kirsten dustin in maria antoinette

Maria Antoinette, la ricetta delle brioches francesi

La ricetta della brioches francese nominate da Maria Antoinette nella frase: “Se non hanno più pane, che mangino brioche”

Scritto e diretto nel 2006 da Sofia Coppola, e tratto dalla biografia di Antonia Fraser Maria Antonietta – La solitudine di una regina, Marie Antoniette, è la rilettura pop della vita e del complicato ingresso alla corte di Versailles della sposa del re di Francia Luigi XVI. Dalla primavera del 1770 sino allo scoppio della rivoluzione, al trasferimento il 6 ottobre del 1789 al Palazzo delle Tuileries.

Maria Antoinette, la trama

kirsten dustin in maria antoinette

Nel 1770, la regina d’Austria Maria Teresa, per cercare di risanare il conflitto con la Francia, promette in sposa la sua giovane figlia, appena quattordicenne, Maria Antonietta, interpretata da Kirsten Dunst, al Delfino di Francia Luigi XVI, dal volto di Jason Schwartzman.

Costretta a lasciare la sua patria, Maria Antonetta in una piccola isola del fiume Reno dove incontra la Contessa de Noailles (Judy Davis), signora di Versailles, e successivamente, durante una breve cerimonia, viene introdotta alle usanze francesi e fa la conoscenza del re Luigi XV (Rip Torn).

Disorientata, la timidezza del suo futuro sposo accresce il suo senso di inadeguatezza, e una volta giunta finalmente a Versailles, la principessa avrà poco tempo per abituarsi alla nuova casa e ai suoi nuovi obblighi, come se non bastasse non riesce a trovare la felicità nel matrimonio con il sovrano, che sembra essere del tutto disinteressato alle sue esigenze.

Ignorata persino dai domestici, Maria Antonietta trova un gran consigliere nell’ambasciatore Mercy (Steve Coogan), che la invita a guardarsi da Madame du Barry (Asia Argento), la quale ha avuto cura di far circolare a corte molti pettegolezzi su di lei. Con il passare degli anni, Maria Antonietta odia sempre più la formalità francese e non ha rapporti intimi con suo marito, e nel 1774, alla morte di Luigi XV, Luigi XVI viene incoronato re e lei siede al suo fianco, come regina di Francia.

La dolce ragazzina che aveva timore dei suoi stessi servitori lascia il posto ad una sovrana frivola e sprezzante, che suscita il rispetto dei nobili ma l’odio del popolo, e mentre perde la testa per il conte svedese Axel von Fersen (Jamie Dornan), la regina Maria Teresa studia un piano per costringere Luigi XVI ad unirsi a sua moglie.

Maria Antoinette, “Se non hanno più pane, che mangino brioche”

kirsten dustin in maria antoinette

La frase più celebre attribuita a Maria Antonietta, è senza alcun dubbio: “Se non hanno più pane, che mangino brioches”, pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane.

Frase tuttavia a quanto pare precedente, dal momento che nel Libro VI delle Confessioni, pubblicate postume nel 1782Jean-Jacques Rousseau afferma che nel 1741 si trovava da Madame de Mably e, non volendo entrare in panetteria vestito in maniera elegante poiché sarebbe stato considerato poco consono, racconta questo aneddoto:

“Infine mi ricordai il ripiego [suggerito da] una grande principessa a cui avevano detto che i contadini non avevano pane e che rispose: che mangino brioche. Comprai brioche.”

La principessa a cui fa riferimento quindi non può essere Maria Antonietta, poiché quest’ultima nacque nel 1755 e sarebbe giunta in Francia soltanto nel 1770. È possibile che i detrattori della sovrana abbiano in un secondo momento identificato la principessa del brano con la regnante austriaca per delegittimarla agli occhi dell’opinione pubblica.

Quindici anni prima della pubblicazione delle Confessioni di Rousseau inoltre, il marchese Louis-Antoine Caraccioli aveva attribuito la frase a una Grande-Duchesse de Toscane che, a chi non aveva pane, consigliava un pasticcio di carne.

L’espressione in conclusione è stata anche attribuita, con alcune varianti, ad altri personaggi sempre però in modo anacronistico.

Brioches, ricetta originale francese per 8 pezzi

croissant-francesi

  • 400 gr di farina 00
  • 20 gr di lievito di birra fresco (in alternativa 1 bustina e un pizzico di birra sezzo)
  • 80 gr di zucchero semolato

Preparazione

Prima di tutto preparate il panetto di burro con i 200 gr: ammorbiditelo e tra 2 fogli di carta da forno e con l’aiuto di un batticarne, realizzate un quadrato di 18 x 18 cm e riponetelo in frigo, deve essere freddo e solido quando lo utilizzerete.

