Il Sole a Mezzanotte – Recensione
“Xeroderma Pigmentoso”, è questa la patologia attorno cui ruota, e si sviluppa, il teen movie, remake della pellicola giapponese Tayio no Uta (Song to the Sun), Il Sole a Mezzanotte – Midnight Sun, diretto da Scott Speer, il quale ha debuttato alla regia con Step Up Revolution, quarto capitolo della serie Ste Up.
Una malattia rara, non frutto dell’immaginazione, bensì reale, la cui anomala e eccessiva sensibilità ai raggi della luce, causata dalla mutazione del gene che produce la proteina fondamentale per la riparazione del DNA, è letale, obbligando, così, la protagonista Katie, interpretata da Bella Thorne, conosciuta grazie alla serie Tv trasmessa su Disney Channel, A Tutto Ritmo, e più recentemente vista in Amitivylle – Il Risveglio, a trascorrere le giornate chiusa in casa, ed uscire al calar del sole come un vampiro, in compagnia dal padre Jack (Rob Riggle), e dell’amica del cuore Morgan (Quinn Shepard).
Rassegnata alla monotonia, Katie non sà che il destino ha serbo una sorpresa per lei, infatti la sera del diploma mentre suona la chitarra davanti ai passanti della stazione ferroviaria locale, unico svago concessale, si trova finalmente faccia a faccia con Charlie (Patrick Schwarzenegger), il ragazzo vicino di casa da sempre spiato nell’oscurità della propria camera e di cui è perdutamente innamorata.
Tuttavia, come ben si sa, ogni favola che si rispetti ha la sua strega cattiva, ed in questo caso è la malattia incurabile, che la giovane diciasettenne non ha il coraggio di rivelare al suo amato principe.
Il Sole a Mezzanotte, in arrivo nelle sale il 22 marzo, è un opera che non soddisfa del tutto le aspettative, non riuscendo a valorizzare e focalizzare l’attenzione sull’importante valore in esso racchiuso, ossia di sorridere e vivere intensamente apprezzando e godendo ogni istante, scivolando in una rappresentazione scenica narrativa prevedibile e superficiale, non in grado di coinvolgere ed emozionare completamente, ma che di certo riuscirà nell’intento di affascinare e conquistare il pubblico dei più giovani a cui esclusivamente si rivolge.
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