti nelle sue lettere d’amore, che sembrano delle lettere d’amore molto lontane dall’immagine che noi abbiamo di Oriana Fallaci battagliera e rabbiosa, però è solo un’altra delle mille sfaccettature di questo personaggio”.
“Per me questo lavoro sulla giovane Oriana partiva già dal cortometraggio A Cup of Coffee with Marilyn, che raccontava strettamente l’episodio della mancata intervista con Marylin, e quindi diciamo quella ossessione di quella giovane Oriana Fallaci, giornalista italiana che in America, che mi era già molto caro”, spiega la regista Alessandra Gonnella. “Abitando a Londra da dieci anni, riconosco l’esperienza di cosa significhi essere una giovane ragazza che sta cambiando all’estero barcamenandosi in un ambiente molto ostico come quello del cinema, rincorrendo false promesse e falsi miti, e tutto questo incarnato nella figura di Marilyn Monroe. Un breve episodio che mostra l’indole di Oriana che nel fallimento ha deciso di mettersi al centro della vicenda per raccontare come è andata veramente la storia. Una forza e ironia senza pari che secondo me, da 20nne che leggeva Oriana Fallaci, era stata messa da parte, dimenticata. Io volevo rendere omaggio per l’appunto a tutto questo e raccontare gli anni giovanili di Oriana andando a indagare gli amori e le ossessioni private di Oriana Fallaci”.
La serie in particolare ripercorre i momenti salienti della sua carriera, dagli incontri con i più grandi leader mondiali alle sue inchieste coraggiose, fino alla sua vita privata, raccontando la complessità di una donna che ha segnato profondamente il panorama culturale e politico del XX secolo.
Miss Fallaci, infatti, rappresenta non solo un omaggio a una delle figure più importanti della storia del giornalismo, ma anche un ritratto intimo e profondo di una donna che ha saputo combattere per le proprie idee, sfidando le convenzioni e riuscendo ad imporsi con tenacia e spregiudicatezza in un mondo, quello editoriale del tempo, totalmente guidato dagli uomini.
Da un’idea di: Alessandra Gonnella e Diego Loreggian, Miss Fallaci vede Miriam Leone nei panni di Oriana Fallaci.
“La serie si chiama Miss Fallaci e volutamente non c’è il nome di Oriana, perché Miss Fallaci diventerà Oriana. E’ una sorta di racconto di formazione di una giovane ragazza che tra i 20 e i 30 anni, scopre e cerca se stessa affermandosi nel suo lavoro, nella sua passione che è quella di scrivere, facendo una ricerca ossessiva della sua materia. Ed è quello che è successo anche a noi, dal momento che maniera ossessiva siamo andati a cercare delle immagini di Oriana di quel periodo”, afferma Miriam Leone parlando ancora del lavoro svolto.
“Siamo negli anni 50 ed è stato quasi un lavoro da archeologo quello che abbiamo dovuto fare, perché non ci sono video di quel periodo poichè i primi video sono degli anni ’60, e non è stato facile per me intercettare il modo di parlare di Oriana Fallaci in quel periodo, e il look che si vede nel primo episodio quando aveva 20 anni, con la frangettina, probabilmente deriva dal fatto che frequentando l’America aveva un po’ il ricordo di Audrey Hepburn. E’ stato un lavoro molto avventuroso per noi, e anche molto rischioso e stimolante perché non stavano consegnando l’Oriana che molti si aspettavano. Speriamo di aver riconsegnato questa forza della gioventù di Oriana, la freschezza di questa giovinezza e che possa veramente ispirare generazioni a pensare di poter realizzare i propri sogni con le proprie azioni credendoci fino in fondo, e non pensando che sia tutto immagine e che arrivi da uno smartphone”
La Leone continua: “Secondo me questa serie potrebbe piacere ai ragazzi perché racconta i timori, le frustrazioni, le sconfitte, i nervosismi, le ansie, le depressioni, le paure e le urla di una ragazza nei suoi 20 anni, che diventa piano piano una donna e uno scrittore, perchè lei si definiva così non voleva essere definita al femminile. Racconta di come a volte all’inizio di una carriera sia insopportabile scendere a compromessi, come lo è per lei in questa redazione che la manda a sbirciare Hollywood dal buco della serratura. La serie prosegue con un aspetto molto privato di Oriana Fallaci, dal momento che nessuno di noi si aspettava che una donna così grintosa che non le mandava a dire a nessuno, partigiana, sempre in guerra e con la penna come un bisturi fosse in realtà così fragile in amore. Questo forse è il grande paradosso delle grandi donne che spesso non sanno stare accanto uomini alla loro altezza. C’è tanto di inedito di Oriana”.
