La recensione di In Viaggio con Adele, il film preapertura della Festa del Cinema di Roma 2028 diretto da Alessandro Capitani.
In viaggio con Adele, diretto da Alessandro Capitani, è un film che ci invita a riflettere sulla paura della diversità e sul bisogno di connessione umana. La storia ruota attorno a due protagonisti molto diversi tra loro, ma entrambi segnati dalla solitudine e dalla paura: Adele, una ragazza neurodiversa interpretata da Sara Serraiocco, e Aldo, un attore teatrale cinico e ipocondriaco, interpretato da Alessandro Haber.
Adele è una giovane donna dal cuore puro, ingenua e senza malizia, che porta con sé un gatto immaginario e una serie di post-it rosa con cui annota ogni pensiero che le passa per la testa. La sua personalità unica si riflette nel suo abbigliamento: un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, che diventa una sorta di armatura per proteggerla dal mondo esterno. La morte della madre di Adele la spinge ad affrontare una nuova realtà, quella di scoprire il suo vero padre in Aldo, un uomo che vive chiuso nelle sue paure e ossessioni.
Aldo, spaventato dalla novità e dalla diversità della figlia, inizialmente cerca di liberarsi di lei. Ma durante un viaggio lungo la Puglia, a bordo di una vecchia cabriolet rossa, Aldo avrà l’opportunità di riscoprire sé stesso e il suo ruolo di padre, aprendosi all’amore e alla comprensione. La vicinanza con Adele, con la sua innocenza e il suo spirito libero, lo aiuterà a superare le proprie paure e a guardare il mondo con occhi nuovi. Il film, dunque, è anche un viaggio interiore che mostra come l’amore e la conoscenza reciproca possano abbattere le barriere della paura e della diffidenza.
La frase che risuona nel cuore del film, “Tu non hai paura di morire, tu hai paura di vivere”, pronunciata da Adele ad Aldo, racchiude l’essenza del messaggio che il regista, Alessandro Capitani, vuole trasmettere. Il film è un invito a non vivere nella paura, a superare la solitudine e ad aprirsi all’altro, anche quando questo “altro” è diverso da noi.
Il film è stato presentato come preapertura della Tredicesima Edizione della Festa del Cinema di Roma, con la partecipazione del regista, dello sceneggiatore Nicola Guaglianone, e degli interpreti principali: Sara Serraiocco, Alessandro Haber e Isabella Ferrari. La pellicola esplora temi delicati con grande sensibilità, mostrando un lato umano che la società tende a ignorare. In un mondo che spesso preferisce rimanere in superficie, In viaggio con Adele ci invita a scavare più a fondo per comprendere davvero ciò che ci sta accanto, senza giudicare o fuggire dalla diversità.
Come sottolinea Nicola Guaglianone, sceneggiatore del film, “La paura della diversità è un tema centrale, e il personaggio di Aldo rappresenta questa paura, ma attraverso il suo incontro con Adele, impariamo che solo confrontandoci con ciò che temiamo possiamo superare le nostre paure”. Lo stesso regista aggiunge che il film è nato molti anni fa, ma il suo messaggio risulta oggi più che mai attuale, specialmente in una società che spesso tende a rifiutare ciò che non conosce.
Sara Serraiocco, nel ruolo di Adele, racconta del suo desiderio di rendere il personaggio il più credibile possibile, mantenendo un equilibrio tra la dolcezza e la tenerezza di Adele e la sua vulnerabilità. “Mi interessava rendere il personaggio vero, creando una connessione profonda con Aldo”, ha detto l’attrice, sottolineando la sua gratitudine per l’aiuto ricevuto da Alessandro Haber e Isabella Ferrari, che hanno reso il lavoro sul set ancora più significativo. Alessandro Haber, a sua volta, ha commentato il suo ruolo, affermando che Aldo è molto distante da lui, ma che il viaggio con Adele gli permette di confrontarsi con le sue paure e con il suo lato più umano.
Isabella Ferrari, nel ruolo dell’agente di Aldo, ha raccontato di essersi ispirata a una persona che conosceva per interpretare il suo personaggio, cercando di infondere una certa durezza iniziale, che poi si trasforma in una comprensione più profonda della situazione.
In conclusione, In viaggio con Adele è un film che mescola dolcezza e riflessione, emozionando senza mai cadere nella banalità. La narrazione è delicata ma potente, capace di toccare le corde più intime dello spettatore. La storia di Adele e Aldo è un invito ad aprirci agli altri, a superare le nostre paure e a vivere con maggiore autenticità. Un piccolo gioiello da non perdere, che arriverà nelle sale il 18 ottobre, prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia della PACO CINEMATOGRAFICA e distribuito da VISION DISTRIBUTION.
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Emanuela Giuliani
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