5 curiosità su Il Miglio Verde, il film prodotto, scritto e diretto da Frank Dorabont con Tom Hanks e Michael Clarke Duncan
Prodotto, scritto e diretto da Frank Dorabont, Il Miglior Verde, distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 10 dicembre del 1999, e in quelle italiane il 10 marzo del 2000, a fronte di un budget di 60 milioni di dollari ne incassò 286,8 a livello globale, di cui circa 137 negli Stati Uniti, e 150 nel resto mondo.
Al centro della scena, l’ex guardia penitenziaria Paul Edgecombe (Tom Hanks), che racconta da un letto di una casa di riposo la storia di John Coffey (Michael Clarke Duncan), un afroamericano ingiustamente accusato di aver stuprato e ucciso due bambine. Condannato alla sedia elettrica, Coffey era detenuto all’interno del penitenziario in cui Edgecombe era impiegato.
Candidato a 4 premi Oscar, e a un Golden Globe, il film incassò al botteghino incassò oltre 183 milioni di dollari in Nord America, e più di 150 a livello internazionale, ed ora noi vi sveliamo 5 curiosità su Il Miglior Verde.
1. Il Miglio Verde, il romanzo da cui è tratto il film
Il film è tratto da uno dei più celebriromanzi di Stephen King, The Green Mile, in italiano per l’appunto Il miglio verde, pubblicato nel 1996 e suddiviso in sei capitoli che il regista riuscì nel difficile compito di riunire in unico copione. Il titolo invece, si riferisce al colore verde cedro della pavimentazione del tragitto che i condannati percorrevano mentre si dirigevano alla stanza della sedia elettrica.
2. Riprese e Ambientazione
Le riprese del film si sono svolte all’interno di in un teatro di posa a Hollywood, all’esterno e all’interno del vero carcere del Tennessee State Prison, ex penitenziario che un tempo ospitava il braccio della morte dello stato americano, e vicino Nashville, capitale del Tennessee.
3. Il cast
Ne Il Miglio Verde, Michael Clarke Duncan, scomparso all’età di 54 anni nel 2012 a causa di un infarto del miocardio, e Tom Hanks, interpretano rispettivamente John Coffey e Paul Edgencome. Duncan, ottenne la parte dopo la sua partecipazione nel film Armageddon, fu infatti Bruce Willis che lo raccomandò al regista Frank Darabont dicendo: ‘Ho trovato il tuo Coffye’. Ricordato come il gigante buono il personaggio di Coffey, un uomo che nonostante le ingiustizie e la condanna continuava a cercare sempre il buono nelle persone, doveva essere alto circa due metri. Duncan tuttavia era poco più basso ma grazie alla prospettiva della telecamera risultò ancora più imponente. Il nome John Coffey, come confermato dallo stesso Stephen King, è preso dal nome di un professore che lo scrittore conosceva all’Emerson College di Boston, e non come ipotizzato da alcune voci, dal nome di Gesù: Jesus Christ.
Per quanto riguarda la figura della guardia carceraria Paul Edgecombe, ad interpretarlo da anziano all’inizio del film è Dabbs Greer, noto per aver vestito i panni del sacerdote ne La Casa nella Prateria. Il regista offrì inizialmente la parte di Edgecombe a John Travolta, il quale rifiutò, così fu scelto Tom Hanks. Stessa cosa accade per il personaggio di ‘Wild Bill’ Wharton, la prima scelta fu infatti Josh Brolin, e poi arrivò Sam Rockwell.
4. Mr. Jingles il topolino addestrato
Il topolino Mr. Jingles fu scelto fra 30 topi addestrati, ed era guidato attraverso l’utilizzo di una ciotola rossa di cibo posta davanti a lui dagli autori, affinché andasse in una determinata direzione. Ovviamente per le scene più complesse, come quella in cui viene riportato in vita da Coffey dopo essere stato calpestato da una delle guardie del penitenziario, è stato usato il computer. Durante le riprese Mr. Jingles fece un’azione non prevista dagli addestratori. Il piccolo topolino infatti mentre era nel palmo della mano di Tom Hanks, si alzò da solo in modo del tutto autonomo. Sul set inoltre nessun animale è stato maltratto, e l’organizzazione per la difesa degli animali American Humane Association si accertò costantemente delle loro condizioni.
5. Le differenze tra il romanzo e il film, e gli anacronismi
Come ben si sa, gli adattamenti cinematografici hanno sempre delle differenze con i romanzi da cui sono tratti, e ovviamente questo riguarda anche Il Miglio Verde. Se il romanzo si svolge nel 1932, il film infatti è stato ambientato nel 1935. Nel film il personaggio di Brad Nolan, l’inserviente della casa di riposo che perseguita Paul, è completamente assente, mentre nel libro è presente. La figura di Burt Hammersmith, con il quale Paul va a parlare dopo essere stato guarito da John Coffey, nel romanzo è un giornalista autore di alcuni articoli sul processo, mentre nel lungometraggio è l’avvocato difensore di John Coffey. Nel libro Paul Edgencombe dimostra l’innocenza di John Coffey, nel film invece questa scena è stata tagliata, e Paul non spiega mai perchè è così sicuro che non sia stato Coffey a commettere le violenze e gli omicidi.
Tra gli anacronismi invece, nonostante il film sia ambientato negli anni ’30, il tempo all’interno del carcere è scandito da un orologio al quarzo degli anni ’60, quindi non poteva esistere a quell’epoca così come la sedia elettrica, introdotta solo nel 1941 in Louisiana.