Ambientata alla fine degli anni ’50 questa stagione segue gli inizi della carriera di Oriana Fallaci, quando era ancora conosciuta come “la ragazza del cinema” e lavorava come cronista per il settimanale italiano L’Europeo.
Fu in quel periodo che Fallaci trasformò il suo primo viaggio negli Stati Uniti in un’occasione irripetibile, incontrando personalità straordinarie e dipingendo un ritratto tagliente, spesso crudo e ironico, della società americana e del mondo dorato di Hollywood. Quegli anni furono segnati anche da profondi turbamenti personali, tra cui una relazione intensa e tormentata con il collega giornalista Alfredo Pieroni.
Un legame carico di passione, ma anche di insicurezze e paure, che alla fine trascinò Fallaci in una spirale di autodistruzione. Soprattutto, però, fu il periodo in cui una giovane donna, con una determinazione e un talento fuori dal comune, scoprì la sua vera missione: raccontare la verità. E comprese che per farlo, le bastava la sua arma più potente: la sua voce, unica e distintiva.
“Noi nella serie indaghiamo i dolori privati molto forti e faticosi di Oriana”, dice Miriam Leone in merito alla serie. “Nella seconda parte della serie, che è nella parte in cui io nella mia vita privata sono rimasta in cinta, raccontiamo l’aborto di Oriana Fallaci, e diciamo che avuto un contatto con il personaggio molto forte. Lei ha vissuto un crollo psicologico, fisico ed emotivo e io non la presunzione di dire perché Oriana sia diventata più dura dopo. Credo che l’ingiustizia della guerra sia uno delle grandi problematiche e dolore, Oriana diceva che la guerra è un aborto rimandato di 20 anni, perché si mandano a morire i propri figli. Era molto polemica nei confronti della guerra ovviamente conoscendola e avendola raccontata, e sicuramente avendo vissuto la sua guerra personale non più ragazzina”, spiega e conclude.
“Noi raccontiamo più l’età dell’innocenza, e la perdita di quell’innocenza forse è una delle cause per cui Oriana era molto dura con se stessa e verso il prossimo. Oriana non permetteva a nessuno di essere meno di un eroe, meno di una persona integerrima, e l’onestà doveva essere qualcosa di chirurgico che faceva male a se stessa così come il fatto di avere intorno un mondo ostile che non le perdonava di essere una femminista solitaria, che andava avanti per la sua strada creando tuttavia una strada anche per le altre donne. Un’autrice internazionale riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, una donna che non rinunciava alla propria femminilità che non era un vezzo, ma era in lei. Oriana Fallaci era un’eroina romantica”.
Miss Fallaci è interpretata anche da Maurizio Lastrico, Francesca Agostini, Jóhannes Jóhannesson, Ken Duken, Debi Mazar, Rosanna Gentili, Giordano De Plano, Francesco Colella, Leonardo Lidi e Vittoria Mangani. La serie è una produzione Paramount Television International Studios e Minerva Pictures in associazione con RedString. A produrre sono stati: Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures in associazione con Diego Loreggian e Angela Salmaso per RedString.
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Emanuela Giuliani