“MILLENNIUM – QUELLO CHE NON UCCIDE”: INCONTRO e RECENSIONE del nuovo capitolo della saga, in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma.
L’iconica figura della saga “Millennium”, nata dalla mente dello scrittore scandinavo Stieg Larsson, scomparso nel novembre 2004, Lisbeth Salander, cambia volto, e dopo aver ammirato nelle vesti dell’hacker informatico Noomi Rapace, nella prima trilogia svedese, e successivamente Rooney Mara, nelle serie di David Fincher, ad indossarne i panni questa volta è la vincitrice del Golden Globe: Claire Foy.
Anteprima mondiale alla Tredicesima Festa del Cinema di Roma: “MILLENNIUM – QUELLO CHE NON UCCIDE”, è il primo adattamento cinematografico del recente bestseller di David Lagercrantz, sceneggiato da Steven Knight e diretto dall’uruguaiano Fede Alvarez, regista del thriller “Man in the Dark” del 2016, presente all’incontro stampa assieme alla protagonista e al resto del cast: Sverrir Gudnason, (Borg McEnoe), nelle vesti del giornalista Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks, (Blade Runner 2049, La Migliore Offerta), la new entry Camilla Salander, sorella di Lisbeth, Lakeith Stanfield, (Selma – La strada per la libertà, Scappa – Get Out) e Stephen Merchant (Logan – The Wolverine).
“Questo film è folle, è un pazzo thriller di spionaggio in stile James Bond, in cui Lisbeth Salander rappresenta il legame con i precedenti capitoli. E’ una storia molto personale con una posta in gioco alta” – ha dichiarato il regista, proseguendo parlando di Lisbeth – “Ritengo sia molto più interessante mostrare i difetti di un personaggio, mettendolo alla prova per rivelarne la vera natura umana, e non innalzandolo a supereroe, anche perché a me non piacciono, mi opprimono, dal momento che invece di ispirarmi, mi fanno sentire e vedere qualcosa che non potrò mai essere”.
“Lisbeth è una figura molto complessa e profonda, difficile da esprimere e raggiungere” – dice la Foy in merito al suo ruolo – “E’ un continuo esplorare, racchiude così tanto da essere infinita, ciò che ammiro di lei, sono la forza di volontà e lo spirito di sopravvivenza, che le permette di affrontare senza paura un uomo molto più grande di lei, consapevole di riuscire a batterlo trovando i suoi punti deboli, dal momento che è molto più intelligente delle persone che la circondano, e tutto ciò la rende sicura di sé stessa e spericolata”.
Un racconto che si distacca completamente dalla vicenda conosciuta, e che tuttavia, nonostante le grandi aspettative e i buoni propositi, pur apprezzando il coraggio di Alvarez, delude fortemente le aspettative, non convince, stupisce e focalizza l’attenzione, a causa di una rappresentazione e costruzione, scenico narrativa, non in grado di focalizzare, sfruttare, fondere e sviluppare le potenzialità dei numerosi elementi, sia nuovi che vecchi, a disposizione, scivolando rovinosamente in una visione tutt’altro che entusiasmante, priva di una propria originale, definita identità, e, soprattutto, di quell’intrigante ed inquietante fascino e mistero che ha da subito conquistato fans e pubblico, e su cui pesa, ulteriormente, la non incisiva Foy, la quale non riesce a percepire e trasmettere la rabbia che in qualche modo alimenta il desiderio di vendetta, di Lisbeth, e la spingendo a pensare ed agire con veemenza e sfrontatezza.
“MILLENNIUM – QUELLO CHE NON UCCIDE”, arriverà nelle sale il 31 ottobre 2018.
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