LA MUSICA NON SI FERMA: #IORESTOACASA CON IL “TEATRO DIGITALE”

LA MUSICA NON SI FERMA: #IORESTOACASA CON IL “TEATRO DIGITALE”

Non si ferma la musica al Teatro dell’Opera di Roma, il quale ripropone sul proprio sito ufficiale alcuni degli spettacoli più interessanti andati in scena negli ultimi anni: una vera e propria stagione di teatro che consente di rispettare #iorestoacasa senza rinunciare al calore dell’Opera; come diceva Johann Sebastian Bach, “la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”.

“La programmazione di “Teatro digitale” è pensata per tutti i nostri spettatori che ci seguono con grande passione” – ha dichiarato il sovrintendente Carlo Fuortes“Collegandosi al nostro sito potranno frequentare il nuovo palcoscenico digitale del Teatro e godere ogni giorno di una nuova opera, a titolo gratuito. Diamo loro l’opportunità di vedere opere e balletti che si sono persi o rivederne alcuni già visti. È un modo molto interessante e piacevole di approfondire la visione, comunque unica, che si fa in teatro. Il Teatro è innanzitutto una comunità di persone che in questi momenti difficili deve continuare a essere unita e a comunicare. In attesa di ritrovarsi tutti quanti, presto, al Teatro Costanzi!”.

I titoli presenti nelle prime settimane di programmazione rispecchiano a pieno le linee guida che hanno segnato le ultime stagioni: Roma Opera aperta, un teatro che mantiene sempre costante la sua sfida di essere in sintonia con il tempo nel quale viviamo, capace di rappresentare il meglio del teatro musicale italiano e internazionale di oggi con aperture a grandi produzioni e novità contemporanee, senza dimenticare il repertorio.

Una partenza quasi obbligata e doverosa con l’opera “simbolo” di Roma e del nostro Teatro, la Tosca della memoria, con la regia di Alessandro Talevi, ricostruita sull’allestimento originale della prima assoluta del 1900 che vide la luce proprio al Costanzi alla presenza di Giacomo Puccini. Lo spettacolo è andato in scena nel marzo 2015. Sul podio il maestro Donato Renzetti dirige Oksana Dyka, Stefano La Colla e Roberto Frontali.

Giorni di programmazione: mercoledì 18 e sabato 21 marzo.

A seguire Andrea Chénier, dramma storico di Umberto Giordano basato su una figura realmente esistita, tra i prodotti migliori del Verismo di stampo storicheggiante di fine Ottocento. L’allestimento dell’aprile 2017 è firmato dal celebre regista cinematografico Marco Bellocchio, allora al suo terzo sconfinamento nell’opera lirica (dopo “Rigoletto” e “Pagliacci”). L’opera, diretta da Roberto Abbado, vanta nel cast interpreti come Gregory Kunde, Roberto Frontali e Maria José Siri.

Giorni di programmazione: giovedì 19 e domenica 22 marzo.

Chiude la prima settimana di programmazione di “Teatro digitale”, il balletto Don Chisciotte, con la coreografia di Laurent Hilaire, ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l’American Ballet Theatre. La scena di questo spettacolo che ha debuttato in prima mondiale nel novembre 2017 è come un enorme libro pop-up, animato al suo interno dalla presenza di ballerini in carne e ossa, vestiti con abiti grotteschi dall’accattivante sapore fumettistico. Tutta la briosità, il vigore, l’allegria e il romanticismo di questa nuova produzione sono evidenziati dalla bravura e dall’interpretazione di Iana Salenko e Isaac Hernández.

Giorni di programmazione: venerdì 20 e lunedì 25 marzo.

Da non perdere anche The Bassarids, il capolavoro del compositore tedesco Hans Werner Henze che ha inaugurato la Stagione 2015-16 con la regia di Mario Martone e la direzione dell’Orchestra affidata a Stefan Soltesz. L’opera, una magistrale riscrittura delle Baccanti di Euripide, ha conseguito il prestigioso Premio Abbiati come miglior spettacolo della stagione 2015, grazie anche a un cast internazionale: Ladislav Elgr, Russell Braun, Mark S. Doss, Erin Caves e Veronica Simeoni.

Giorni di programmazione: martedì 24 e venerdì 27 marzo.

Si prosegue con il capolavoro di Christoph Willibald Gluck che ha segnato il debutto di Robert Carsen al Teatro dell’Opera nel marzo 2019: Orfeo ed Euridice. Sue anche le luci insieme a Peter Van Praet, scene e costumi sono di Tobias Hoheisel. Interpreti il controtenore Carlo Vistoli, Mariangela Sicilia e Emöke Barath. L’opera in tre atti composta da Gluck su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, una delle più celebri rappresentazioni del mito di Orfeo, viene proposta in un raffinato nuovo allestimento, con uno stile essenziale e scarno, che permette meglio di incentrarsi sulla vicenda privata del protagonista pur accompagnata da un’attiva partecipazione del coro.

Giorni di programmazione: mercoledì 25 e sabato 28 marzo.

Per finire la poesia di Madama Butterfly andata in scena tra le rovine delle Terme di Caracalla durante la stagione estiva 2015. Sarà possibile godere del capolavoro in tre atti di Giacomo Puccini nel bellissimo allestimento firmato dal regista Àlex Ollé de La Fura dels Baus con le scene di Alfons Flores e i costumi di Lluc Castels. Sul podio il maestro Yves Abel con un cast d’eccezione: Asmik Grigorian, Angelo Villari, Anna Malavasi e Alessio Arduini, senza tralasciare il Coro del Teatro dell’Opera nel sempre atteso coro a bocca chiusa dell’Atto II, diretto dal maestro Roberto Gabbiani.

Giorni di programmazione: giovedì 26 e domenica 29 marzo.

Per approfondire i titoli in cartellone, oltre a interviste-video ai direttori, registi e interpreti, ci sarà la possibilità di ascoltare anche i podcast delle “Lezioni di Opera” tenute da Giovanni Bietti che con un linguaggio semplice e accessibile, oltre a un pubblico fisso di appassionati, è riuscito a raccogliere sempre nuovi ascoltatori di ogni età, illustrando il contesto e i contenuti musicali di ogni produzione operistica in modo da permettere a chiunque di godersi la rappresentazione, apprezzandone ogni sfumatura.

La Redazione


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