“Il Corsaro”: dal 10 maggio all’Opera di Roma con la coreografia di Martinez
Da domani, martedì 10 maggio alle ore 20.00, fino al 15 maggio, il sipario del Teatro Costanzi si alza su “Il Corsaro” che José Carlos Martínez aveva firmato nel 2020 per la compagnia capitolina, nuova creazione coreografica interrotta dalla pandemia poco dopo il debutto. Il ritorno in scena del balletto vede il debutto assoluto su questo palcoscenico di Vadim Muntagirov principal dancer del Royal Ballet di Londra e di Jacopo Tissi, nominato principal dancer del Teatro Bol’šoj il 31 dicembre 2021, entrambi interpreti del ruolo di Conrad. Il giorno della première segna un altro importante debutto, quello della star argentina Marianela Nuñez, principal dancer del Royal Ballet di Londra, nel ruolo di Medora.
Il corsaro Conrad e la schiava Medora sono i protagonisti delle avventurose vicende narrate nel balletto su libretto di De Saint Georges e Mazilier dal poema The Corsair di Byron. Il Maestro Alexei Baklan dirige l’Orchestra dell’Opera di Roma nelle musiche di Adam, Pugni, Delibes, Drigo. L’allestimento è impreziosito da costumi e scene di Francesco Zito e dalle luci di Vinicio Cheli.
Il Corsaro in scena dal 10 al 15 maggio vedrà protagonisti étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma al fianco delle due coppie di grandi ospiti internazionali: i principal dancer del Royal Ballet di Londra Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov saranno Medora e Conrad il 10 e 12 maggio, Maia Makhateli e Jacopo Tissi l’11 e 13 maggio. La ballerina georgiana torna dopo aver visto la cancellazione delle sue repliche nel 2020 ed essere stata protagonista de Il lago dei cigni al Circo Massimo nel 2021; Susanna Salvi e Alessio Rezza, étoile e primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, il 14 e 15 maggio.
“Felice di vedere finalmente in scena il balletto che era stato sospeso dalla pandemia” – ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Giambrone – “felice che, insieme ai nostri bravissimi danzatori, étoiles e primi ballerini, Il Corsaro sia l’occasione anche del debutto al Teatro dell’Opera di Jacopo Tissi che in questo terribile tempo di guerra ha fatto una scelta personale e professionale molto forte e significativa. Ancora una volta il nostro Teatro conferma vicinanza e attenzione agli artisti ucraini, accogliendo sul suo podio il maestro Alexei Baklan, originario di Kiev. Una grande produzione di balletto che ribadisce il ruolo che ha il nostro Corpo di Ballo nelle strategie complessive della Fondazione”.
“Il Corsaro è sempre stato per me uno dei più importanti balletti del repertorio” – ha dichiarato la Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato – “un titolo classico ma molto “danzante”, fondamentale per i nostri interpreti. Presentarlo nel 2020 a Roma con Martínez è stata un’opportunità unica. L’interruzione delle repliche a causa della pandemia ci ha lasciati in sospeso per due anni, ma rende carico di significato il ritorno in scena di una nuova creazione già apprezzata dalla critica che, a gennaio 2021, gli ha conferito il premio Danza&Danza 2020 come “miglior spettacolo classico dell’anno”. Un classico con nuove coreografie è stimolante per i ballerini e per il pubblico che aspettiamo numeroso questa volta, ci auguriamo, fino all’ultima delle otto rappresentazioni in programma”.
Concepito nei primi decenni dell’Ottocento, “Il Corsaro” è considerato uno dei grandi balletti della stagione tardo romantica. La sua genesi è molto complessa, in un arco temporale molto esteso è passato tra le mani di numerosi coreografi. Ci sono stati Il Corsaro di Galzerani (Milano, 1826), The Corsair di Decombé (Londra, 1837), la versione di Mazilier, quella di riferimento e madre di tutte le altre (Parigi, 1856). Nel 1858 viene rimontato a San Pietroburgo da Perrot supportato da Petipa che ha poi curato una versione con nuove danze sulle note di Pugni (1863) e una più completa con il pas de deux su musica di Drigo (1899). Quest’ultima versione viene ripresa nel 1931 senza successo da Vaganova, nel 1955 da Gusev-Slonimskij, nel 1973 da Sergeev con il Balletto del Kirov, nell’87 da Vinogradov (sulla falsariga dell’edizione di Gusev- Slonimskij). Nel 1998 approda negli Stati Uniti, nel 2007 in Europa al Bayerische Staatsballett e, nella ricostruzione di Ratmansky e Burlaka, al Bol’šoj.
All’Opera di Roma va in scena per la prima volta nel 2008 Il Corsaro di Khomyakov; nel 2020 arriva in prima assoluta la versione di José Carlos Martínez che dichiara: “In genere Il Corsaro è una successione di variazioni per mostrare la tecnica degli interpreti con una drammaturgia molto confusa e troppo complessa. Per me è fondamentale far capire al pubblico cosa sta succedendo sulla scena. Così ho ridotto la durata del balletto affinché ci siano solo due atti e ho reso più accessibile e chiara la trama. Ho eliminato il personaggio di Alì, che non aggiungeva nulla all’azione, e ho messo in evidenza la storia portante, quella dei due personaggi Medora e Conrad. Ho mantenuto tutte le variazioni e i pas de deux che mostrano la tecnica dei ruoli principali e secondari, ma al servizio dell’azione. Si ritrovano tutti i momenti salienti della coreografia: il pas de deux detto “del Corsaro”, così come il “pas de bottes” o il “pas de six”. È molto importante rispettarli perché sono stati trasmessi di generazione in generazione. Tengo molto alla tradizione e la rispetto: voglio che il pubblico rintracci nella mia versione dei legami con l’originale. Per il resto ho cercato di dare una maggiore fluidità perché penso che il balletto classico, oggi, debba essere danzato in maniera più dinamica. Il lavoro all’Opera di Roma mi ha molto arricchito, ho apprezzato la grande qualità del Corpo di Ballo, il lavoro omogeneo e sempre in ascolto”.
Dopo la “prima” di martedì 10 maggio alle 20.00, il balletto Il Corsaro torna in scena mercoledì 11 alle 20.00, giovedì 12 alle 11.00 (turno riservato alle scuole) e alle 20.00, venerdì 13 alle 20.00, sabato 14 doppio appuntamento alle 15.00 e alle 20.00, domenica 15 alle 16.30.
La Redazione