Massimiliano Bruno, Anna Foglietta ed Edoardo Leo in I Peggiori Giorni

I Peggiori Giorni, la recensione del film di e con Edoardo Leo e Massimiliano Bruno

La recensione de I Peggiori Giorni, il film di e con Edoardo Leo e Massimiliano Bruno al cinema dal 14 agosto con Vision Distribution

Dopo I migliori giorni (2023), Edoardo Leo e Massimiliano Bruno tornano insieme alla regia di un altro film che raccoglie un immaginario album dei giorni di festa più significativi del calendario degli italiani. I peggiori giorni, al cinema dal 14 agosto con Vision Distribution, esplora nuovi aspetti dell’ipocrisia di queste date apparentemente felici, ma che si trasformano spesso nell’occasione in cui problematiche latenti e ferite profonde dell’animo umano vengono a galla.

I peggiori giorni, la trama

Natale, Primo Maggio, Ferragosto, Halloween: sono queste le quattro date scelte per il secondo capitolo del film a episodi scritto e diretto da Leo e Bruno. Altre quattro festività che uniscono e al tempo stesso portano a galla dissapori e frustrazioni tra parenti, amici e colleghi di lavoro. Tre fratelli divisi di fronte ad una scelta etica ed affettiva dilaniante; un imprenditore sul lastrico preso in ostaggio dal suo ex dipendente; due famiglie messe l’una contro l’altra a causa dei figli privati di ogni orientamento morale dall’uso malsano della rete; un lutto e un doloroso passato gravano sul rapporto tra un padre e sua figlia. Sono questi i temi dei quattro nuovi episodi de I peggiori giorni.

I Peggiori Giorni, non un sequel

Sebbene entrambi i film si aprano con il medesimo giorno di festa, il Natale, I peggiori giorni non è il sequel de I migliori giorni, ma ne rappresenta piuttosto la continuazione, la chiusura di un cerchio. Con i quattro nuovi episodi che compongono la pellicola Leo e Bruno completano il quadro umano degli affetti, dei dolori, delle imperfezioni e dei desideri dei nostri giorni.

Primo Episodio, Natale

Nel primo episodio, scritto e diretto da Leo e da lui interpretato insieme a Bruno e Anna Foglietta e dedicato al Natale, i tre fratelli, che nel film precedente avevano finito per accapigliarsi durante la cena della Vigilia, dopo un anno tornano a festeggiare insieme questo giorno di festa nella villa del padre, interpretato da Renato Carpentieri. Nel mezzo della celebrazione che vede la famiglia riunita e impegnata a tenere a bada dissapori e conflitti, questa volta è il l’anziano padre a lanciare un dilemma morale: per continuare a vivere ha bisogno che qualcuno dei suoi figli gli doni un rene e lascia a loro tre il difficile compito di decidere su chi debba ricadere la scelta. Il problema mette naturalmente in crisi i tre fratelli e offre lo spunto per mostrare meschinità, paure ed egoismo di una generazione che ad ogni livello è provata e indebolita dalla attuale situazione culturale, sociale e politica.

Secondo Episodio, Primo Maggio

L’altro episodio sempre scritto e diretto da Leo riguarda la festa del Primo Maggio. Fabrizio Bentivoglio e Giuseppe Battiston interpretano un imprenditore fallito e il suo dipendente che per disperazione lo rapisce. È quasi un atto unico recitato da due interpreti straordinari in cui il dramma del lavoro ai giorni nostri viene esplorato con schiettezza tanto dal punto di vista dell’imprenditore quanto da quello dell’operaio.

Terzo Episodio, Ferragosto

Bruno sceglie invece altre due date: Ferragosto e Halloween. Nel primo, interpretato da Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè e Ricky Memphis, il regista si concentra su un aspetto attuale, tragico e delicato dei social: le molestie filmate per divertimento. Il fatto di violenza avviene tra due adolescenti e ragazza, ma il racconto è tutto sviluppato attraverso gli occhi dei loro quattro genitori a confronto che incarnano con i loro dialoghi e nei loro diversi stati d’animo le reazioni di media e persone comuni in un confronto serrato e disperato, carico di rabbia e di tristezza.

Quarto Episodio, Halloween

Per Halloween, che vede protagonisti Rocco Papaleo, Giovanni Storti e Sara Baccarini, Bruno invece sceglie di affrontare il tema dell’elaborazione del lutto ed è proprio in quello che potrebbe sembrare l’episodio più triste nonché l’ultimo dei quattro de I peggiori giorni che nella storia si affaccia un velo di speranza data dall’amore che lega un padre a sua figlia.

Paradossalmente, dove ora, in questo secondo film, i temi si fanno più drammatici, i due registi riescono ad offrire uno sguardo meno amaro e più intimo e umano sulle vicende raccontate.

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Vania Amitrano

Il Voto della Redazione:

6


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