Le Ragazze di Wall Street, la recensione: Tra Glamour e Resilienza, la Forza delle Donne contro il Sistema

Le Ragazze di Wall Street, la recensione del film con protagonista Jennifer Lopez presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Dopo il successo di Ricomincio da me, Jennifer Lopez torna sul grande schermo con una commedia dal ritmo incalzante che mescola umorismo, dramma e una riflessione sociale affascinante. Le Ragazze di Wall Street, presentato durante la 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma, è ispirato ad una storia vera raccontata nell’articolo del New York Magazine di Jessica Pressler, intitolato The Hustlers at Scores. Questo racconto virale prende vita grazie alla regista Lorena Scafaria, che firma anche la sceneggiatura, creando una narrazione avvincente e coinvolgente che ha conquistato pubblico e critica, sia oltreoceano che in Italia. Al centro della storia, la brillante interpretazione di Jennifer Lopez, che non solo conferma il suo straordinario talento, ma dimostra anche una grandissima forma fisica ed emotiva.

La trama segue la vicenda di Destiny (Constance Wu), una giovane spogliarellista che lotta per sbarcare il lunario e mantenere la nonna. Nel suo percorso, Destiny incontra Ramona (Jennifer Lopez), una ballerina esperta e affascinante che sa come guadagnare il massimo in un club di spogliarello di New York. La storia ruota attorno alla crescita del legame tra le due donne, che, attraverso un mix di competenze acquisite e astuzia, riescono a guadagnare cifre che superano ogni aspettativa. Tuttavia, la crisi economica che colpisce Wall Street nel 2008 diventa un punto di svolta, spingendo le ragazze a inventare una truffa ingegnosa per riuscire a ottenere ciò che il sistema ha loro negato.

Una delle caratteristiche più forti del film è la sua rappresentazione delle donne, che si uniscono per superare le difficoltà economiche e sociali, rivendicando la propria libertà e indipendenza in una società ancora fortemente maschilista. Ramona, in particolare, diventa un simbolo di resistenza e di empowerment femminile, dimostrando che, quando ci si trova all’interno di un sistema ingiusto, non si può fare altro che adattarsi o lottare per cambiarlo. Questo concetto di “sorellanza” è uno degli aspetti più significativi del film, che sfida gli stereotipi di rivalità tra donne e, al contrario, celebra la forza che nasce dalla collaborazione e dal sostegno reciproco.

Lorena Scafaria riesce a evitare il rischio di cadere nelle trappole della retorica #MeToo, offrendo invece una visione più complessa e sfumata del mondo dello spogliarello e dei suoi protagonisti. Il film non si limita a raccontare una storia di vendetta e truffa, ma porta anche una riflessione sociale sull’industria dello spettacolo, sugli uomini di Wall Street e sulla crisi economica che ha devastato le vite di milioni di persone, comprese quelle delle protagoniste. Scafaria mescola abilmente elementi di poliziesco, dramma e commedia, creando un mix intrigante e mai banale, mentre esplora l’aspetto umano di queste donne, lontano dal giudizio superficiale.

L’aspetto visivo del film è altrettanto accattivante, con le luci stroboscopiche dei club e il glamour delle paillettes che ricoprono le donne protagoniste, ma dietro queste immagini scintillanti si nasconde una realtà più cruda, fatta di sacrifici e sfide quotidiane. La scena finale, che mostra la discesa e la risalita delle protagoniste, è un’ode alla resilienza femminile, capace di trasformare le difficoltà in opportunità e di lottare per i propri sogni, anche a costo di sfidare il sistema.

In conclusione, Le Ragazze di Wall Street non è solo una commedia che racconta una truffa spettacolare, ma un film che esplora temi profondi come il potere femminile, la solidarietà e la lotta contro un sistema economico e sociale ingiusto. Grazie a un cast eccezionale e a una regia intelligente, il film riesce a intrattenere e allo stesso tempo a far riflettere, lasciando un’impronta duratura nello spettatore. Come dice Ramona nel film: “Questa città, l’intero paese è uno strip club. C’è gente che spende i soldi e gente che balla.” Un’amara verità che, sotto la superficie scintillante del film, cela una riflessione sulle dinamiche di potere e disuguaglianza nella società contemporanea.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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