Hamdan Ballal co-regista del documentario vincitore quest’anno del premio Oscar No Other Land è stato liberato.
A poche ore di distanza dalla notizia dell’aggressione e arresto di Hamdan Ballil, co-regista del documentario su Israele e Palestina vincitore dell’Oscar: No Other Land, come riportato da Variety, il regista Yuval Abraham ha annunciato la liberazione dell’uomo.
“Dopo essere stato ammanettato tutta la notte e picchiato in una base militare, Hamdan Ballal è ora libero e sta per tornare a casa dalla sua famiglia”, ha scritto Abraham su X.
La petizione per liberare Hamdan Ballal su Change.org., che trovate di seguito, ha racconto oltre 3.700 firme, e, come precedentemente detto, il co-regista sarebbe scomparso dopo essere stato aggredito.
“Noi membri dela comunit cinematografica mondiale, chiediamo con urgena l’immediato rilascio e la messa in sicurezza del regista Hamdan Ballal, co-regista di No Other Land vincitore quest’anno dell’Oscar come miglior documentario.
Le notizie secondo cui il signor Ballal sarebbe stato rimosso con la forza dell’esercito israeliano da un’ambulanza in seguito a un brutale attacco da parte dei coloni e successivamente trattenuto senza informazioni chiare sulla ubicazione, ci allarmno profondamente. Un simile trattamento di un regista acclamato a livello internazionale mina gravemente la libertà artistica, i diritti umani e la libertà di parola, valori fondamentali vitali per le società democratiche.
Sollecitiamo un intervento immediato per garantire la sicurezza di Ballal, il suo rapido rilascio, la possibilità di incontrare la sua famiglia e di ottenere un consulente legale”.
Realizzato da un collettivo israelo-palestinese No Other Land segue una famiglia palestinese che vive in Cisgiordiana mentre la loro casa viene distrutta dal governo israeliano e loro affrontano lo sfollamento. Ma in messo alle terribili condizioni, Adra e Abraham, un giornalista israeliano, stringono un’amicizia inaspettata e lavorano insieme per documentare la storia.
Il film è stato presentato per la prima volta al Festival del cinema di Berlino dell’anno scorso, dove ha vinto i premi della giuria e del pubblico per i migliori documentari. Il documentario ha continuato a ottenere l’attenzione della critica nel circuito dei festival autunnali, dove è stato proiettato ai festival cinematografici di Toronto, Vancouver e New York. Nonostante ciò, il film non ha ancora un distributore negli Stati Uniti, il che ha portato i registi a distribuirlo autonomamente a New York City il 31 gennaio e a Los Angeles il 7 febbraio.