Iniziate con l’impasto facendo sciogliete il lievito in due cucchiai di latte a temperatura ambiente preso dal totale.

In una ciotola di planetaria, mettete tutto insieme in questo ordine: la farina, il lievito sciolto, lo zucchero unito al sale, gli 80 gr di burro morbidissimo a pomata (se aggiungete il burro freddo o fresco, avrete difficoltà a realizzare l’impasto) e il miele.

Partite subito con il gancio a velocità bassa per 4 minuti, l’impasto deve aggrapparsi e diventare compatto. Poi rovesciate su piano di lavoro, tirate, stendete e ricominciate ad impastare sempre con gancio per 6 minuti a velocità medio alta, finché non otterrete un impasto liscio, che si stacca facilmente.

A questo punto stendetelo con un matterello formando un quadrato di impasto e sigillatelo con una pellicola: lasciatelo riposare in frigorifero per 12 h.

Riprendete l’impasto, eliminate la pellicola, spolverate con un pizzico di farina la spianatoia e la superficie, stendete un rettangolo che abbia la dimensione di 19 x 36, al suo interno adagiate il panetto di burro e incassatelo richiudendo i due lembi di impasto su di esso.

Prima il pezzo sopra, poi il pezzo di sotto, facendo in modo che i due lembi si congiungano tirandoli leggermente e serrate perfettamente con un pizzico. Infine girate il panetto in modo che vi troviate la riga di giunzione di fronte.

Con l’aiuto di un matterello stendete di nuovo l’impasto allungandolo nel senso dell’altezza fino a circa 36 – 40 cm e fate quindi delle pieghe a portafoglio, ovvero piegate prima il lato superiore a metà impasto e poi appoggiate sopra quello inferiore. In questo modo avrete ottenuto un nuovo rettangolo, giratelo in modo che le giunture le troviate di fronte a voi (in questo caso ve le troverete al lato destro).

Appiattite l’impasto allungando poco con il matterello e fate riposare in frigo con pellicola nella parte bassa per 30 minuti. Infine riprendete il panetto stendetelo di nuovo seguendo il senso della lunghezza fino a 36 – 40 cm fate quindi ancora delle pieghe a portafoglio esattamente come sopra.

Giratelo in modo sempre che le giunture ve le troviate sempre al lato destro. A questo punto potete stendere la sfoglia per realizzare i vostri croissant.

Stendete con aiuto di un matterello e se necessario di una spolverata minima di farina, un rettangolo 40 x 30 cm tagliando via con il coltello i bordi storti e in eccesso! (se sarete precisi, verranno perfetti anche i cornetti).

Come formare i croissant

Intagliate 4 rettangoli e da ogni rettangolo ricavate 2 triangoli. I rettangoli devono essere freschi, non molli e compatti. Allungate ogni triangolo di almeno 5 cm (tirando delicatamente la punta, tenendo ferma la base), e riponetelo sul piano di lavoro, praticate un piccolo taglio sulla base piccola centrale di 1,5 cm e arrotolate senza stringere eccessivamente ma senza lasciare spazi o vuoti!

Fate in modo che la chiusura stia sotto.

Man mano che li realizzate, poneteli in una teglia foderata di carta da forno, ricordandovi sempre di inserire la chiusura sotto e di inserirne massimo 4 pezzi per teglia (si allargheranno in cottura).

A questo punto pennellate con 1 tuorlo e 1 cucchiaio di latte precedentemente sbattuti insieme (il composto dev’essere denso e non liquido). Fate lievitare a 28° forno spento con luce per circa 1 h fino a quando non diventano belli gonfi.

Attenzione che non devono deformarsi, ma restare integri e ben delineati. Cuocete in forno ben caldo statico a 180° nella parte media, una teglia alla volta. per circa 15 – 18 minuti fino a doratura. Controllate bene perché il tempo può variare da forno a forno, (se volete cuocere in forno ventilato, abbassate la temperatura a 165° – 170°).

Sfornate e sformate subito su una gratella fuori dalla teglia. Prima di assaggiare devono raffreddare almeno 30 minuti. Se volete vedere una bella sfogliatura almeno 1 h, ed ecco pronti le vostre brioches alla francese come a Parigi!


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