Giffoni 2022: Giffoni2022, si conferma il legame tra il Festival e l’Albania: “Il dialogo tra popoli e culture illumina la storia del mondo”
“Giffoni è l’Onu dei giovani. Un posto unico al mondo che costruisce alleanze per la pelle e per la vita nel segno dell’arte, della cultura e della bellezza”. Il sindaco di Tirana Erion Veliaj ha la voce ferma e lo sguardo che si spinge ben oltre la cinquantaduesima edizione del Festival. Il primo cittadino della capitale dell’Albania è nella Cittadella del Cinema del borgo dei Picentini per la presentazione ufficiale del progetto “Destinazione Tirana – Un ponte per l’Albania”.
Il progetto porta la firma di Giffoni ed è sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il servizio civile universale del governo italiano. Già entrato nella prima fase operativa con la presenza di dieci ragazzi provenienti dell’Albania nella squadra della sezione Impact! del Festival, nel prossimo autunno darà la possibilità ad altrettanti giffoner italiani di andare a Tirana per lavorare in una start up impegnata nella realizzazione di un format televisivo. L’obiettivo è realizzare uno scambio culturale tra i due paesi sul piano delle relazioni umane e artistiche proprio nell’anno europeo dei giovani e della investitura di Tirana come capitale europea della gioventù. Il testimonial dell’iniziativa è il cantante “. “Questo progetto” – ha proseguito il sindaco Veliaj – “rappresenta una straordinaria opportunità di conoscenza e di arricchimento per i nostri giovani. Il dialogo tra popoli e culture illumina la storia del mondo e ci apre al futuro migliore possibile“.
A Giffoni il primo cittadino di Tirana ha dedicato una immagine di straordinaria potenza: “Giffoni è un posto meraviglioso e una metafora sublime della capacità di alzare con la semplice forza di una idea qualcosa migliaia di volte più pesante. Un po’ come avviene con la disciplina del sollevamento pesi. Claudio Gubitosi ha fondato una istituzione fondamentale per la storia dei giovani nel cammino della storia del mondo. Per sempre. Le infrastrutture immateriali sono decisive per il destino dell’uomo e bisogna investirci con forza come ha fatto lui. Sono fiero e felice di essere amico suo e di Giffoni“.
Anche Claudio Gubitosi ha avuto parole di grande elogio per il sindaco di Tirana: “E’ un uomo politico chiamato a cambiare la sua città ma anche un politico umano con una vocazione naturale a questo cambiamento”. Il fondatore e direttore del Festival si è soffermato con entusiasmo sul progetto: “E’ un momento importante per la storia di Giffoni. L’Albania è un paese di straordinaria bellezza e nobiltà che ci auguriamo possa entrare presto a far parte dell’Unione Europea. Tra di noi esiste un legame antico nel tempo e profondo nell’anima e nello spirito, nella idea del mondo migliore possibile da costruire soprattutto per i giovani”. Gubitosi ha ricordato di essere stato in Albania la prima volta nel 1984. “Era un periodo molto complesso per la situazione politica interna e anche sul piano della geopolitica mondiale con la contrapposizione tra blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti e blocco comunista con a capo l’Unione Sovietica. L’anno successivo abbiamo organizzato in Albania una grande rassegna cinematografica presentando attori, autori e film di altissimo livello. Da allora non ci siamo mai piu lasciati”.
Particolarmente soddisfatto per questo ‘ponte’ culturale tra l’Italia e l’Albania Adriano Scaletta, alto funzionario di governo impegnato nel Dipartimento per le Politiche Giovanili e il servizio civile universale, a Giffoni per la presentazione del progetto : “È di grande ispirazione ma anche l’inizio di un percorso artistico che può rivelarsi molto importante per l’emersione di quella fascia compresa tra i quindici e i ventinove anni, definita Neet e stimata nel nostro Paese in circa tre milioni di unità, che risulta non occupata lavorativamente né inserita in un percorso di istruzione o di formazione”. Scaletta ha speso parole importanti per Giffoni: “E’ un modello operativo concreto in materia di politiche giovanili. Qui si sogna, si pensa, si crea ma si danno anche risposte concrete attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi nei processi culturali e artistici che vengono accompagnati e rassicurati lungo il percorso. A loro viene destinato lo spazio necessario per esercitare il proprio talento, esprimere e realizzare le proprie idee. I ragazzi hanno esattamente bisogno di questo e da cinquantadue anni Giffoni ci dà la possibilità di comprenderlo”. Marco Cesaro, responsabile del dipartimento progetti speciali di Giffoni, ha ringraziato il governo “per aver creduto nuovamente in noi” e rilanciato: “Questo progetto sarà una straordinaria esperienza umana e culturale per i nostri ragazzi. Una esperienza altamente formativa. Indimenticabile. Il primo passo di un percorso virtuoso che ci auguriamo possa essere il più lungo possibile”.
La Redazione