Giffoni 2022: Tananai si racconta ai giffoner e annuncia nuovi progetti
“È la mia prima volta qui e posso già dirvi che la trovo un’esperienza interessante. Sono preso a bene.” Tananai ha incontrato i ragazzi di Impact nella Sala Blu del Festival. Il cantante milanese arriva a Giffoni dopo una stagione che lo ha visto impegnato in numerosi progetti, ultimissimi in ordine cronologico, il tormentone estivo La dolce vita e l’uscita del nuovo singolo Pasta, e l’incontro con la giuria si è subito acceso per l’emozione dei fan, entusiasti di conoscere il loro idolo. L’autore di Baby Goddamn e Sesso occasionale, entrambi disco di platino, arriva per la prima volta a Giffoni in un’atmosfera di festa che anticipa il concerto previsto in Piazza Lumière, annunciato a sorpresa solo poche ore prima.
Sono tanti i temi e le curiosità che l’ospite ha avuto modo di affrontare con i giffoner in un’ora di incontro. La prima domanda dal pubblico è stata sulle novità che aspettano i fan del cantante e la risposta non ha deluso: “Sto lavorando a dei nuovi brani”. Il riferimento necessario è al team che accompagna l’artista, per Tananai parte essenziale del processo creativo dietro il suo progetto musicale. “Sono fortunato ad avere il team che mi segue perché le persone che mi circondano non si fanno problemi a dirmi se le cose non vanno bene. Mi riconosco in quella frase che dice: siamo il risultato delle cinque/sei persone che frequentiamo. Quando una persona è troppo yesman c’è qualcosa che non va. Il prodotto che facciamo deriva dalle persone che ci circondano, e a volte al posto di una carezza è meglio uno schiaffetto.” Tananai ha avuto modo di parlare della sua evoluzione artistica, dagli inizi come producer, con il nome di Not for Us, fino ad oggi: “Prima di Tananai c’era Not for Us, il nome che usavo per fare musica elettronica. Facevo il produttore, poi per gioco ho iniziato a cantare su queste basi che creavo. Penso che fare musica serva per conoscersi, non credo che l’unico motivo per farla sia quello di dire qualcosa. A volte la facciamo anche solo per conoscere noi stessi.” Ma, tra il Tananai di questo periodo e quello di oggi, la cesura non è così netta: “Nel momento in cui non mi sentivo più stimolato come produttore ho accantonato questo progetto. Tabula rasa e via. Le primissime canzoni dopo il progetto di Not for Us nascono in un periodo molto particolare, sentivo che per imparare a scrivere avrei dovuto disimparare a produrre. Sono andato alla ricerca di strumentazione classica che sostituisse il sintetizzatore, in quel momento non ero più un produttore. La grande differenza è che ora, quando scrivo un brano, deve uscire tutto spontaneo, genuino, mentre quando facevo il produttore potevo metterci settimane per creare qualcosa. Facendo il cantante ho scoperto che più un pezzo è viscerale, più è genuino.” È seguita qualche battuta sull’ultimo posto sanremese “Ho fatto un po’ fatica a capire chi, sul momento, era preso a male. È un gioco. Io sono sicuro di quello che ho portato e adoro Sesso occasionale. Poi stiamo parlando di Sanremo, come potevo essere triste dopo due anni di fermo?” Tananai lascia la sala accompagnato dagli applausi dei giffoners che rivedrà più tardi durante il concerto a Piazza Lumière annunciato a sorpresa.
La Redazione