I ruoli che hanno definito la carriera di Michael B. Jordan, nelle sale italiane dal 1 aprile con I Peccatori.
Michael B. Jordan è uno degli attori più carismatici e talentuosi della sua generazione. Con una carriera iniziata da giovanissimo, ha saputo crescere artisticamente fino a diventare un’icona del cinema contemporaneo.
La carriera di Michael B. Jordan è un perfetto equilibrio tra ruoli intensi, impegno sociale e intrattenimento ad alto livello. Con ogni nuova interpretazione, ha dimostrato di essere molto più di un volto noto di Hollywood: è un artista completo, destinato a lasciare un segno duraturo nella storia del cinema. Dai drammi televisivi ai blockbuster del Marvel Cinematic Universe, ecco i ruoli più importanti che hanno segnato il suo percorso.
1. Wallace – The Wire (2002)
Uno dei primi ruoli significativi di Michael B. Jordan è stato quello di Wallace, un giovane spacciatore nella serie cult della HBO The Wire. Aveva solo 15 anni, ma la sua interpretazione intensa e toccante ha lasciato il segno. Wallace è un ragazzo intrappolato in un sistema che non lascia vie d’uscita, e la sua tragica fine rappresenta una delle sequenze più struggenti dell’intera serie.
Jordan ha portato sullo schermo una vulnerabilità rara, dando voce a un’adolescenza spezzata dalla violenza e dalla povertà. Il suo sguardo spaesato, la voce tremante e l’ingenuità con cui affronta la realtà criminale sono diventati emblematici della brutalità del contesto urbano descritto dalla serie. La sua performance è stata un primo, precoce segnale del suo enorme potenziale drammatico.
2. Vince Howard – Friday Night Lights (2009–2011)
Jordan si è poi fatto conoscere al pubblico televisivo con il ruolo di Vince Howard, quarterback problematico ma dal talento straordinario, nella serie Friday Night Lights. Introdotto nella quarta stagione, Vince affronta una dura realtà fatta di povertà, criminalità e responsabilità familiari.
La sua evoluzione da ragazzo disilluso e rabbioso a leader carismatico della squadra è un esempio di scrittura televisiva di qualità e recitazione ispirata. Jordan ha saputo rendere credibili le contraddizioni di Vince, oscillando tra la fragilità e la forza, tra la rabbia e la speranza, e la sua chimica con gli altri attori e la sua capacità di mostrare l’anima del personaggio hanno reso Vince uno dei protagonisti più amati della serie.
3. Oscar Grant – Fruitvale Station (2013)
Il vero punto di svolta nella carriera di Michael B. Jordan è stato Fruitvale Station, film d’esordio del regista Ryan Coogler. Basato su una storia vera, il film racconta le ultime 24 ore di vita di Oscar Grant, un giovane afroamericano ucciso dalla polizia nella stazione di Fruitvale, a Oakland, nel 2009.
La performance di Jordan è stata acclamata dalla critica per la sua intensità emotiva e autenticità, che umanizza Oscar mostrandolo nei suoi gesti quotidiani, tra affetti familiari e sogni spezzati. Non si limita a interpretare un martire, ma restituisce la complessità di un uomo reale, fatto di luci e ombre. La sua capacità di commuovere senza retorica ha elevato il film a potente denuncia sociale, aprendo a Jordan le porte del grande cinema d’autore.
4. Adonis Creed – Creed (2015), Creed II (2018), Creed III (2023)
Con Creed, spin-off e reboot spirituale della saga di Rocky, Michael B. Jordan ha vestito i panni di Adonis Creed, figlio del leggendario Apollo. Il film, diretto ancora una volta da Ryan Coogler, ha ridefinito la figura del protagonista sportivo e ha trasformato Jordan in una vera e propria star del cinema d’azione e drammatico.
Adonis è un personaggio complesso: cresciuto senza conoscere il padre che affronta un conflitto interiore tra il bisogno di affermare la propria identità e il peso di un’eredità mitica, e Jordan ha portato sullo schermo non solo forza fisica, ma anche fragilità emotiva, rabbia e determinazione. In Creed III, oltre a recitare, ha diretto il film, dimostrando di avere anche una visione registica matura e personale, in particolare nell’uso del linguaggio visivo durante i combattimenti, ispirato in parte all’estetica degli anime giapponesi. Il personaggio di Adonis è ormai iconico, e la trilogia ha consolidato il suo status di leading man del cinema contemporaneo.
5. Erik Killmonger – Black Panther (2018)
Nel ruolo di Erik Killmonger, l’antagonista di Black Panther, Jordan ha sorpreso pubblico e critica. Killmonger non è il classico cattivo da fumetto: è un personaggio profondamente ferito, animato da rabbia, dolore e desiderio di giustizia. Cresciuto lontano da Wakanda, rappresenta una realtà spesso ignorata, quella delle comunità nere emarginate in America.
Jordan ha conferito al personaggio una forza emotiva unica. Il suo Killmonger è spietato, ma anche tragicamente umano, un prodotto del trauma e dell’abbandono. Il suo monologo finale, uno dei momenti più forti del film, ha risuonato profondamente nel pubblico: “Preferisco morire libero che vivere in catene.” Una frase che riassume la sua ideologia, la sua lotta e, in parte, quella dell’intera diaspora africana. Con questa interpretazione, Jordan ha ridefinito il concetto di villain nel cinecomic moderno, rendendolo uno dei più iconici e controversi del genere.
6. Bryan Stevenson – Il diritto di opporsi (Just Mercy, 2019)
In questo potente dramma legale tratto da una storia vera, Jordan interpreta Bryan Stevenson, avvocato e attivista per i diritti civili che ha dedicato la sua carriera a difendere detenuti condannati ingiustamente. Il film si concentra in particolare sul caso di Walter McMillian (interpretato da Jamie Foxx), un uomo afroamericano accusato ingiustamente di omicidio e condannato a morte.
Jordan, anche produttore del film, ha scelto un ruolo che si colloca perfettamente nel suo percorso di artista impegnato socialmente. La sua interpretazione è misurata, intensa, priva di eccessi melodrammatici e rende giustizia alla dignità e alla determinazione del vero Stevenson, costruendo un personaggio che diventa simbolo di integrità morale. Just Mercy è un esempio di come il cinema possa essere veicolo di consapevolezza, e Jordan, con questa prova attoriale, ha ribadito la sua volontà di usare la sua visibilità per portare avanti cause importanti.
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Emanuela Giuliani