Made in Italy – Recensione
“..C’è un treno che non ferma mai, non cambia mai, non smette mai, è un treno che non è mai stato una volta in orario, Tutte queste vite qui…Qui nel Made in Italy…”
Questa è la dedica in musica che Luciano Ligabue, cantante, autore, regista, scrittore alla sua terza regia, dopo RadioFreccia, del 1998, e Da zero a Dieci, del 2002, ha trasformato, e portando sul grande schermo, realizzando: Made in Italy.
Una sentita, profonda dichiarazione d’amore, rivolta al nostro, se pur sfigurato dalle difficoltà, bel Paese, la quale prende forma attraverso il personale viaggio di RiKo (Stefano Accorsi) e Sara (Kasia Smutniank) una comune coppia in crisi, che si ritrova riscoprendo il valore, e senso, del sentimento che in passato li ha fatti incontrare ed unire. Grazie al conforto trasmesso, e percepito, dal calore della propria terra di origine, sottolineato, dalle musiche della colonna sonora, concept album dello stesso regista, che facendo da sottofondo accompagnano contribuendo, in particolare, a raccontare, non solo la vicenda, ma l’attuale situazione italiana, e tra cui troviamo, naturalmente, l’omonima Made in Italy.
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sempre che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” – Cesare Pavese –
Un affetto colmo di valori e principi soffocati dai problemi quotidiani dovuti alle difficoltà econimico/lavorative, specchio di una società deviata, la quale umilia l’animo umano a tal punto da inaridirlo, facendogli dimenticare completamente la vera bellezza, quella pulita e semplice, come stare in compagnia della persona amata o degli amici di sempre, apprezzando, godendo e vivendo a pieno ogni attimo, traendone forza, coraggio e speranza, senza farsi schiacciare dalla rabbia e dall’impotenza, conseguenze, di determinate, ingiuste situazioni, bensì proseguendo il cammino a testa alta, poiché nel momento in cui tutto sembra finito, la vita può sorprendere positivamente.
Tuttavia la pellicola, dalla splendida fotografia di Marco Bassano, in cui tutto ruota, e si sviluppa, attorno alla coppia interpretata splendidamente da Accorsi e Smutniak, i cui personaggi, come affermato dallo stesso Ligabue, prendono ispirazione dalla realtà ed amici di vecchia data, pur sollevando la riflessione, sulle cause che spingono, sempre più frequentemente, i giovani, a cercare fortuna all’estero, è penalizzata dal limitato coinvolgimento emotivo, data una prima parte lenta e non accuratamente costruita nelle scene, e nei personaggi, la quale non permette di stabilire il giusto contatto con il racconto, e raggiungere, nonostante i buoni propositi dei concetti di base, un risultato pienamente soddisfacente.
Made in Italy, prodotto da Domenico Procacci, distribuito dalla MEDUSA FILM, arriverà nelle sale cinematografiche dal 25 gennaio 2015.
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