immagine dietro le quinte film L'Abbaglio

L’Abbaglio: nel dietro le quinte del nuovo film di Roberto Andò

La featurette del dietro le quinte di: L’Abbaglio, il film di Roberto Andò al cinema dal 16 gennaio 2025 con 01 Distribution.

E’ arrivato nei cinema il 16 gennaio distribuito da 01 Distribution: L’Abbaglio, il nuovo film di Roberto Andòche dopo il grande successo de La Stranezza, è tornato a girare in Sicilia riunendo come protagonisti, ancora una volta, Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone. Film di cui vi presentiamo la featurette del dietro le quinte, e che trovare ovviamente di seguito.

Qui la RECENSIONE: L’Abbaglio, la recensione: l’illusione e la disillusione dei Mille

Scritto dallo stesso Andò insieme a Ugo Chiti Massimo Gaudioso, L’Abbaglio, ambientato nel 1860 e si svolge durante l’epopea dei Mille in Sicilia, è una produzione Tramp Limited Bibi Film con Rai Cinema e Medusa Film. In collaborazione con Netflix, e prodotto da Angelo Barbagallo Attilio De Razza. Le vendite internazionali saranno curate da Rai Cinema International Distribution.

Oltre a Toni Servillo (Vincenzo Giordano Orsini), Salvo Ficarra (Domenico Tricò), Valentino Picone (Rosario Spitale)Tommaso Ragno (Giuseppe Garibaldi), nel cast troviamo anche Giulia Andò, Pascal Greggory, Leonardo Maltese, Andrea Gherpelli, Daniele Gonciaruk, Giulia Lazzarini, Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna.

L’Abbaglio, sinossi

1860.Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista.

Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo.

Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.


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