massimo guarnieri

Giffoni 54: Le Figlie della Luna e la riscoperta della memoria rimossa

A Giffoni 54: Le Figlie della Luna, il cortometraggio animato di Marino Guarnieri che riscopre la memoria rimossa.

Marino Guarnieri parte da lì, dalla necessità di ricordare un passato traumatico, dall’impellente volontà di far conoscere ai bambini, alle generazioni precedenti ciò che è stato per comprendere al meglio ciò che sarà poiché “Non sapere ci rende più poveri, la conoscenza ci può dare ricchezza”.

Questa è l’esigenza fondamentale che costruisce il cortometraggio animato di Guarnieri Le figlie della luna presentato da MAD Entertainment e Rai Kids. Protagonista è la piccola Sherazade, eco de “Le mille e una notte” da cui eredita il nome e la capacità di raccontare, qui però non si fronteggia con le favole ma con i ricordi del nonno. Achmed, il nonno appunto, fugge dagli orrori del suo paese d’origine per approdare in Italia e decide di tenere nascosto alla nipotina tutti i traumi del suo passato per proteggerla. Sherazade, però, riuscirà a compiere un viaggio tra i ricordi che la porterà a recuperare questa memoria perduta e a far riconquistare ad Achmed la forza di ricordare e di amare la vita.

 I +10 in sala sono entusiasti, seguono con attenzione e partecipano alle gioie e i dolori dei protagonisti tanto da far esclamare a Guarnieri: “Vorrei che tutto il pubblico della vita mia sia così”. Guarnieri racconta la genesi della sua opera, nata durante il periodo Covid per il bisogno di raccontare qualcosa ai bambini della fascia d’età di sua figlia. La riflessione di base è la difficoltà di poter spiegare ai più piccoli i conflitti e le ferite dell’umanità, gli adulti sanno cosa significa ciò che gli succede intorno mentre i bambini non sempre hanno la stessa possibilità.

La forte esigenza di comunicare un messaggio riesce a superare l’arduo compito di raccontare ai più piccoli situazioni complicate e soprattutto lo fa con uno dei linguaggi più congeniali ai bambini: la magia. E i bambini presenti in sala il messaggio lo accolgono eccome a dimostrazione che, con i modi più adatti alla loro età, sono perfettamente capaci di comprendere anche gli orrori più terribili che sembrano lontani ma che invece possono sempre diventare più vicini.


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