Photocall @  Il Gattopardo (The Leopard) Press Conference

Il Gattopardo – la Serie, i protagonisti presentano alla stampa il progetto Netflix

La presentazione alla stampa dei protagonisti dell’ambiziosa e attesa serie evento Netflix de: Il Gattopardo.

Si è tenuta al Grand Hotel Plaza di Roma, tra le location delle riprese, la presentazione in anteprima alla stampa de Il Gattopardo, la serie disponibile su Netflix dal 5 marzo, prodotta da Indiana Production Moonage Pictures.

Qui la RECENSIONE: Il Gattopardo – La Serie, la recensione dell’ambizioso adattamento Netflix

La serie in sei episodi, tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è stata girata tra Palermo, Siracusa, Catania, Torino e Roma, e sul palco erano presenti il regista Tom Shankland, che ha diretto gli episodi 1-2-3-6, con Richard Warlow (creatore della serie e sceneggiatore, insieme a Benji Walters), Tinny Andreatta (vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix), Fabrizio Donvito (produttore e co-ceo Indiana Production) e Will Gould (produttore Moonage Pictures).

 “Il Gattopardo per Netflix rappresenta l’ambizione artistica e produttiva non solo per l’Italia, e testimoniata dal fatto che meno di un mese al Next on Netflix è stata presentata all’interno dell’offerta globale di Netflix, e dopo il lancio del 5 marzo molte ambasciate di cultura ci hanno chiesto di celebrare insieme a noi e parte del cast e della produzione questa grande opera”, ha detto Tinny Andreatta vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix. “Abbiamo realizzato una serie sontuosa ed emozionante che cattura l’attualità di quello che è il romanzo di Tomasi di Lampedusa. Un romanzo che quando è uscito ha scosso il mondo letterario e che oggi è diventato un grande classico del tempo con al centro la figura iconica del Principe di Salina, che davvero è testimone di un’epoca di transizione. Un personaggio che è a cavallo tra il passato e il presente senza però appartenere a nessuno dei due momenti. Una storia che è anche una grande saga familiare. Volevamo una produzione che fosse all’altezza di questo romanzo e della nostra ambizione e quindi abbiamo scelto un cast dietro e davanti la macchina da presa composto da eccellenze”.

Fabrizio Donvito (produttore e co-ceo Indiana Production ha affermato: “E’ stato un lungo cammino, un viaggio avventuroso lungo il quale abbiamo incontrato persone fantastiche che ci hanno permesso di andare avanti, e tutti fan de Il Gattopardo. E’ stato un viaggio che è partito pensando a una serie che avesse al centro la storia di una famiglia aristocratica che in Italia è stata raccontata poche volte, e ci è venuto in mente Il Gattopardo. Abbiamo chiesto se i diritti erano liberi e c’era un contest internazionale che abbiamo vinto per la nostra visione, e siamo estremamente orgogliosi di portarla a voi”.

Will Gould produttore Moonage Pictures ha svelato: “Ci sono stati due momenti che mi hanno fatto capire di essere sulla strada giusta: il primo quando leggendo il progetto di sceneggiatura mi sono reso conto di voler appartenere al quel mondo, perché non ne ero mai sazio; il secondo invece è stato quando qualche anno dopo, nel mio ufficio di Londra stavo riguardando il girato dei giorni precedenti e tutta la gente dell’ufficio ha iniziato ad avvicinarsi per vedere questo mondo meraviglioso che ci faceva sentire speciali. Questi sono stati i momenti in cui ho capito che la strada era quella giusta”.

Richard Warlow creatore della serie e sceneggiatore, insieme a Benji Walters ha dichiarato: “La prima cosa che ho pensato quando mi è stato proposto l’adattamento è stato che fosse un privilegio, dal momento che è qualcosa che capita una volta nella vita. Da ragazzo nel Regno Unito naturalmente avevo visto il film, che è iconico, e all’università avevo anche letto il libro, quindi ritrovarmi 20, 30 anni dopo a doverlo adattare per il piccolo schermo è stata una sfida in positivo. Pensare a questo mondo pieno di sole, di polvere, di bellezze naturali, tutte cose a Londra non abbiamo tanto è stato davvero un momento di grande eccitazione, è un mondo che va tradotto per lo spettatore. Per quanto riguarda il libro, è molto interiore e la grande sfida è stata quella di far uscire e far vedere il momento in cui vengono prese le decisioni immediate, per altro un vantaggio diciamo è che fra i vari capitoli trascorre molto tempo e quindi lascia libertà allo sceneggiatore di avvicinarsi pensando a fatti, eventi, sentimenti che possano essere sviluppati nel frattempo”.

Regista Tom Shankland, che ha diretto gli episodi 1-2-3-6 aggiune: “Per me si è trattato di un origin story. Mio padre insegnava italiano all’università e ogni 3 o 4 anni c’era la possibilità di prendere qualche mese per fare delle ricerche in Italia, e per noi che lo accompagnavano c’era l’opportunità di passare un sacco di tempo in Sicilia. E’ stato straordinario per me era un altro mondo. Per mio padre Il Gattopardo è sempre stato molto importante e quando l’ho letto è stata un’altra chiave per capire la storia dell’isola, e naturalmente c’era il racconto di questa famiglia. Quando con Richard stavamo lavorando sulla serie The Serpent lui è scappato per scrivere il pilot de Il Gattopardo, io ho fatto finta di niente ma il mio desiderio di essere coinvolto era veramente grande”.

