“IN VIAGGIO CON ADELE”: INCONTRO STAMPA E RECENSIONE DEL FILM PREAPERTURA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA.
Adele, Sara Serraiocco, è una ragazza speciale, o come lei stessa si definisce “neurodiversa”, ha la testa tra le nuvole, l’animo libero e negli occhi l’ingenuità e la limpidezza di una bambina che non conosce cattiveria, invidie e gelosie, indossa sempre un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, una sorta di armatura con la quale, forse inconsapevolmente, si protegge da tutto ciò che potrebbe ferirla.
Ama stare per conto suo, alternando sorrisi ed ammiccamenti di ironica innocente malizia e dolcezza a teneri bronci e lacrimoni, portando sempre con sé il suo gatto immaginario e ricoprendo ogni cosa con dei post it rosa, dove annota tutto ciò che le passa per la testa, ma l’improvvisa morte della mamma, la porterà ad incontrare, e sconvolgere, la vita del cinico, ipocondriaco attore teatrale Aldo, Alessandro Haber, il quale scoprirà, con suo grande stupore, di essere il padre della ragazza.
Entrambi accomunati dalla solitudine e dal bisogno di amore, nel corso di un viaggio, dalla meta incerta a bordo di una vecchia cabriot rossa, lungo la Puglia, Aldo nel tentativo di rivelare ad Adele la verità, e, nel contempo, di liberarsi velocemente di lei, riscoprirà e conoscerà sè stesso e il suo essere padre, comprendendo quello che è il vero senso della vita, e vedendo anche lui, magicamente, il piccolo amico frutto della fantasia, simbolo, forse, di quel buono che il mondo ha dimenticato ed abbandonato da tempo.
“TU NON HAI PAURA DI MORIRE, TU HAI PAURA DI VIVERE” – dice Adele rivolgendosi ad Aldo –
Una frase questa, che racchiude il reale concetto della pellicola diretta da Alessandro Capitani: “IN VIAGGIO CON ADELE”, preapertura della Tredicesima Edizione della Festa del Cinema di Roma, ed alla cui proiezione ed incontro stampa erano presenti non solo il regista, lo sceneggiatore Nicola Guaglianone e gli interpreti: Alessandro Haber, Sara Serraiocco e Isabella Ferrari, ma anche il Direttore artistico della Festa del Cinema, Antonio Monda e Laura Delli Colli, Vice Presidente della Fondazione del Cinema di Roma.
Un racconto, dalla delicata, sensibile, intima emozione e commozione, che scava tra i veri sentimenti, riportandoli in superficie, implodendo ed esplodendo con una particolare forza vibrante, in grado di toccare il cuore semplicemente rappresentando e descrivendo quel lato umano messo da parte, che non richiede, tanto meno pretende, eclatanti gesti, bensì ha solo bisogno della sincerità e spontaneità di un abbraccio, di una carezza, di una parola, uniche veri armi in grado di abbattere il muro della paura nei confronti della diversità e di tutto ciò che non si conosce, impedendo di vivere, come affermato dallo stesso Capitani.
“Noi viviamo in una società che ci ha abituati a prendere e lasciare velocemente tutto ciò che ci arriva, avendo paura di andare affondo per comprendere e vedere cosa c’è dietro, proprio come accade al protagonista Alessandro, sconvolto dalla notizia di essere padre e terrorizzato dalla diversità della figlia, e per questo intenzionato a disfarsene chiudendola in un cassetto, se così si può dire, ma che poi, con il passare del tempo, si renderà conto di amare ed assieme a lei supererà difficoltà e timori”.
Prosegue Nicola Guaglianone.
“E’ un film nato tanti anni, di cui sono molto orgoglioso, ed il rapporto con la diversità, è un po’ alla base del film, dal momento che, come ha detto Alessandro, tutto ciò che non si conosce fà paura, il personaggio di Alessandro è spaventato dalla paternità, dall’amare un’altra persona, dalla diversità, tutte paure che verranno scalfite attraverso la reciproca conoscenza”.
Parola passa ai protagonisti.
Sara Serraiocco: “Adele è una ragazza speciale, con il pigiama a forma di coniglio che è la sua protezione nei confronti del mondo esterno, oltre allo studio psicologico del personaggio e del dialetto, ciò che più mi interessava era di renderlo credibile e vero, creando una connessione con Aldo in grado di trasmettere al pubblico il vero dei sentimenti, e ci sono riuscita non solo grazie alla minuziosa del personaggio nella sceneggiatura, bensì anche grazie all’aiuto di Alessandro con Haber, che considero un artista a 360°, e di Isabella Ferrara, che sul set è stata un po’ come una mamma”.
Alessandro Haber: “Aldo è molto diverso da me, ha una personalità ostica con numerose fobie, non ha rapporti interpersonali, e comincia a scoprire sé stesso nel corso di questo percorso assieme alla figlia, arrivata all’improvviso”.
Isabella Ferrari: “Per il mio ruolo di agente di Aldo, mi sono ispirata in particolare ad una persona che ho conosciuto, e che in qualche modo aveva quell’asprezza e spigolosità che ha il mio personaggio, cercando poi di ammorbidirlo in modo da renderlo meno antipatico, mi sono molto divertita, ed avendo già tutte le informazioni necessarie, grazie alla sceneggiatura, non mi sono sentita smarrita, in fondo è anche lei un anima disperata, con tante restrizioni personali”.
“IN VIAGGIO CON ADELE”, in conclusione è una piccola chicca da non perdere, una visione dal coinvolgimento che miscela affetto ed allegria, non scivolando mai nella banalità e pesantezza narrativa, arriverà nelle sale cinematografiche il 18 ottobre, prodotto Isabella Cocuzza e Arturo Paglia della PACO CINEMATOGRAFICA e distribuito da VISION DISTRIBUTION.
© Riproduzione Riservata