Distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution, uscirà nei cinema italiani il 22 dicembre, in più di 400 sale, “Le otto montagne”.
Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, edito da Einaudi e Premio Strega 2017, il film, vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2022, è diretto e sceneggiato da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, coppia anche nella vita, e riunisce a distanza di 7 anni da “Non Essere Cattivo”, Alessandro Borghi e Luca Marinelli.
“I primi che ho incontrato sono stati proprio Felix e Charlotte. Ci siamo incontrati più di tre anni fa e ci siamo trovati bene insieme, in questo ci ha aiutato molto la montagna” – afferma Paolo Cognetti – “Abbiamo passato molto tempo a cercare i posti, ho trascinato Luca a mollo nella neve in pieno luglio, poi è arrivato anche Alessandro. Ogni volta che rivedo il film ho l’impressione che quei due amici lo abbiamo costruito come hanno costruito la casa che si vede nella storia. Un rifugio in cui potrò sempre tornare.”
“Le Otto Montagne” racconta la storia di un’amicizia. Un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa.
Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.
“E’ stato il libro a venire verso di me, attraverso i modi assolutamente diversi che mi hanno spinto a pensare che non potevo sottrarmi all’idea di realizzare questo film” – svela Felix van Groeningen dando il via alla conferenza avvenuta in occasione della proiezione in anteprima alla stampa del film – “Avevo sentito parlare del libro, l’ho acquistato e messo da parte senza leggerlo immaginando che sarebbe stato davvero impossibile per me. Poi Mario e Lorenzo che mi hanno contattato dicendomi che avevano pensato a me per l’adattamento cinematografico e di conseguenza non ho più potuto sottrarmi” – prosegue – “Ho letto il libro e me ne sono innamorato, mi sono immerso in questa storia che è entrata in sintonia con me. Mi ha toccato nel profondo, e il desiderio di trascorrere due anni in quei luoghi a contatto con questi personaggi belli e puri, che si confrontano con le tematiche essenziali della vita di ciascuno di noi, è stato irresistibile come anche l’assenza del cinismo. Un motivo questo che mi ha convinto ad accettare questo progetto. Quello di cui mi sto rendendo conto in questi giorni però, è che si tratta di una storia che parla di legami, di persone che hanno bisogno di tessere dei legami, che poi è di ciò di cui ha bisogno ciascuno di noi. E’ la storia dell’amicizia di queste due persone meravigliose che combattono tutta la vita per mantenere questo legame così profondo in cui noi ci siamo immersi.”
“Felix e io eravamo già una coppia da 15 anni quando questo progetto ci è stato proposto, ci era capitato di scrivere insieme un paio di volte, e io avevo letto tutti i lavori di Felix che aveva precedentemente realizzato da solo” – dice Charlotte Vandermeersch – “L’idea è stata subito di scrivere insieme dall’A alla Z tutta la sceneggiatura. Io stessa avevo letto il romanzo e avevo colto l’opportunità di realizzare un film che mi avrebbe coinvolto completamente perché ha toccato delle corde molto importanti in me. Ho capito che sarebbe stata una scrittura a 4 mani estremamente stimolante per entrambi. Poi è subentrato il covid, il lockdown, e abbiamo dedicato tante energie a scrivere insieme, e ci ha aiutato a superare quel momento così difficoltoso. Abbiamo scritto la prima stesura della sceneggiatura e siamo stati molto soddisfatti, così come i produttori.”
“Abbiamo capito che avevamo tra le mani qualcosa di straordinario e a quel punto Felix mi ha proposto di unirmi a lui anche dietro la macchina da presa. Era il 2020, abbiamo scritto una seconda versione dello script e siamo andati a Roma dove abbiamo incontrato i nostri meravigliosi attori e iniziato a familiarizzare con l’universo cinematografico italiano che non conoscevamo bene allora” – spiega la Vandermeersch – “Abbiamo scritto la sceneggiatura tenendola molta ampia dal momento che la storia di Paolo (Cognetti) è molto ricca, ed ha la qualità di un’epopea poichè riflette la ricchezza di ogni essere umano. Volevamo che fossero presenti tutte le stratificazioni dell’amore, dell’amicizia, della natura, del bisogno che si ha di trovare il proprio posto nel mondo, della figura paterna, di che cosa significa essere e diventare padre, figlio, la vita, la morte, il decadimento. Abbiamo scritto con la libertà totale, definendo tutto con la ricerca dei luoghi e provando insieme agli attori.”
“Prima di tutto spero che il film possa portare la gente al cinema. per quello che mi riguarda credo che possa riuscirci. Io sono innamorato del cinema prima da spettatore e poi da attore, appena posso dedico il mio tempo ad andare e vivere quell’esperienza unica che è la sala cinematografica, ed è importante dare un motivo alle persone che si sono un po’ abituate all’idea di poterne fare a meno” – afferma Alessandro Borghi – “Bisogna sfamare questa voglia che c’era e farla diventare di nuovo una realtà, e l’amore che tutti noi abbiamo messo in questo film è la prova tangibile di quanto una storia del genere meriti di essere raccontata. Ho già scelto tanto tempo fa il cinema che mi piace e corrisponde a quel cinema che mi piacerebbe vedere, non farei mai un film che non andrei mai a vedere. Fare questo film con delle persone così talentuose è stata una grande opportunità, un regalo.”
Borghi prosegue parlando dell’amicizia: “L’amicizia è l’amicizia. Il confine tra l’amore e l’amicizia è molto labile e confuso, io stesso sono innamorato delle persone a cui voglio molto bene, sono due aspetti che spesso confondo. Io e Luca siamo amici da 7 anni e anche se viviamo lontani è come se fosse il mio vicino di casa, certo se lo fosse davvero condivideremmo più cose insieme anche se è la qualità del tempo ad essere importante. Questo film mia ha permesso di poter passare più tempo con lui e con le persone che stimo, che ironizzano senza mai giudicarti, che entrano nella tua testa stabilendo un’empatia. Ovviamente è qualcosa di tanto semplice quanto complesso. Questo è un film che parla di come l’amicizia tra queste due persone resista ai colpi del tempo, riuscendo a capire come sopravvivere alla vita che ti viene addosso. E’ il film di Pietro e Bruno, di Luca e Alessandro e di molti altri che hanno trovato le parole per parlarsi.”
“E’ sempre difficile per me parlare rendendo comprensibile i miei pensieri” – ammette Luca Marinelli – “In qualche maniera per me vita e lavoro si sommano, spesso vivo come lavoro e viceversa lavoro come vivo, e avere incontrato loro e aver lavorato di nuovo con Alessandro è stato un regalo, è seguire una direzione, fare un passo più in là. Per questo film come per gli altri, il luogo naturale è il cinema. Io ricordo tutti i film che ho visto al cinema, sia quelli che mi son piaciuti che quelli no, è un’esperienza di condivisione pazzesca e quando c’è qualcuno che si distrae mi agita perché sono molto concentrato, quindi invito, anche se spesso non è semplice uscire di casa, ha vivere questa esperienza” – conclude – “L’amicizia per me a che a fare con l’amore, con l’esserci, con l’affrontare insieme tutto con il dialogo e la presenza. Nel caso di Pietro e Bruno e di molti altri, basta anche una telefonata.
“Le otto montagne” è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, è una produzione Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution, realizzata in collaborazione con Elastic, in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video. Il cast anche i nomi di Filippo Timi, Elena Lietti ed Elisabetta Mazzullo.
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Emanuela Giuliani