Photocall @  Il Gattopardo (The Leopard) Press Conference
Photocall @  Il Gattopardo (The Leopard) Press Conference

Basato su uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, Il Gattopardo è un racconto epico, sorprendente e sensuale, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. Al cuore della serie troviamo Don Fabrizio Corbera, l’indimenticabile Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere, Fabrizio sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro ai suoi principi, fino a trovarsi di fronte ad una scelta che pare impossibile. Don Fabrizio avrà il potere di organizzare un matrimonio che salverebbe il futuro della sua famiglia, quello tra la ricca e bellissima Angelica e suo nipote Tancredi ma, facendolo, spezzerebbe il cuore della sua adorata figlia Concetta.

All’Incontro hanno partecipato anche i protagonisti Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel Saul Nanni

Kim Rossi Stuart ha dichiarato: “Quando ho letto la sceneggiatura mi sono prima di tutto confrontato con immagine mastodontica, con questo corpo. Due metri di uomo pesante con questa superbia e forza tanto che un passaggio del libro racconta che i suoi passi facevano traballare i mobili. Io mi percepisco molto esile, fragile, insicuro, e quindi inizialmente ho pensato che si trattava di un bel triplo salto mortale. Poi ho letto il libro che non avevo mai letto e ho avuto accesso a tutto il mondo interiore del Principe e, per alcuni versi, me lo ha avvicinato. Lui è un intellettuale sopraffino cosa che io non sono ma ho avuto accesso anche alle sue fragilità e così ha iniziato a comporsi davanti a me, il prospetto di un personaggio davvero articolato ed entusiasmante, più approcciabile. Sono andato più sul pratico e ho chiesto a Tom se fosse il caso di mettere su un po’ di chili, quella diciamo è stata la base, poi ho lavorato sulla profondità della voce. Per il resto mi sono sentito trascinato da questo personaggio e da quello che lui vive, evidentemente c’era qualcosa in lui che risuonava forte in me e che mi ha trascinava emotivamente. E’ bello per un attore sentirsi trasportato al di la del proprio raziocinio e della propria volontà”.

Benedetta Porcaroli ha rivelato: “Rispetto al romanzo che è il riferimento principale del film di questa storia, sono forse l’unica che ha dovuto lavorare di immaginazione, ovviamente avendo dei copioni meravigliosi, per un personaggio che era un po’ una ragazza insofferente ma che non aveva un vero e proprio sviluppo. Quello che io ho immaginato è la complessità di mettersi alla giusta distanza quando c’è un legame molto forte. La presenza di questo super uomo nella vita di tutte le persone che gli sono attorno è molto grande e difficile da sconfiggere, è una sorta di vincolo che quasi ti stritola, perché è un amore quello per il padre incondizionato ma soprattutto, che rende più difficile trovare la propria strada immaginando un futuro che già deciso. Ciò che mi è piaciuto durante tutto il lavoro del progetto su questa ragazza è stato immaginare che lei si porti dentro una rivoluzione, che per quell’epoca tra l’altro è impensabile, che fa da contraltare alla figura maschile di questo papà al quale è l’unica che si contrappone cercando di instaurare con lui un dialogo alla pari, ma non per una questione non femminista bensì privata e di amore. Questo la porterà a fare un percorso solitario e anche doloroso all’interno di un racconto che narra il tramonto di un’epoca e di questo enorme personaggio, e mi piaceva l’idea che dalla sua costola fiorisse questa creatura nuova”.

Saul Nanni ha spiegato: “Per me Tancredi rappresenta la gioventù che vuole afferrare la vita e correre incontro a tutto ciò che non ha. E’ un ragazzo che chiaramente doveva trovare il suo posto nel mondo, ed è stato un grandissimo onore potere dare volto a un personaggio così bello e unico che pronuncia una frase iconica dal concetto così contemporaneo che ancora oggi è attuale. E’ stato un grandissimo onore”.

Deva Cassell ha affermato: “Di Angelica mi hanno conquistato tante cose. E’ un personaggio con tante sfumature, tanti strati. E’ una ragazza che viene da un passato molto umile educata per poter entrare a far parte di questo contesto nobiliare. La realtà però è che lei sta vivendo una battaglia interna poiché non si ritrova esattamente dove vuole stare. Ha una sensibilità che nasconde perché ha paura che qualcuno la distrugga, è un personaggio con tante difficoltà cresciuto vivendo attraverso gli occhi del padre per compiere una missione che non le apparteneva, ed ha iniziato ad usare la sua bellezza e la sua femminilità per rendere orgoglioso il padre e rendersi indipendente da lui creando la propria storia. E’ un personaggio che ho adorato con una profondità che mi ha toccato molto”.

In sala anche gli interpreti Paolo Calabresi, Astrid Meloni e Francesco Di Leva. Con loro Giuseppe Capotondi (regista episodio 4), Laura Luchetti (regista episodio 5), Paolo Buonvino (compositore delle musiche originali), Carlo Poggioli, Edoardo Russo (costumisti), ed Edoardo Ferretti (Series Producer).

Presenti inoltre per Netflix Luisa Cotta Ramosino (Direttore delle Serie locali di Netflix), e per Indiana Production i produttori Daniel Campos Pavoncelli (partner e produttore della serie), Alessandro Mascheroni (produttore della serie), Elettra Canovi (Produttore creativo della serie) insieme a Benedetto Habib socio e produttore Indiana Production.

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Emanuela Giuliani


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