“IO SONO MIA” – Recensione: la Mia Martini di Serena Rossi
Ci sono artisti che hanno saputo come pochi, esprimere lo spirito del tempo in cui vivevano, e spesso, anticipandone il corso.
Siamo nel 1989, e sul prestigioso palco del Teatro Ariston di Sanremo, un esile Mia Martini intona la prima strofa dell’intenso brano che segnerà non solo il suo rientro sulle scene, dopo un lungo periodo di abbandono, bensì la sua nuova vita, alzando il sipario, se così si può dire, al biopic a lei dedicato diretto da Riccardo Donna.
“IO SONO MIA”, nasce dall’intento di voler raccontare, con rispetto e sensibilità, il percorso di un indimenticabile artista, che nonostante i tormenti che ne hanno influenzato e condizionato inevitabilmente la carriera, ha amato fino in fondo con ogni fibra del suo essere.
Attraverso la serrata intervista con una giornalista, presente alla manifestazione canora per intervistare Ray Charles, e che considera Mia solamente un triste e magro ripiego, il film ripercorrerà la densa vita della cantante, dagli inizi difficili, al reciproco, complesso, sofferente sentimento di odio e amore con il padre, contrario alla sua decisione di cantare. Alla consacrazione del 1972 con il successo di “Piccolo Uomo”, all’affermazione con il capolavoro “Minuetto”, scritto per lei da Franco Califano, al fondamentale 1974, quando i suoi dischi escono in tutto il mondo e la Francia la paragona ad Edith Piaf. Fino ai tormentati rapporti sentimentali ed al buio ed emarginazione dovuta all’accusa di portare sfortuna, che Mia affronta con sincerità, coraggio determinazione, non scendendo e cedendo a compromessi che avrebbero cambiato la sua natura, pagando in ogni caso un caro prezzo.
“Mi son avvicinato con discrezione a piccoli passi, ad un racconto di vita fatto di memorie e storie professionali” – dichiara il regista – “Una scommessa dal momento che ciò che abbiamo realizzato non è perfettamente fedele, che vorrei dedicare alla generazione che nasceva quando Mimì moriva e che forse, avrà modo in parte di conoscerla grazie a questo lavoro.”
“IO SONO MIA”, nelle sale cinematografiche solo il 14,15 e 16 gennaio, distribuito da Nexo Digital, ed in onda a febbraio su Rai1 e on line su RaiPlay, tuttavia, nonostante le buone premesse ed una meravigliosa e soprattutto preparata Serena Rossi, nelle vesti di Mimì, non trasmettendo e facendo percepire il viscerale vortice emotivo racchiuso, che ha caratterizzato gli alti e bassi della sua esistenza privata e non.
Il film infatti, risente di una narrazione priva del carattere in grado di far emergere la toccante anima di una donna dominata dalla difficoltà di coniugare il proprio indiscutibile talento al diritto di esprimerlo liberamente, non riuscendo a scuotere gli animi suscitando quel profondo brivido di commozione e nostalgia, ricordando un essere tanto forte e coraggioso quanto fragile, la cui voce unica ed inconfondibile ha “graffiato” i cuori di centinaia di persone.
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